L’abito squinternato
Ernesto Francalanci ricorda la percezione sempre in diagonale dell’anta semiaperta o semichiusa. Innanzi a questa, qualcuno potrebbe sia entrare sia uscire, e persino tergiversare fra le due azioni. L’anta semiaperta o semichiusa rappresenta uno spazio posizionale, anziché direzionale. Là non si entra e si esce, bensì si sta “per” entrare e si sta “per” uscire. Sempre, una diagonale si percepisce nel “dubbio” della sua direzione. Tagliando il piano ortogonale, essa provvederebbe ad allargarlo, cercando così d’assegnargli una posizione. La diagonale sarebbe “dubbiosamente” in fieri. Nella sua fotografia, Valusha posa appoggiando la schiena su una grata. Sembra che la mano sinistra regga qualcosa, che quella destra forse tirerebbe a sé. E’ facile immaginare che Valusha voglia sedurci, iniziando a slacciarsi l’abito (dalle cosce). Fra il corpo “vero” (della modella, in primo piano) e quello “solo virtuale” (sulla locandina, in profondità), si dà una riflessione speculare. Lo stesso avverrebbe guardando la grata assieme alla porta, come due pagine d’un libro aperto. La posizione della modella diventa esteticamente suggestiva. Il suo busto, “incastrato” fra la grata (a sinistra) e la porta (a destra), sarebbe longilineo come quello d’una farfalla. Ci basterà percepire un battito d’ali, in luogo del libro aperto! La grata e la porta si costituiscono visivamente con la linea diagonale. La modella, posando nel loro “intermezzo”, sembra prendere il largo. Il gomito destro “uscirebbe” dal busto, ricevendo forse il “contraccolpo” delle mani (immaginando che queste avessero “acceso” qualcosa). In effetti, pare che Valusha indietreggi. Lei visivamente prenderà il largo, per il “volo alato” della porta e della grata. Conoscendo l’immagine della farfalla, le gambe di Valusha ivi sarebbero triangolate come due antenne.
Bibliografia consultata:
E. FRANCALANCI, Estetica degli oggetti, Il Mulino, Bologna 2006, pp. 138-139
Nota biografica sull’artista recensita:
La modella professionista Valusha Dovhanyuk (nel proprio autoscatto) è nata vent’anni fa, in Ucraina. Lei però si considera una vera cittadina del mondo. Valusha, potendo calcare le passerelle internazionali, ha già raggiunto la sua maturità di vita. Lei iniziò la carriera di modella a quindici anni, dopo la frequentazione d’una Scuola d’Arte e d’una Scuola di Danza. Valusha ama tutto ciò che colpisce i nostri sensi, trasferito nel suo hobby di pittrice o fotografa. Lavorando come modella, la necessità di viaggiare molto è stata la “chiave” perché lei maturasse.
www.valushadovhanyuk.blogspot.it
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