24° turno della Serie A italiana di pallacanestro


«L’allenatore rivelazione? Quello che vince». Così sentenziò Franco Scoglio, pittoresco personaggio, prima ancora che allenatore del calcio italiano, amabile affabulatore e al tempo stesso dotato di un’ ironia cinica e disincantata. Aveva ragione da vendere, Scoglio: per questo non si può non dare il premio di allenatore a Marco Calvani. «Ma come» si dirà «e Franck Viticci?». Bisogna ammetterlo, la scelta è ardua. Propendiamo, di poco, per il primo. Varese era apparsa sin da subito pericolosa, con le acquisizioni di elementi come Ere, Mike Green e Sabota, più i giovani rampanti De Nicolao e Polonara. Viceversa, da Roma ci si attendeva tutto fuorché il terzo posto che occupa attualmente, con il distacco di quattro punti dalla quarta (Siena). Calvani, profeta in patria, ha ricostruito la squadra puntando forte su Datome, Goss e Taylor, dando ordine e disciplina dopo tre quattro stagioni (a cominciare dal 2008/2009, con l’ addio al santone Repesa) in cui l’ ambiente capitolino era nervoso e collerico. Lui della realtà giallorossa conosce tutte gli angoli: ha allenato le giovanili negli anni della gloria, ha fatto il vice ed è subentrato a più riprese. L’ ultima, il 27 febbraio 2012, al posto di Lardo. A Roma, quando i risultati non corrispondono alle aspettative, sanno chi chiamare. Calvani vuol dire fiducia.

EMPORIO ARMANI MILANO 71 – 85 SUTOR MONTEGRANARO

Chi come allenatore non se la passa invece bene è Scariolo. L’ inizio stentato di stagione ha portato cambiamenti all’ interno del roster, e qualche risultato era arrivato. Ora l’ Olimpia sembra ripiombata in una crisi profonda, e si comincia a mettere in discussione l’ ex c.t. della nazionale spagnola. La gara in casa di Sassari diventa cruciale (e questo è oggettivamente un problema), e già si fanno i nomi di possibili sostituti, il più caldo dei quali è quello di Sasha Djordjevic. Come al solito, Milano si affida alle sue due star Langford – Bourousis, a cui si aggiunge Gentile, miglior marcatore della squadra nelle ultime uscite (tutti a 16 punti). Montegranaro risponde con la grinta di Amoroso e Di Bella (13 e 10 rispettivamente), la solidità di Cinciarini (20), il lavoro sporco di Freimanis (11 e 7 rimbalzi) e soprattutto la verve di Burns: liberato dall’ ombra di Steele, il talento di Trenton sigla 21 punti a cui aggiunge 10 rimbalzi. Condannando Scariolo a una settimana ad alta tensione.

VANOLI CREMONA 108 – 91 BANCO DI SARDEGNA SASSARI

Chi ha aperto la nuova crisi milanese è Cremona, che per non saper né leggere né scrivere  regola anche la formazione sarda, di nuovo seconda in graduatoria. Peric (25) fa pentole e coperchi, Vitali (20) dimostra una volta di più di aver trovato l’ ambiente per rinascere, Chase (18) continua a essere chirurgico al tiro e Kotti si regala una serata di gloria segnando i 10 punti (su 19) che spaccano l’ ultimo periodo e regalano ai lombardi la vittoria. Assente Travis Diener, Sassari la guida Pinton (11), che però non riesce a innescare Easley (11) come fa molto spesso il collega. Ignerski e Drake Diener sono i migliori realizzatori della serata sassarese: 23 punti il primo e 24 il secondo.

JUVE CASERTA 66 – 77 SCAVOLINI BANCA MARCHE PESARO

Da ex avellinese, Markovski combina uno scherzo ai casertani, cogliendo una vittoria fondamentale per la salvezza marchigiana. Stipcevic,19 per lui, guida la truppa nello strappo decisivo del secondo quarto, mentre chi l’ aveva aperta erano stati Thomas e Kinsey, rispettivamente a 13 e 11 punti. Bene anche Mack a 10, mentre Caserta trova 11 punti da Mavraides, Gentile e Jelovac, e 13 da Michelori.

