Serie A – 31° giornata


Apre il sabato alle 18, il trentunesimo turno della Serie A. Allo Juventus Stadium, arriva il fanalino di coda Pescara che però ha l’intento di vendere cara la pelle. La Juventus, con un vasto turnover, vuole a qualunque costo i tre punti che significherebbero arrivare alla sfida di Champions, con molta più tranquillità. Un primo tempo di marca chiaramente bianconera, che vede però una strepitosa prestazione del numero uno abruzzese Pellizzoli. Ben quattro le super parate del numero uno biancazzurro, che negano la gioia ai tifosi bianconeri. Nella ripresa ancora il portiere del Pescara nega la gioia del goal a Quagliarella, ma a sbloccare la partita è un calcio di rigore concesso ai bianconeri per una vistosa trattenuta ai danni di Vidal, rosso per il numero 18 Rizzo e Pescara in dieci uomini al minuto 71. Dagli undici metri si presenta Mirko Vucinic, che non sbaglia e così insacca per il tanto atteso vantaggio bianconero. La Juve sulle ali dell’entusiasmo, raddoppia al 78’ ancora con Vucinic che, liberatosi bene in area, lascia partire un destro a giro dove questa volta Pellizzoli non ci può arrivare. Il Pescara tenace non molla fino alla fine e, al minuto 83’, trova uno strepitoso goal con Cascione che firma così il suo secondo goal stagionale, entrambi siglati contro la Juventus. Ma l’undici di Conte controlla il match,  portando a casa una vittoria molto importante. Un altro mattoncino verso la conquista dello scudetto.

Nell’anticipo serale, si accendono i riflettori allo stadio Dall’Ara dove il Bologna ospita il Torino, che arriva da una clamorosa sconfitta interna contro il Napoli. Un match ricco di emozioni, ma a passare in vantaggio sono i granata al 25’ con Barreto, che sfrutta una maldestra respinta di Curci su un potente tiro di Santana. Il Bologna spinge alla ricerca del pari, ma il Toro è abile a respingere tutte le incursioni dei giocatori di Piola. I primi 45’ terminano con i granata in vantaggio, ma la ripresa è ricca di goal. Il pareggio arriva al minuto 65, con Kone che sfrutta un bellissimo cross di Morleo, e di testa batte Gillet. Adesso sono i rossoblu a fare la partita, ma il vantaggio lo trovano a 4’ dal termine con un potente destro di Guarente, appena entrato, che non lascia scampo al numero uno granata. Sembra l’epilogo della vittoria, ma il calcio regala spesso mille emozioni. E’ quello che succede al 94’, quando Bianchi devia in rete un tiro sporco di D’Ambrosio. Finisce in parità al Dall’Ara.

Ad aprire la domenica di Serie A, è l’anticipo delle 12.30 allo stadio Artemio Franchi di Firenze. I viola ospitano il Milan, per una sfida ad alta quota. I rossoneri arrivano da una sfilza di risultati utili consecutivi, vincendo scavalcherebbero momentaneamente il Napoli al secondo posto. Partono bene gli uomini di Allegri, al 14’ si trovano già in vantaggio grazie alla rete dell’ex Montolivo. Il numero 18 rossonero è abile a sradicare il pallone dai piedi a Pizarro e, solo davanti a Viviano, riesce a piazzare per il vantaggio rossonero. Il momento clou del match arriva al 40’, quando Tomovic si fa espellere per una gomitata ad El Shaarawy, diretto verso la porta avversaria. Grandissime proteste dei giocatori viola, per un rosso alquanto eccessivo. Le proteste proseguono anche sugli spalti, difatti viene preso di mira anche l’ad del Milan Galliani, che è così costretto a lasciare la tribuna. Si placano gli animi nella ripresa, ma al 62’ arriva il raddoppio rossonero con Flamini. I rossoneri hanno la vittoria in mano, ma non controllano il risultato subendo così la rimonta della Fiorentina, grazie a due penalty. Il primo, abbastanza dubbio, lo conquista e lo trasforma Ljajic al 66’. Il secondo, abbastanza netto, lo conquista Cuadrado ma lo trasforma Pizarro al 73’. Partita che termina in parità tra mille polemiche arbitrali.

