28° turno della Serie A italiana di pallacanestro


«E ho sentito una botta fenomenale… Ba – bum!». Ci perdonerete la citazione per una volta non colta, ma Pino Cammino, il personaggio interpretato da Luigi Luciano nelle geniale serie “Mario” di Maccio Capatonda, descrive meravigliosamente e in modo sintetico il tema di questa giornata. La Virtus ospitava Sassari, e un po’ tutti erano convinti sarebbe stata una passeggiata per gli uomini di Sacchetti. Il diktat presidenziale per cui bisognava necessariamente portare a casa il premio FIP per chi aveva fatto giocare di più gli italiani, anche a costo di privarsi della qualità degli americani e dunque svilire le ultime giornate della disastrosa stagione bianconera, era un ulteriore macigno sulle speranze bolognesi. Invece, succede l’ imponderabile: i felsinei lottano come leoni, e portano il Banco di Sardegna al supplementari. All’ overtime ha  avuto poi la meglio la panchina degli ospiti, qualitativamente migliore. Ma se c’ è una partita da cui far ripartire le ambizioni per la prossima stagione, è di certo questa. Perché il cuore gettato oltre l’ ostacolo spesso vale di più dei punti conquistati. Ba – bum.

ACEA ROMA 88 – 82 ENEL BRINDISI

L’ Enel tiene testa a Roma in una gara equilibrata, va avanti nel terzo quarto, ma poi l’ ultimo periodo vede i capitolini rimontare e portare a casa la vittoria. Si rivelano decisivi nella quarta frazione D’ Ercole, Lawal e Datome, che chiudono rispettivamente con 14, 19 e 18 punti. Bene anche Taylor e Goss, entrambi a 12, mentre i pugliesi trovano ancora un super Gibson da 22 e 5 rimbalzi. A fare la differenza, tra gli ospiti, anche  Viggiano e Robinson a 13, e Simmons e Reynolds a 10.

EMPORIO ARMANI MILANO 85 – 67 ANGELICO BIELLA

La partita tra il roster con più qualità della Serie A e quello con meno, finisce in modo prevedibile. Già nel secondo periodo è tutto virtualmente chiuso: Hairston e Melli a 13 punti, Radosevic a 11 e Gentile a 10 sono le punte di una Milano che non spinge più di tanto sull’ acceleratore. Biella, imbottita di giovani, trova 11 punti da Renzi, 14 da Jurak e 10 da Rochestie e da Johnson.

VANOLI CREMONA 88 – 92 CIMBERIO VARESE

Al PalaRadi va in scena un bell’ incontro, equilibrato sino alla fine. La spunta Varese, che ha ragione dei padroni di casa grazie ai propri esterni: 23 punti per Banks, 15 per Ere e 19 per Green, a cui vanno aggiunti i 16 e 13 rimbalzi del solito/solido Dunston. Dal canto suo, Cremona trova 19 punti di Peric e 25 Jackson, ma  è soprattutto la prova di Vitali a essere strepitosa: 22 punti, 4 rimbalzi, 6 assist e la sensazione che la pallacanestro italiana abbia ritrovato un patrimonio che sembrava perduto.

SUTOR MONTEGRANARO 94 – 100 SCAVOLINI BANCA MARCHE PESARO

Nel derby delle Marche, Pesaro espugna il ritrovato (per la Sutor) PalaSavelli, grazie a una prestazione magistrale dei propri uomini di punta: 27 punti per Barbour, 22per Crosariol, e 20 per Mack, cui vanno aggiunti gli 11 di Cavaliero (ex di turno) e i 10 di Thomas e Stipcevic. La truppa di Recalcati ribatte con 25 di Burns, 15 di Di Bella, 18 di Cinciarini, 14 di Amoroso e 10 di Slay, in un matche che ha visto i padroni di casa avanti nel primo quarto, per poi venire sopravanzati dal secondo fino al termine della gara.

MONTEPASCHI SIENA 83 – 81 UMANA VENEZIA

La disfida dei playmaker vede prevalere Siena in volata: 24 punti per Clark, ma 22 per il vincitore finale Brown, che tanto per gradire distribuisce anche 8 assist. Dopo un primo quarto in equilibrio, gli ospiti piazzano un parziale a loro favore prima dell’ intervallo grazie a Szewczyk e Rosselli, rispettivamente 16 e 13 alla fine. Siena non si arrende e nel terzo periodo salgono in cattedra Moss, che chiuderà con 15, ed Eze, 15. La gara così si riequilibra e le redini le prendono in mano i due cervelli americani, con il finale già descritto. Da segnalare anche la prestazione delle due ali forti: Diawara 15, Kangur 10.

OKNOPLAST BOLOGNA 110 – 120 BANCO DI SARDEGNA SASSARI

Il più classico dei testacoda finisce con punteggio da NBA e con una prova maiuscola dei bianconeri sconfitti sì, ma con onore. Pullen ne mette 38, Poeta e Andjusic 14 ciascuno, Rocca e Gigli 12 a testa. Non basta, perché Sassari trova 30 punti di Thornton, 26 di Travis Diener, 24 del cugino Drake, 13 di Ignerski e 19 di Gordon. Alla fine vince la squadra più forte, ma il coraggio dei leoni felsinei è l’ elemento più importante da rimarcare.

JUVE CASERTA 75 – 85 SIDIGAS AVELLINO

IL sogno playoff di Caserta si chiude contro i corregionali irpini, guidati da quel campione che è ancora Lakovic: 26 punti per la guardia slovena, a cui vanno aggiunti i 20 di Ivanov, i 14 di Richardson, gli 11 di Dean e i 10 di Johnson. I bianconeri di Sacripanti inseguono nel primo quarto, rimontano e vanno avanti, per poi crollare nell’ ultimo periodo. Sugli scudi, ancora, Gentile (16) e Jevolac (24), insieme al consueto grande cuore di Michelori (10).

TRENKWALDER REGGIO EMILIA 71 – 65 LENOVO CANTÙ

Cantù cade contro Reggio Emilia e si ritrova al settimo posto in classifica. A guidare gli emiliani alla vittoria è la coppia di guardie formata dall’ ex Cinciarini, che segna 11 punti, e il bomber Bell, 18. Bene anche l’ altro ex Brunner, 9 e 8 rimbalzi, mentre Cantù non cede grazie soprattutto al suo cuore italiano, leggi Mancinelli (14), Aradori (15) e Mazzarino (15), che è da tanti anni ormai qui che non si può non considerarlo uno di noi. Ora come ora, lui è la migliore garanzia di Cantù.

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