29° turno della Serie A italiana di pallacanestro


«Benvenuto in mia casa. Entrate e lasciate un po’ della felicità che recate». Queste parole sono tratte dal “Dracula di Bram Stoker” , film del 1992 diretto da Francis Ford Coppola. Un po’ il manifesto di quella che era la pallacanestro italiana fino a non molti anni fa, dove il fattore campo aveva il suo peso specifico, e spesso un rendimento adeguato in trasferta e l’ imbattibilità casalinga si costruivano stagioni vincenti. La tendenza sembra però stia un po’ cambiando: in questa giornata sono state ben sei su otto le partite che si sono concluse con la vittoria della squadra in trasferta. E se da una parte questo non farà piacere ai sostenitori della compagine che ospita, è però un bel segnale per gli addetti ai lavori. Ciò simboleggia infatti una mentalità più matura dei giocatori del campionato italiano. E fa sperare bene anche per la Nazionale.

LENOVO CANTÙ 69 – 78 EMPORIO ARMANI MILANO

L’ Olimpia rende la pariglia a Cantù, che all’ andata aveva battuto i meneghini a domicilio. Con Bourousis fuori e Mensah – Bonsu ancora da inserire, ci pensa Green a fare il terzo violino per Scariolo, segnando 15 punti col 50% dal campo. Oltre a lui, si distinguono come sempre Gentile e Langford, che ne scrivono rispettivamente 25 e 17. Cantù trova il consueto apporto di Aradori, 17, e Tabu, 14. Oltre a loro bene Tyus, con 13 punti e 7 rimbalzi. Ma se Cantù vuole qualcosa di più dell’ attuale settimo posto in classifica, dovrà metterci maggiore grinta e convinzione, nella tana di una Virtus che a Brindisi ha dimostrato di voler chiudere l’ annata impegnandosi al massimo.

SIDIGAS AVELLINO 79 – 91 UMANA VENEZIA

Il colpo di Avellino sancisce definitivamente la partecipazione di Venezia alla post season. I lagunari trovano un Szewczyk in serata di grazia, con 28 punti e il 68,7 % dal campo, a cui si uniscono le tre guardie americane: Clark ne segna 15 con 7 assist, Young 11 e Bowers 14. Dean, 20 punti, e Dragovic, 16, sono invece i migliori tra gli irpini, che trovano anche 14 punti di Ivanov e 11 di un sorprendente Biligha.

SUTOR MONTEGRANARO 90 – 94 MONTEPASCHI SIENA

La gara ad alto punteggio del PalaSavelli si conclude con la vittoria degli ospiti, che arginano la rimonta marchigiana guidata da Cinciarini (22) e Johnson (15, 13 dei quali nel quarto periodo) e Amoroso, 13. A loro si aggiungono le prestazioni positive di Di Bella, Slay e Burns, che ne segnano 12 il primo, 11 il secondo e 10 il terzo. La Mens Sana però ha dalla sua un quintetto titolare che fa la differenza, andando quasi tutto in doppia cifra (stecca il solo Eze, ma i suoi punti li realizza Carraretto, che chiude a 12) : Brown 13, Janning 12, Moss 17 e Kangur 16.

ENEL BRINDISI 87 – 93 OKNOPLAST BOLOGNA

La derelitta Bologna, con l’ annuncio delle dimissioni dell’ a.d. Sabatini valide da dopo il match con Cantù, espugna ancora una più derelitta Brindisi, opaca copia della squadra che aveva incantato a inizio stagione. Pullen fa il bello e il cattivo tempo con 34 punti, Gaddefors e Rocca non gli si avvicinano neanche, finendo rispettivamente con 17 e 11. I pugliesi hanno sì più uomini in doppia cifra (13 Viggiano, 22 Robinson, 15 Reynolds, 10 Gibson e Simmons), ma l’ unico momento in cui riescono a prendere in mano la gara è il secondo quarto. Prima e dopo, solo Bologna.

BANCO DI SARDEGNA SASSARI 87 – 74 JUVE CASERTA

Il nuovo acquisto Becirovic rende ancora più pericolosa Sassari, perché garantisce un’ uomo d’ esperienza e decisivo nei momenti che contano. Chi si prende la scena contro Caseta sono però i soliti noti: Travis Diener a 12, Drake a 14, Thornton a 12, Easley a 12 e Gordon a 15. Caserta subisce per tutta la partita, e prova la rimonta solo nel finale, guidata da Jelovac, 19, e Jonusas, 14. Ancora una volta molto bene la componente italiana: 13 Gentile, 12 Mordente e Maresca.

CIMBERIO VARESE 85 – 70 SCAVOLINI BANCA MARCHE PESARO

Ci impiega tre quarti la capolista per scrollarsi di dosso l’ indomita Pesaro, condotta a un passo dall’ impresa dai suoi uomini più in forma: Stipcevic torna a essere incisivo realizzando 15 punti a cui aggiunge 5 rimbalzi, Barbour ne sigla 16 e 14 sono quelli di Crosariol, che quando viene allenato da Markovski offre sempre stagioni di alto livello. Varese è però di un altro livello, e lo dimostra nell’ ultima frazione quando Sabota, 22, ed Ere, 11, premono il pedale sull’ acceleratore. Green, Banks e Dunston, che segnano rispettivamente 14, 11 e 13 punti, fanno il resto.

ANGELICO BIELLA 78 – 85 ACEA ROMA

Il Lauretana Forum saluta la Serie A con una standing ovation, con la speranza di ritrovarla già l’ anno prossimo. Per l’ occasione, gli uomini di maggior esperienza tirano fuori una prestazione di alto livello: Rochestie segna 26 punti, Jurak 17 e Tsaldaris 11. Roma però non fa sconti, e domina sin dal primo periodo, grazie ai 18 di Czyk , i 16 di Taylor, i 12 di Datome e Jones, e gli 11 di Goss e Lorant.

TRENKWALDER REGGIO EMILIA 78 – 87 VANOLI CREMONA

Gli ultimi appassionanti 40 minuti di stagione regolare determineranno la griglia dei playoff, e dunque se Reggio manterrà l’ attuale settimo posto. Contro Cremona, gli emiliani buttano via una buona occasione, non riuscendo mai a rimontare l’ iniziale vantaggio della Vanoli, ma anzi perdendo via via terreno. Peric, tra gli ospiti, con 26 punti e 9 rimbalzi sfiora la doppia doppia, che riesce invece a Stipanovic, che a referto fa segnare 13 punti e altrettanti di rimbalzi. Anche Vitali e Jackson realizzano 13 punti, Chase si ferma a 12, mentre la Trenkwalder trova una serata storta di gruppo, anche se le cifre sembrano dire il contrario: 19 punti per Cinciarini, 23 per Taylor, 11 per Jeremic e per Bell. Ma le cifre, si sa, spesso non sono specchio fedele della realtà.

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