Coppa Davis e Fed Cup: le delusioni del tennis italiano


Delusione. Questa sicuramente è la parola migliore per descrivere le prove delle due squadre del tennis italiano in Coppa Davis e Fed Cup. Le premesse per quest’anno, sia per quanto riguarda il tennis maschile che quello femminile, erano ottime per noi azzurri: la nazionale femminile l’anno scorso aveva raggiunto la semifinale di Fed Cup, dove è stata sconfitta dalla corazzata della Repubblica Ceca, l’unica formazione che negli ultimi anni è stata in grado di separare le nostre dall’ambito trofeo finale. Nell’ambito maschile invece l’anno scorso è stata raggiunta una semifinale storica ed insperata, che faceva ben sperare per la competizione a squadre 2015. Attese mal riposte, dato che entrambe le nostre squadre sono state eliminate al primo turno, perdendo entrambe due partite che sembravano mai vinte, una grossa delusione per Corrado Barazzutti, capitano di entrambe le squadre.

Iniziamo questa analisi parlando della nazionale femminile. Da diversi anni la nostra formazione è una delle più forti al mondo, insieme alla Repubblica Ceca. Il primo turno di quest’anno ci vedeva opposti alla Francia, sfida che si è svolta a Genova a Febbraio sulla nostra amata terra rossa. Dopo la prima giornata tutto lasciava pensare a un dominio azzurro, dato che Sara Errani e Camila Giorgi avevano avuto la meglio sulle loro avversarie in maniera abbastanza agevole. Il giorno seguente però accade l’impensabile: Sara e Camila sembrano lontane parenti delle giocatrici scese in campo il giorno prima, dato che si arrendono entrambe alle avversarie
transalpine. La sfida è sul 2-2. Che problema c’è? abbiamo pensato tutti, ora scendono in campo Sara Errani e Roberta vinci, che in doppio sembrano non avere rivali, e che sicuramente domineranno le giovani francesi. Mai previsione fu più sbagliata: 6-1; 6-2 a favore delle francesi, con Errani e Vinci mai in partita ed impotenti davanti alla freschezza delle avversarie. Non è facile dare una spiegazione ad un tonfo simile, sicuramente l’assenza di Flavia Pennetta non ci ha aiutato, ma non è una scusante sufficiente. Che l’epoca d’oro dello squadrone italiano vincitore di 4 Fed Cu sia finita? Solo il tempo ce lo saprà dire. 

Arriviamo a parlare ora degli uomini. Il weekend scorso si è svolta ad Astana la sfida valida per il primo turno di Coppa Davis, competizione che ci aveva visto semifinalisti l’anno passato. Sfida non semplice, ma che sembrava essersi incanalata nel modo giusto dopo le prime due giornate, con l’Italia sul punteggio di 2-1. Domenica è sceso in campo Andreas Seppi per provare a chiudere la pratica, ma l’altoatesino è stato travolto dal kazako Kukushkin. Anche questa volta siamo sul 2-2. Anche qui pensavamo però che il passaggio del turno fosse una formalità, dato che Fabio Fognini, nostro numero 1, è sceso in campo contro Nedovyesov, giocatore che si trova 110 posizioni più in basso nel ranking
mondiale. Anche in questo caso le competizioni a squadre hanno dimostrato che le classifiche e i numeri contano ben poco: Nedovyesov lotta come un forsennato e batte Fognini in 5 set. Siamo fuori anche dalla Coppa Davis. Anche in questo caso bisognerà interrogarsi sul perchè della sconfitta, che è inaccettabile per come si erano messe le cose dopo i primi due giorni. Toccherà alla federazione e al capitan Barazzutti trovare il modo per risalire la china sia in ambito maschile che in ambito femminile. Non ci resta che augurarcelo con tutto il cuore, per ritornare finalmente protagonisti nel tennis mondiale.

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