Nuno Bettencourt: l’essenza degli Extreme


Molti di voi, probabilmente, conosceranno More Than Words, un brano acustico, famosissima hit dei primi anni 90; Peccato che la band esecutrice del brano, ha (molto) poco a che fare con questo genere musicale. Gli Extreme infatti sono un gruppo che mischia Heavy Metal e Funk in primis, 2 generi molto in voga negli anni 80, a cui aggiungono qualche venatura “pop” rintracciabile nello stile compositivo e nella stesura di alcuni brani di quegli anni.

L’impronta musicale più grande, la da (guarda caso) il chitarrista Nuno Bettencourt, che è la vera espressione del forte carattere della band. Questo chitarrista (che è anche compositore, produttore e song-writer), non lo vediamo spesso raffigurato come guitar hero di riferimento come può essere un Brian May od uno Slash; tuttavia può essere considerato come tale, per via del suo stile, del suo forte carisma e dell’originalità creativa. In questo numero de “il chitarrista” vedremo questo artista più da vicino, cercando di addentrarci nel suo universo musicale e conoscere meglio la sua straordinaria ecletticità….oltre alla strumentazione a cui fa riferimento.

Oltre ad aver fatto parte degli Extreme (sciolti nel 95 e successivamente riuniti nel 2004), ed aver provato l’esperienza da solista con l’album Schizophonic , Nuno ha collaborato anche con diversi artisti e gruppi, tra cui Mourning Widows, Dweezil Zappa, Robert Palmer, e molti altri. Ora, dopo una breve pausa con gli Extreme, è in tournee con… Rihanna! Anche se non fa parte del suo “mondo”, musicalmente parlando, così come abbiamo visto per la coppia Tom MorelloBruce Springsteen, il binomio Rihanna-Bettencourt è nato per esigenze della stessa Rihanna, al fine di creare uno spettacolo più “Rock”. I fan di Nuno tuttavia, possono stare tranquilli, perché, stando ai rumors, un nuovo disco degli Extreme sarebbe già in lavorazione.

STILE E RIFERIMENTI MUSICALI: Nato come batterista, successivamente abbandona lo studio di questo strumento per dedicarsi prima al basso, e infine alla chitarra e alle tastiere. Musicista completo, oltre che grande virtuoso del suo strumento, alla tecnica unisce uno stile unico e speciale; Sono state proprio queste esperienze con altri strumenti (batteria in primis) , che hanno permesso a Nuno di acquisire un notevole senso ritmico che caratterizza fortemente il suo stile chitarristico.

Il suo stile, innovativo e molto originale, tuttavia ispirato a quello di Edward Van Halen, e la sua bravura, lo portarono presto ai vertici delle classifiche degli artisti musicali mondiali, tanto che nel 1992 viene chiamato ospite al Guitar Legends tenutosi a Siviglia, suonando insieme a Brian May, Joe Walsh, Joe Satriani e Steve VaiOltre ad essere padrone di numerose tecniche quali string-skipping, tapping e Finger picking, Bettencourt ha anche una velocità tecnica ed esecutiva degna di nota, che lo porta ad essere un chitarrista piuttosto versatile. C’è chi lo considera anche il “figlioccio” di Brian May, (altro suo modello e fonte di ispirazione), per via di alcuni riferimenti stilistici e compositivi.

STRUMENTAZIONE:  Dal 1990, Bettencourt è endorser per Washburn, la quale lo omaggia del modello N4 Nuno Bettencourt Model da lui disegnato, e a tutt’oggi la chitarra di punta dell’artista. Il suddetto strumento ha una forma simil stratocaster, con un body molto grezzo, tastiera a 22 tasti in ebano, manico con la paletta reverse e l’ingegnoso Stephens Extended Cutaway, metodo di assemblaggio bolt-on che agevola di gran lunga l’accesso alle sezioni più acute della tastiera rispetto ai sistemi tradizionali, ponte Floyd Rose e pick-up Bill Lawrence (ponte) e Seymour Duncan ’59 (manico). Oltre alla storica N4, Washburn ha fatto anche modelli N5 (con 3 single coil), N6 (con 2 single coil ed un Humbucker) ed N7 (simile alla N4 ma con 7 corde) con caratteristiche diverse tra loro.

Prima del modello N4, Nuno, aveva utilizzato,sempre negli anni ’90,il modello N2 ed N3 (con un pickup bill lawrence al posto del Seymour Duncan ’59 ed il selettore dei p.u. al posto del tono), della stessa casa, oggi ancora in produzione. L’inizio della sua carriera con gli Extreme, lo vide tuttavia utilizzare, durante la fine degli anni ’80 (ovvero prima del contratto con la Washburn),una chitarra Schecter modello stratocaster con ponte floyd rose,non verniciata e con applicato un manico Warmoth e un pickup Bill Lawrence; tale strumento veniva utilizzato in coppia con un amplificatore Marshall da 100w.

Come chitarre acustiche da lui magistralmente suonate, possiamo ammirare le Washburn modello EA-45, EA20 e EA22.

Ha utilizzato notoriamente anche amplificatori Fender, Hughes and Kettner (modello TriAmp), e una testata Soldano. Attualmente è endorser per il marchio Randall e possiede un amplificatore signature personale, l’NB King, ora disponibile sul mercato in varie versioni, sia combo che testata e cassa. Questo ampli è molto simile ad un Mashall JCM800, ed il canale distorto è il circuito di un RAT (famoso pedalino distorsore) che entra sul canale clean.

Non utilizza effetti a rack e non dispone di un grosso arsenale di pedalini: fondamentalmente Nuno va in diretta nell’ampli, ad eccezione di un accordatore e un Octaver. In pedaliera utilizza a volte anche un RAT ed il multi effetti GT-8 della Boss ma molto occasionalmente, solo nel loop degli effetti per un po’ di delay ed un po’ di chorus in alcune canzoni.

Come collegamento tra la la chitarra e l’amplificatore Nuno usa cavi di bassa qualità perché gli tolgono la parte alta del segnale che risulta spesso fastidiosa.

Altre curiosità sulla sua attuale strumentazione le potete trovare cliccando qui e qui.

Vi lascio con ben 2 video, lasciando che l’ascolto, più che le parole, possa dire al meglio le potenzialità, il carisma ed il talento di questo guitar hero.  Al prossimo appuntamento!

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