BB King, il Blues e l’anima


Come molti di voi sapranno, il 14 di questo mese si è spento il “re del blues”, mr. BB King. Riley (questo il suo vero nome), musicista conosciuto in tutto il mondo, ha lanciato il genere Blues a livelli mai pensati fino ad allora, aprendo la strada a generazioni e generazioni di chitarristi di qualsiasi genere, da almeno cinquant’anni. Nonostante questo la sua fama nel mondo musicale non è diminuita, basti pensare che questa figura ha ispirato artisti come Eric Clapton, Jimi Hendrix, Buddy Guy, Stevie Ray Vaughan e The Edge solo per citarne alcuni; ha gettato le basi del blues moderno e lo ha esaltato. Il suo modo di suonare semplice ed espressivo ha permesso a questo artista di essere sempre riconosciuto e ammirato, sin dagli esordi nel lontano 1943.

GLI ESORDI E LE ISPIRAZIONI MUSICALI:
Da giovane, si appassionò ai cantanti neri come T-Bone Walker e Lonnie Johnson e artisti jazz come Charlie Christian e Django Reinhardt. Presto incominciò a esercitarsi cantando musica gospel in chiesa.
Nel 1943 King si trasferì a Indianola e tre anni dopo a Memphis, dove affinò la sua tecnica di chitarrista con l’aiuto del cugino, il chitarrista country blues Bukka White.

STILE CHITARRISTICO E SONORITA’: È considerato l’iniziatore di quella tecnica del “vibrato” per cui il dito compie piccoli movimenti “incrociando” la corda anziché seguirne la lunghezza; tale tecnica è definita “hummingbird” (colibrì), appunto dal movimento eseguito dalla mano sulla tastiera. King è solito anche ad accompagnare questa tecnica prendendo con il plettro non solo la nota desiderata, ma anche le altre corde immediatamente prima stoppate con l’indice della mano sinistra (“grattate” per rendere l’idea) suonate in un’unica plettrata, per arricchire maggiormente la tensione e per dare carattere alle note successive. Ampliò anche il concetto di bending: King lo usò in maniera più intensiva e soprattutto più espressiva rispetto agli altri artisti venuti prima di lui.
BB inoltre, esegue le scale maggiori e minori sovrapposte, dando all’esecuzione una varietà sonora ed un gusto molto particolare. Altro marchio di fabbrica di King consiste nel suonare la tonica di una qualsiasi scala, negli ultimi capotasti della tastiera, accentuando l’esecuzione con un glissato (altra particolarità stilistica). Il suono di BB King è perlopiù pulito, a volte leggermente sporco, però sempre molto caldo e definito.
Dopo queste premesse tecniche, vorrei parlarvi di quello che, secondo me, è il cuore dello stile di BB King che è l’anima, l’intenzione, l’approccio, la tensione e la dinamica generata dal sentimento, mai subordinata dalla tecnica, e sempre presente.

Il suo più grande insegnamento è che con poche note, possiamo fare infinite cose: BB con poco riesce ad arrivare al cuore delle persone e a trasmettere emozioni. Non servono mille note, ma solo due fatte con sentimento, e si può arrivare ad afferrare il brano musicale che si sta suonando fino a farlo proprio, cogliendolo in tutte le sue sfumature.

CHITARRE E STRUMENTAZIONE:
B.B. King nella sua carriera, ha suonato chitarre come Gibson ES-175, ES-330, ES-345, ma è del modello 355 che si innamorò.
La sua chitarra principale, detta Lucille, è infatti una Gibson Custom Shop basata sul modello ES-355 (qui a sinistra) una chitarra nera semiacustica prodotta appositamente per B.B. King e costruita secondo le sue specifiche, che diventò il suo vero e proprio marchio di fabbrica. Come altre 355 ha il Vari-tone, un selettore rotativo che interviene inserendo diverse combinazioni RC per dare diversi tagli al suono proveniente dai pickup: di fatto si va da un suono gonfio e rotondo fino al suono più fine e sottile adatto al funky. A differenza delle normali ES-355, pur essendo semiacustica non ha le buche a effe, e ha il manico di acero anziché mogano.
Ci sono varie versioni della sua Signature: Le primissime sono Gibson datate 1980 (in produzione fino all’85) e, recentemente, nel 2005, è stata prodotta anche la medesima chitarra che celebra gli 80 anni del chitarrista, con speciali decorazioni in madreperla. Esiste anche la Lucille prodotta dalla Epiphone, che offre un’alternativa low cost del prodotto.

Il re del Blues non usa effetti, se non il reverbero che hanno i suoi amplificatori. Riguardo questi ultimi, BB King usò pochissimi amplificatori in tutta la sua carriera: il suo principale è il Lab series L5, ma nella sua carrira usò anche il Fender Twin Reverb.

Questo grande artista ci ha lasciato una grande eredità con il suo modo di suonare e di essere: sta a noi cogliere i suoi messaggi e la sua musica, portandola avanti con tutta la passione e l’amore di cui siamo capaci, proprio come faceva il nostro BB King. Vi lascio con 2 grandi video, per omaggiare questo straordinario artista.

Goodbye BB

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