Solo quattro, i match che vanno in scena alle 15. Allo stadio Marassi, la Sampdoria ospita un Palermo che cerca di risalire la classifica che lo vede nelle ultime posizioni. Dopo la vittoria interna contro la Roma, i rosanero sbancano Marassi, tornando a vincere in trasferta dopo quasi un anno. La squadra blucerchiata, apparsa nettamente sottotono, cade sotto i colpi di uno strepitoso Ilicic, e dei due difensori Von Bergen e Garcia. L’illusorio pareggio per i blucerchiati, è firmato da Munari al termine del primo tempo. Il premio del miglior goal della giornata, va senza ombra di dubbio a Totò Di Natale che con uno strepitoso sinistro al volo firma la doppietta che regala i tre punti all’Udinese. Allo stadio Friuli arriva il Chievo, che però nulla può quando di mezzo c’è un Di Natale in splendida forma e il proprio portiere compie una papera degna della Gialappa’s. Il risultato si sblocca al 20’, quando Puggioni svirgola clamorosamente un pallone regalando il goal al numero 10 friulano. Il secondo goal è un’opera d’arte, su cross di Basta è Di Natale a colpire al volo per il raddoppio. Dieci minuti dopo accorcia le distanze Papp, ma non basta per evitare la sconfitta. Nella ripresa arriva il definitivo 3-1, grazie al goal di Benatia al minuto 85.

Terminano 0-0 le altre sfide tra Catania – Cagliari e Siena – Parma.

Sono ben due i postici domenicali. A Napoli arriva il Genoa, mentre a Milano va di scena Inter – Atalanta. La sfida del San Paolo, è quasi di ordinaria amministrazione. I partenopei vincono con un facile 2-0 grazie ai goal di Pandev e Dzemaili, quest’ultimo al quarto goal in due partite. Genoa poco pericoloso e poco incisivo in attacco, grazie anche ad un’ottima difesa napoletana. Se il goal più bello della giornata va a Totò Di Natale, la rimonta del trentunesimo turno va attribuita all’Atalanta di Colantuono. I bergamaschi infatti, sotto 3-1 al 61’ del secondo tempo, riescono a rimontare in 12 minuti vincendo per 4-3. Nella serata del 100° goal in serie A di Tommaso Rocchi, l’Inter non riesce a portare a casa una partita che sembrava semplice ma che in realtà si è dimostrata piena di insidie. Il risultato si sblocca al 43’, con Rocchi che anticipa tutti su azione di corner. La ripresa è ricca di goal, al 56’ arriva il pareggio di Bonaventura che solo in area controlla il pallone e lo insacca alle spalle di Handanovic. Un minuto più tardi è Alvarez a riportare in vantaggio i suoi, sfruttando un errato passaggio all’indietro di Canini per Polito. Al 61’ è ancora Alvarez, che defilato sulla destra supera un difensore bergamasco con una bella finta e insacca per il 3-1. L’Atalanta non sembra arrendersi, e al 65’ le si vede concesso un rigore, alquanto inesistente, per un probabile fallo di mano di Samuel. Dal dischetto c’è Denis, che non sbaglia. Al 71’ è ancora “Il Tanque” Denis a mettere il pallone alle spalle del numero uno nerazzurro, per il pareggio bergamasco. Ma la partita non è finita e, al minuto 77, arriva il vantaggio dell’Atalanta ancora con Denis che sfrutta un cross rasoterra di Bonaventura. Al termine del match, il tabellino dice 4-3 per gli uomini di Colantuono.

A chiudere questo lungo weekend di campionato, è il derby capitolino. Allo stadio Olimpico, c’è Roma – Lazio. Prima dell’inizio del match, nei pressi dello stadio si sono verificati alcuni scontri tra le due tifoserie con quattro ragazzi finiti in ospedale. Volevo sottolineare come il calcio non sia questo, come il calcio non è rappresentato da tali elementi. Il calcio è sport, passione e divertimento. Non di certo guerriglia urbana, che poi degenera in persone ferite. Il calcio non è una caccia all’uomo. Chiusa questa parentesi, il bello di questa partita è sceso sicuramente in campo con 22 giocatori che si sono dati battaglia, chiaramente sportiva. Nel primo tempo più Lazio che Roma, infatti a passare in vantaggio è la squadra biancoceleste grazie ad uno strepitoso goal di Hernanes al 16’. La ripresa apre con una Roma più spigliata, che trova il pareggio al 57’ grazie al rigore del capitano Francesco Totti, che così stabilisce un altro record. Infatti sono 9 i goal messo a segno nei derby dal numero dieci giallorosso, che entra sempre di più nella leggenda dei colori giallorossi.

Tutti i goal della giornata:

https://www.youtube.com/watch?v=6SHC_CZ-EWo

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