Serie A, harakiri delle big


Si conclude la 23esima giornata del campionato di Serie A.
I risultati di questo turno sono più che mai sorprendenti: le big sono state bloccate dalle “provinciali” (il buon Lotito sembra aver fatto scatenare le più piccole dopo le sconclusionate dichiarazioni in settimana).
Infatti Juventus e Roma hanno pareggiato con Cesena e Parma (la prima contro la penultima e la seconda con l’ultima), il Napoli viene sconfitto a Palermo, il Milan pareggia in casa con l’Empoli e la Sampdoria viene sconfitta a Verona dal Chievo.
Le uniche a sorridere sono Inter e Fiorentina.

Il primo incontro è un interessante Sassuolo-Fiorentina al Mapei Stadium.
La “nuova coppia che scoppia” è Babacar-Salah artefici rispettivamente di una doppietta e un bellissimo gol in contropiede.
Il risultato finale però è 3 a 1 per i viola, perché per il Sassuolo ha segnato Domenico Berardi.
La squadra di Montella consolida il quarto posto e si porta a solo quattro lunghezze dal terzo occupato dal Napoli.

La sopresa del sabato è quella del Renzo Barbera di Palermo tra i siciliani e il Napoli.La squadra di Iachini ha rifilato lo stesso risultato che la Fiorentina ha inflitto al Sassuolo: 3 a 1.
I marcatori della partita sono per il Palermo Lazaar, Franco “El Mudo” Vasquez, autore poi dell’assist a Rigoni.
Per il Napoli invece l’unico goleador è Manolo Gabbiadini che segna il terzo gol consecutivo.

Il lunch match della domenica si gioca a San Siro tra Milan e Empoli.
La squadra allenata da Inzaghi disputa un’altra prestazione incolore, sbloccando però il risultato con Mattia Destro (prima rete in maglia rossonera).
L’Empoli nella ripresa pareggia i conti con il solito “Big Mac” Maccarone (quinto gol stagionale).
Dunque il risultato finale è di 1 a 1 con il Milan che rimane addirittura in 9 uomini per l’espulsione di Diego Lopez – palla presa con la mano fuori area – e per l’infortunio di Paletta.

Incredibile, incredibile per davvero quello che succede all’Olimpico tra Roma e Parma.
La seconda in classifica viene bloccata dall’ultima: 0 a 0 il risultato finale.
Né il ritorno di Gervinho né l’esordio di Doumbia sbloccano la squadra di Garcia che non vince in casa da ben due mesi.
Ora la Juve può andare in fuga mentre i tifosi giallorossi accompagnano i propri beniamini negli spogliatoi tra tantissimi fischi.

Allo stadio Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo l’Inter dopo un primo tempo combattuto sconfigge l’Atalanta per 4 a 1.
L’MVP è senza ombra di dubbio il colombiano Fredy Guarin che prima si procura un penalty segnato poi da Shaqiri – primo gol in Serie A – poi segna una doppietta – uno nel primo e uno nel secondo tempo. Infine come se non bastasse serve l’assist a Rodrigo Palacio per il definitivo 4 a 1.

Spettacolo al Marassi di Genova tra Genoa e Hellas Verona.
Il pubblico ha visto la bellezza di sette gol: cinque per i rossoblu e due per gli scaligeri.
Il migliore in campo è M’Baye Niang che segna due reti, proprio come Luca Toni.
I restanti gol sono di Bertolacci, Perotti e uno sfortunato autogol di Agostini.

Il match del Friuli tra Udinese e Lazio ha avuto più polemiche che spettacolo.
Infatti il risultato finale è di 1 a 0 per i biancocelesti con un gol di Candreva (ex di turno) su calcio di rigore.
Il penalty viene calciato egregiamente: tocco delizioso e pallonetto che si insacca in rete.
Il tiro dagli undici metri – fallo di Widmer su Miroslav Klose – comunque viene molto contestato dai padroni di casa.

Allo stadio Olimpico di Torino i granata ospitano il Cagliari.
Succede tutto nel primo tempo, più precisamente nei 50 secondi tra il 34′ e 35′.
Prima gli isolani si portano in vantaggio con Donsah ma subito dopo il marocchino Omar El Kaddouri pareggia i conti.
Dunque 1 a 1 il risultato finale. Per Ventura è il decimo risultato utile consecutivo mentre Zola rimane terzultimo.

Allo stadio Bentegodi di Verona il Chievo affronta la Sampdoria in un’inedita partita delle 18.
Anche in questo caso il risultato va contro ogni pronostico: 2 a 1 per i veneti.
Prima Izco e poi Meggiorini regalano a Rolando Maran una vittoria importantissima in chiave salvezza.
Inutile invece il primo gol in maglia blucerchiata di Luis Muriel che ha solo dato la speranza alla squadra di Sinisa di pareggiare il match.

Ultima partita di giornata: al Dino Manuzzi Cesena-Juventus.
Il risultato è ovvio? La Juventus sconfiggerà agevolmente il Cesena e si porterà a +9 dalla Roma ipotecando il campionato? Assolutamente tutto sbagliato perché i bianconeri come i rivali giallorossi ottengono un pessimo pareggio: 2 a 2 nella fattispecie.
Addirittura la squadra romagnola si era portata in vantaggio – dopo tre clamorose occasioni da gol – con Milan Djuric.
La reazione bianconera non tarda ad arrivare, infatti la squadra di Allegri ribalta il risultato in 5′: prima pari di Morata e poi vantaggio di Marchisio.
Nella ripresa quando il Cesena sembrava con le spalle al muro, ha trovato la forza di segnare con Franco Brienza.
Nel finale viene concesso un calcio di rigore alla Juve ma Arturo Vidal lo fallisce clamorosamente.

Sassuolo-Fiorentina 1-3 (Salah, Babacar x2, Berardi)
Palermo-Napoli 3-1 (Lazaar, Vasquez, Rigoni, 
Gabbiadini)
Milan-Empoli 1-1 (Destro, Maccarone)
Roma-Parma 0-0
Atalanta-Inter 1-4 (Shaqiri rig, Moralez, Guarini x2, Palacio)
Udinese-Lazio 0-1 (Candreva rig)
Genoa-Hellas Verona 5-2 (Agostini aut, Niang x2, Toni, x2, Bertolacci, Perotti)
Torino-Cagliari 1-1 (Donsah, El Kaddouri)
Chievo-Sampdoria 2-1 (Izco, Meggiorini, Muriel)
Cesena-Juventus 2-2 (Djuric, Morata, Marchsisio, Brienza)

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