ENEL BRINDISI 72 – 76 SIDIGAS AVELLINO

La meravigliosa macchina brindisina sembra essersi improvvisamente bloccata: dietro al Gibson tornato implacabile bomber (28 punti), solo i connazionali danno segnali di vita. Sono 13  i punti di  Reynolds, 12 quelli di Simmons e Robinson, mentre dall’ altra parte Dean (24) trova non solo la collaborazione di Richardson (14), Spinelli (11) e Brown (13), ma in generale di tutto il collettivo.

UMANA VENEZIA 97 – 62 ANGELICO BIELLA

Venezia parte lenta con Biella, ma nel secondo quarto accelera, e da lì in avanti i piemontesi non riescono più a vedere neanche la targa, dell’ Umana. A parte il solito Pinkney, che praticamente gioca da solo (25 punti), e qualche sprazzo di Johnson (18), l’imbarcata che prende l’ Angelico è imbarazzante. E dire che nessuno dei veneti ha cifre spropositate: Young segna 16 punti, Hubalek 14, Diawara 11 e Clark 10. Come nel caso di Avellino, è la squadra a funzionare.

ACEA ROMA 90 – 70 OKNOPLAST BOLOGNA

Bologna fa l’ impresa, a Roma manca l’ enfant du pais Angelo Gigli tra le file bianconere e questo complica ulteriormente le cose. Ma l’ Oknoplast ci crede, e all’ intervallo sopra di 5. Non basterà. Roma la spunta sfoderando le sue armi migliori: Datome 20 punti, Lawal 18, Taylor 13 e Goss addirittura 23. Bologna risponde con il grande primo tempo di Imbrò ed Hansbrouck, 10 per il primo e 14 per il secondo alla sirena finale, e alla continuità di Poeta, 11, e, finalmente, di Smith (10). Roma la vince, ma Bologna può sorridere.

TRENKWALDER REGGIO EMILIA 74 – 77 CIMBERIO VARESE

Seconda sconfitta consecutiva per Reggio Emilia, che cade sotto i colpi della capolista. I giustizieri della Trenkwalder sono Dunston ed Ere, a 22 e 15 punti rispettivamente. Banks è letale nel tiro da due ( 4 su 6, 11 totali) e Sakota in quello da tre (4 su 7, 13 complessivi). I padroni di casa, viceversa, hanno solo due elementi in doppia cifra: Taylor a 23 e Brunner a 10.

MONTEPASCHI SIENA 73 – 66 LENOVO CANTÙ

Un Brown tornato stratosferico abbatte i brianzoli, massacrandoli sin dal primo quarto: 24 punti per il play americano, conditi da 4 assist. Oltre al suo fido scudiero Moss, 17, Siena segnala anche la prestazione positiva di Ortner, che innescato dai pick & roll degli esterni si concede 15 punti e 7 rimbalzi. Il reparto ali tiene in partita fino alla fine Cantù: 17 di Leunen, 10 per Mancinelli e per Brooks. Siena è avanti sin dall’ inizio, e non di poco: la banda di Trichieri prova un forsennato recupero nell’ ultima frazione, che però non produce effetto.

RECUPERO DEL 5° TURNO DI RITORNO

OKNOPLAST BOLOGNA 94 – 78 SIDIGAS AVELLINO

Il rientro di Gigli coincide con il ritorno della Virtus Bologna alla vittoria: non è un caso, dato che la squadra felsinea ha le rotazioni molto corte, e ogni assenza dunque è deleteria ancora più del normale. Il lungo romano segna 10 punti, e il compagno di reparto Smith 15. Sono però gli esterni la vera arma in più dei bianconeri: 15 punti per Poeta, 21 per Hansbrouck e 12 per Gaddefors, con l’ effetto – Pullen che per il momento sembra più limitato rispetto all’ esordio. Avellino dal canto suo trova 19 punti di un ancora positivo Dean, 12 di Brown, 11 di Spinelli e 10 per Dragovic e per Richardson.

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