Serie A, le emozioni sono appena iniziate


Dopo la settimana di sosta per le partite delle Nazionali, che ha visto impegnati  numerosi giocatori della Serie A, ricomincia il nostro amato campionato.
Il sabato si apre con le due principali contendenti allo Scudetto: Juventus e Roma.
I giallorossi sono impegnati con la neo promossa Empoli, mentre i bianconeri se la vedono con l’Udinese di Andrea Stramaccioni.
Il programma domenicale, invece, vede l’Inter in casa con il Sassuolo; il Napoli al San Paolo contro il Chievo; la  Fiorentina a caccia dei primi tre punti contro il Genoa; la Lazio prova il riscatto contro i romagnoli del Cesena; per il pranzo si ha Sampdoria-Torino e Cagliari contro Atalanta.
Il programma serale vede impegnati Parma e Milan, mentre al “monday-night” si avrà Hellas Verona contro Palermo.

Allo stadio Castellani di Empoli va in scena la Roma di Rudi Garcia che, prima del turno di Champions League contro il CSKA Mosca,  deve cercare la seconda vittoria in campionato.
Il tecnico francese schiera in campo una “Roma B”, specialmente nel reparto avanzato con Florenzi, Destro e Ljajic al posto di Iturbe, Gervinho (entrerà solo al 82′) e Totti.
La nota curiosa di questa partita è che Daniele De Rossi,con un ingaggio da 6 milioni annui, è il calciatore più pagato della Serie A, mentre il meglio retribuito nell’Empoli è Francesco Tavano che guadagna “solamente” trecentomila euro.
Contro ogni pronostico la Roma fatica ad imporre il proprio gioco grazie all’ottima disposizione in campo dell’Empoli di Sarri, un tempo impiegato di banca.
I giallorossi trovano però il gol allo scadere del primo tempo, quando Nainggolan lascia partire un destro potente da fuori area, che, colpendo il palo, il pallone sbatte sulla nuca del portiere Sepe e molto sfortunatamente carambola in rete: 1-0 per la Roma.
Nel secondo tempo non mancano le occasioni da gol, non solo per la Roma ma anche per i padroni di casa, tuttavia la squadra di Garcia riesce a tenere il risultato portando a casa tre punti sofferti ma davvero molto importanti.

Febbre da sabato sera… Juventus-Udinese, la prima dei campioni d’Italia allo Juventus Stadium, la prima di Max Allegri davanti ai suoi nuovi tifosi, c’è tanta emozione e curiosità.
I bianconeri durante la settimana hanno avuto alcuni acciacchi che non hanno aiutato ad arrivare al top per questo incontro ma la compagine juventina resta comunque la più forte sulla carta.
Allegri conferma il 3-5-2: in attacco si rivede la coppia Tevez-Llorente con l’argentino non al meglio per un problemino avuto durante un allenamento; il centrocampo è composto dal “golden boy” Paul Pogba, il “principino” Marchisio, il neo-acquisto Pereyra e sugli esterni Evra e Lichsteiner; in difesa confermati Caceres, Bonucci e Ogbonna.
La Juve sin dai primi minuti attacca a testa bassa mettendo in difficoltà la retroguardia friulana, e all’ottavo minuto l’Apache, Carlos Tevez, porta in vantaggio la sua squadra con un gol di piatto da centro area servito da Lichsteiner.
L’Udinese sembra aver accusato il colpo e continua a soffrire ma riesce a mantenere il risultato sull’1 a 0.
Tra il primo e secondo tempo, Andrea Stramaccioni, toglie uno spento Muriel e mette in campo Bruno Fernandes, aggiungendo così un uomo in più a centrocampo.
Questo cambio manda un po’ in difficoltà la Juventus, l’Udinese segna un gol con Bubnic ma viene annullato giustamente per posizione irregolare .
Nel momento migliore per gli ospiti Claudio Marchisio insacca in rete il 2-0: tiro potente di destro dal limite dell’area di rigore. A questo punto è “game set and match”, Udinese KO e i bianconeri possono festeggiare la loro prima vittoria davanti ai loro tifosi.

Per l’ora di pranzo abbiamo Sampdoria contro Torino, esordio quindi al Marassi di Genova dei blucerchiati di Sinisa Mihajilovic.
La Samp si impone con un netto 2 a 0, a segno prima Manolo Gabbiadini e poi un ottimo Stefano Okaka.
Mihajilovic può godere della potenza di Okaka, un ragazzo che ha cercato a lungo la strada giusta senza mai trovarla, fino a Genova. La Samp gli ha donato serenità e lui sta diventando un attaccante di livello: lo strappo, la potenza e i gol lo dimostrano.
Primi tre punti quindi per i liguri, mentre il Toro dovrà aspettare ancora per portare a casa i tre punti.

Anche l’Inter è alla caccia dei prima tre punti stagionali, dopo la partita contro il Torino se la vede contro il Sassuolo, galvanizzato dalle ottime prestazione in Nazionale di Simone Zaza.
I neroazzuri partono in quinta e iniziano a segnare gol su gol. Gli emiliani non possono fare niente davanti allo strapotere interista.
L’Inter trascinata dalla coppia d’attacco Icardi-Osvaldo e la qualità a centrocampo di Kovacic va negli spogliatoi sul risultato di 4-0.
I neroverdi tentano il tutto per tutto per evitare la figuraccia rimediata l’anno scorso proprio contro l’Inter quando persero per 7-0.
La squadra di Walter Mazzarri continua comunque a dominare e a segnare, vincendo proprio e ancora una volta 7-0.
Al 60′ Domenico Berardi perde le staffe e rifila una gomitata, che gli costerà una cara squalifica, al mal capitato Juan Jesus.
Mazzarri può essere contento della tripletta di Maurito Icardi, della doppietta di Osvaldo e dei gol di Kovacic e di Guarin.

