22° turno della Serie A italiana di pallacanestro


Una delle massime di Carlo Dossi recita: “Massimo segno della fine è il principio”. Nel basket fortunatamente non è così, perché per vincere una squadra deve essere continua in tutto l’ arco dell’ incontro. Fare buone prestazioni solo all’ inizio o alla fine non basta, perché la pallacanestro è uno sport in cui in un amen un vantaggio può diventare uno svantaggio. In questa giornata si sono avuti tanti risultati che si sono decisi nell’ ultimo quarto: parziali che hanno di fatto chiuso l’ incontro, rimonte non concretizzate, e vittorie sofferte. Sassari domina, per ora, la classifica dei singoli quarti vinti, seguita da Cantù e Siena. E non è un caso che queste squadre siano anche tra le prime cinque in classifica. Continuità nella partita e concentrazione portano inequivocabilmente risultati: questo è il basket, baby.

MONTEPASCHI SIENA 70 – 94 ACEA ROMA

Roma compie un’ impresa, batte a domicilio la Mens Sana con più di venti punti e si issa al terzo posto in graduatoria. La partita è in equilibrio sin dall’ inizio, anche se i capitolini riescono a mantenere la testa avanti alla fine di ognuno dei primi tre periodi. Poi, nell’ ultima frazione, il parziale decisivo, ottenuto soprattutto grazie ai 9 punti di Jones (chiuderà con 11), ai 6 si Czyk (10 in totale) e ai 5 di Taylor (21 complessivi). Per i giallorossi sono da segnalare anche le prove di Datome (16), Lawal (14) e Goss (13), mentre tra i padroni di casa emergono le prestazioni Brown (15 e 7 assist), Sanikidze (12) e Kangur (13).

SCAVOLINI BANCA MARCHE 94 – 90 ENEL BRINDISI

Che la Scavolini abbia cambiato marcia rispetto alla prima metà del campionato è fuor di dubbio. Certo, l’ arrivo di Stipcevic (22 e 5 assist) è stato determinante, ma non sempre andare sul mercato poi porta automaticamente miglioramenti (vedasi Biella). Invece, Pesaro batte Brindisi grazie alla maggior concretezza nell’ ultimo periodo, che finisce 27 – 26 per i marchigiani. Oltre al play croato, sono decisivi Cavaliero (24), Barbour (16) e Kinsey (18), e in più in generale tutta la squadra ora convince di più. Brindisi, invece, sembra un po’ in flessione, pur se resta una squadra temibile. Non potrebbe essere altrimenti, dato che schiera elementi come Reynolds (17), Robinson (13), Simmons (10), Gibson (16) e talvolta tira fuori dal cilindro uno Ndoja chirurgico (14 punti, 100 dal campo).

OKNOPLAST BOLOGNA 70 – 72 JUVECASERTA

Senza il proprio capitano (Poeta) e con un nuovo allenatore (Luca Bechi), Bologna cade a domicilio contro Caserta, dopo aver inseguito per quasi tutto il match e aver sfiorato la rimonta nel finale. Confortano le prestazioni di Imbrò (13), Rocca (13), Gigli (14), Hansbrouck (11) e Andujusic (12) e un atteso intervento sul mercato (Pullen, americano con passaporto georgiano). Caserta tuttavia è brava a non farsi prendere dal panico sul ritonrno dei padroni di casa, e ha la meglio grazie a Jelovac (15), Maresca (12), Gentile (13), Mordente e Akindeele (10 per entrambi).

UMANA VENEZIA 88 – 97 EMPORIO ARMANI MILANO

L’ Olimpia comincia finalmente ad avere un rendimento costante e adeguato al roster che ha. Guidata dai punti di Gentile (23), Langford (21) e Fotsis (12), si porta in vantaggio nei primi due quarti, soffre nel terzo, ma supera Venezia nel quarto. Fanno bene anche Bourousis (11) e un ritrovato Bremer (12), mentre la Reyer si affida a Szewczyk (23) e Clark (20) e trova buone prove da Rosselli, Bowers e Young (tutti a 10).

CIMBERIO VARESE 92 – 82 ANGELICO BIELLA

Nel più classico dei testacoda, Varese doma una mai arrendevole Angelico. Si rivelano decisivi i due realizzatori Banks (23) ed Ere (25), senza tralasciare l’ apporto di Polonara (13), Dunston e Sakota (11 per entrambi). Pinkney (28), Johnson (23) imbeccati da Rochestie (11 e 10 assist) fanno sì che la barca piemontese non affondi.

SIDIGAS AVELLINO 86 – 78 BANCO DI SARDEGNA SASSARI

Avellino porta a casa un match intenso, combattuto, vince i primi due quarti e perde gli ultimi due, riuscendo però a rimanere davanti alla sirena finale. Richardson e Ivanov (17 per tutti e due) sono i trascinatori, Dragovic (14) porta alla causa il suo tiro mortifero, Lakovic (12 e 9 assist) organizza e Brown (12) rifinisce il tutto. A Sassari non bastano i soliti cugini Diener (20 per Travis, 13 per Drake), né l’ esperienza di Ignerski, Vanuzzo e Thornton (12 per tutti).

VANOLI CREMONA 78 – 87 FOXTOWN CANTÙ

Aradori si sta rivelando, in questa stagione, la vera arma in più di Trinchieri: nella partita che segna il ritorno in campo di Jerry Smith, la guardia lombarda confeziona 18 punti, di cui sei nel decisivo quarto periodo. Leunen (12) e uno strepitoso Mazzarino (20) sono gli altri fattori decisivi per Cantù, mentre Cremona si rammarica del risultato ma può sorridere della buona prova offerta. Vitali (22) è ancora più chirurgico rispetto ai tempi di Montegranaro, Peric (17), Harris (15) e Jackson (10) sono gli altri pilastri della stagione cremonese.

TRENKWALDER REGGIO EMILIA 100 – 83 SUTOR MONTEGRANARO

Il ritorno di Troy Bell (26 punti, 14 nella quarta frazione) rende ancora più pericolosa Reggio Emilia, che affonda la Sutor e si candida sempre di più a variabile impazzita di questa stagione. Non c’ è solo il realizzatore americano, ovviamente: Cincarini ne mette 11 (con 9 assist sfornati) contro la squadra che lo ha lanciato in Serie A, la coppia di lunghi Brunner – Antonutti (rispettivamente 15 – 14) si sta rivelando tra le più affidabili di questo campionato, e il contributo di Taylor (11) e Jermic (13) va ben oltre i punti realizzati. Partito Steele, Montegranaro trova un Burns rinvigorito (22) e la sorpresa Campani (17 in 23 minuti di utilizzo), mentre Johnson, a dispetto del passaporto americano, continua a fare da comprimario, seppur di lusso (11 e 3 assist).

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