Un bel passo falso fatto ieri dall’Italia di Cesare Prandelli, che ha sorprendentemente perso per 1-0 contro la poco temuta Costa Rica. Nel pomeriggio di Recife all’Arena Pernambuco, gli azzurri sono entrati in campo forse troppo sicuri di portare a casa i tre punti che avrebbero dato loro la matematica qualificazione agli ottavi di finale. Non hanno fatto i conti, però, con la Costa Rica che qualche giorno prima aveva stupito tutti battendo la favorita Uruguay per 3-1.

Prandelli opta per una formazione come quella vista venerdì scorso contro l’Inghilterra ma con alcune varianti: tra i pali troviamo il rientrante Gianluigi Buffon, al posto di Marco Verratti c’è Thiago Motta e infine Gabriel Paletta viene sostituito da Ignazio Abate, piazzato sulla fascia destra spostando così Giorgio Chiellini al centro della difesa e Matteo Darmian sulla sinistra.

La partita inizia a ritmi molto lenti, nessuna delle due squadre si sbilancia troppo per attaccare la difesa avversaria. La Costa Rica però, pare avere una miglior tenuta fisica rispetto agli azzurri che con alcuni tentativi mette in difficoltà la retroguardia italiana, penalizzata anche da disattenzioni del reparto difensivo e di Buffon. L’occasione più importante tuttavia ce l’ha Mario Balotelli al 31′ che grazie ad un “gioiello” di Pirlo si trova davanti alla porta difesa da Keylor Navas, sbagliando però completamente il pallonetto. Al 43′ viene chiamata in causa la moviola perché il leader costaricense Joel Campbell, dopo un azione personale, entra in area di rigore e viene atterrato da una spallata sospetta di Chiellini; l’arbitro fa rialzare l’attaccante e il gioco prosegue tra le veementi proteste dei giocatori della Costa Rica. La rabbia dura soltanto pochi secondi, al 44′ infatti i “Ticos” passano in vantaggio grazie a un gol di Bryan Ruiz che incorna in rete un cross di Diaz. Colpevole la difesa a lasciare solo l’attaccante costaricense e Buffon che “esce e non esce” dai pali. Questa rete subita ricorda sinistramente il gol preso dall’inglese Sturridge venerdì scorso: cross dalla sinistra e sigillo dell’attaccante lasciato solo in mezzo all’area. 

Nel secondo tempo ci si aspetta un’Italia arrembante e pericolosa con numerose occasioni da gol, ma purtroppo non è così. Gli azzurri non riescono ad arrecare pericoli alla difesa costaricense, gli innesti di Antonio Cassano, Lorenzo Insigne e Alessio Cerci non hanno alcun effetto e Balotelli lasciato in campo per tutta la partita pare inesistente. La seconda metà di gara quindi volge al termine tra la delusione e l’incredulità da parte dei tifosi italiani. Dall’altra parte però ci sono i nostri avversari che festeggiano un miracoloso e inaspettato passaggio del turno: la squadra sfavorita, che doveva essere l’agnello sacrificale del girone, è passata, sembra di sognare!

La prestazione degli azzurri non fa star tranquilli né tifosi né tanto meno il nostro commissario tecnico che per la partita decisiva di martedì contro l’Uruguay deve rimettere in sesto una squadra che è uscita da Recife con le ossa rotte. Dovrà sicuramente attuare delle modifiche agli undici titolari, soprattutto a centrocampo dopo la più che deludente prova di Thiago Motta – apparso troppo stanco e sulle gambe sin dai primi minuti di gioco – e perché no, in attacco con il bomber della massima serie italiana Ciro Immobile al posto di un innocuo Balotelli. L’Italia nel prossimo incontro avrà due risultati su tre a favore (si deve evitare la sconfitta!) per il passaggio alla fase successiva del Mondiale 2014. L’Uruguay attaccherà sin dal primo minuto e noi dovremo essere bravi a non subire troppo e a ripartire in contropiede con i nostri uomini veloci mettendo così in difficoltà la retroguardia uruguagia (non la migliore del Mondiale). L’Italia che si è vista ieri non è piaciuta a nessuno, con zero voglia, zero grinta e zero cattiveria non si va tanto lontano cari azzurri, ora bisogna dare tutto martedì, gettando il cuore oltre l’ostacolo e portare a casa la qualificazione. Forza ragazzi, una nazione intera vi sostiene!

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