Il Napoli cerca la seconda vittoria in campionato, dopo quella sofferta contro il Genoa affronta il Chievo. Questa volta però sarà davanti ai suoi tifosi.
I partenopei attaccano sin dal primo minuto senza trovare però la via del gol, sprecando numerose opportunità per portarsi in vantaggio.
Al 27′ del primo tempo viene concesso un calcio di rigore al Napoli, per un fallo al limite dell’area di Cesar su Gonzalo Higuain.
È proprio l’argentino che va dal dischetto, calcia il rigore sulla sinistra ma non riesce a battere il portiere: Francesco Bardi intuisce alla grande e para.
Passati 5′ della ripresa però il Chievo si porta in vantaggio con il gol di Maxi Lopez.
Il risultato (0-1)rimane invariato per il resto del partita nonostante ci siano altre pallegol per la squadra di Benitez che tra la delusione dei propri sostenitori abbandona il campo rimediando un’altra brutta figura in quest’inizio di stagione. 

La Lazio, allo stadio Olimpico, deve riscattare la bruciante sconfitta subito contro il Milan.
Ad apporsi ai biancocelesti c’è il Cesena, gasato dalla buona prestazione della prima giornata contro il Parma.
Al 20′ la Lazio passa subito in vantaggio con un bel gol di Antonio Candreva servito sulla sinistra da Braafheid.
Il raddoppio arriva nel secondo tempo con Marco Parolo che di testa sfrutta l’assist di Candreva per mettere al sicuro il risultato.
Nel finale c’è spazio pure per il tris con Mauri che chiude definitivamente i conti. 3-0 dunque il risultato finale. 
Da sottolineare le segnature di Candreva e Parolo che erano gli ex di turno.

Per finire il programma della domenica pomeriggio c’è Fiorentina-Genoa e Cagliari-Atalanta. I fiorentini non riescono ad imporre il proprio gioco, Mario Gomez è troppo solo, Cuadrado non ha giocato la sua miglior partita e soprattutto si è sentita la mancanza del “Pepita” Rossi. La partita termina così 0 a 0 tra uno sbadiglio e l’altro. In Sardegna invece termina 2 a 1 per i bergamaschi. Vanno in gol prima Estigaribbia poi il giovane talento Boakye e per il Cagliari segna Cossu su calcio di rigore.

Il posticipo domenicale è Parma contro Milan, al Tardini. Il Milan prova a confermare la più che buona prestazione della prima giornata mentre i parmigiani cercano i primi punti della stagione.
La partita è davvero incredibile, una delle partite più divertenti degli ultimi 10 anni del calcio italiano. Termina con un clamoroso 4-5 per i rossoneri.
Nel primo tempo la squadra di Pippo Inzaghi passa in vantaggio grazie al nuovo acquisto Giacomo Bonaventura con un bel tiro servito da Honda.
Dopo appena 2′ il Parma pareggia con un gol di testa di Cassano: questo è solo il preludio di una serata spettacolare!
Passati 10′ è il giapponese Honda a riportare il Milan in vantaggio con un bel colpo di testa su assist di Ignazio Abate e sul finire dei primi 45′ Jeremy Menez segna il 3-1 su un calcio di rigore dubbio.
Finisce così la prima metà del match con il Milan che sembra avere il controllo totale della partita, ma all’inizio della ripresa la squadra di Donadoni ci dimostra che non è proprio così.
Al 51′  Felipe riceve un passaggio perfetto in area e trasforma l’occasione con un tocco morbido d’astuzia. Felipe poi verrà espulso per doppia ammonizione.
Pochi minuti dopo il Milan rimane in 1o uomini per l’espulsione di Bonera anche lui per doppio giallo.
Al 68′ però è ancora il Milan che segna con un grande Nigel De Jong che dopo un’azione in solitaria calcia in rete il 4-2.
Il Parma di nuovo alle corde? No, ancora non ci sta. Infatti sugli sviluppi di un calcio d’angolo Lucarelli segna il 4-3.
A circa 10′ dal termine Jeremy Menez si inventa un gol incredibile, salta il portiere sulla linea di fondo e un colpo di tacco perfetto segna il 5-3.
Sembra tutto finito quando il Milan combina il pasticcio: De Sciglio retropassaggio per Diego Lopez che incespica e il pallone carambola in rete.
Gli ultimi minuti sono pura sofferenza per il Milan ma il match termina con uno storico 4-5 per i rossoneri.

Empoli-Roma 0-1 (aut. Sepe)
Juventus-Udinese 2-0 (Tevez, Marchisio)
Sampdoria-Torino 2-0 (Gabbiadini, Okaka)
Inter-Sassuolo 7-0 (Icardi x3, Osvaldo x2, Kovacic, Guarin)
Napoli-Chievo 0-1 (Maxi Lopez)
Fiorentina-Genoa 0-0
Cagliari-Atalanta 1-2 (Estigarribia, Boakye, rig. Cossu)
Lazio-Cesena 3-0 (Candreva, Parolo, Mauri)
Parma-Milan 4-5 (Bonaventura, Cassano, Honda, rig. Menez, Felipe, De Jong, Lucarelli, Menez, aut. De Sciglio)
Hellas Verona-Palermo 2-1 (Vasquez, rig. Toni, aut. Pisano)

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