21° turno della Serie A italiana di pallacanestro
«Si nasce e si muore e qualcuno aggiunge: si rinasce. Ecco, non vorrei che a girare fossimo sempre gli stessi». Abbiamo voluto dedicare il nostro editoriale celebrando, con le parole di Pino Caruso, la Montepaschi Siena e il gran lavoro che si sta facendo in terra toscana. Nessuno ad inizio stagione immaginava che la Mens Sana sarebbe andata così bene. Le premesse per una stagione di transizione c’ erano tutte, in primis la perdita dei giocatori più importanti (Mc Calebb, Zisis, Kaukenas, Stonerook, Andersen) e dell’ allenatore, Simone Pianigiani, che ne aveva scritto le pagine della storia recente (senza contare poi il bugget ridotto). Tutti si attendevano finalmente l’ Olimpia Milano, e invece a Marzo scopriamo come a lottare per i traguardi di vertice ci sia ancora la Montepaschi. Meno talentuosa dell’ anno passato, ma più atletica e reattiva, e meno di esecuzione dei giochi e più di tiro chirurgico. La squadra, guidata ora da Luca Banchi, ad inizio stagione non era partita bene, ma ora a viaggia a pieno regime specie in Europa. Così, mentre sul fronte interno qualche passo falso se lo permette (vedi la sconfitta con Milano), in Eurolega è ancora la Mens Sana a tenere alto il vessillo italiano. E lo sta facendo alla grande.
CIMBERIO VARESE 74 – 62 JUVE CASERTA
Piccolo è bello. Varese batte Caserta grazie alle prestazioni e alla leadership del suo backcourt: sono 20 i punti di Green e 16 quelli di Ere, in una gara che rivela in equilibrio solo alla fine, quando nel quarto periodo sono proprio i due mori varesini a chiuderla a favore dei padroni di casa. Gentile (18 punti, 4 rimbalzi, 6 recuperi e 3 assist) e Mavraides (11) sono i migliori realizzatori di una Caserta che ha il merito di non uscire mai dalla partita.
SCAVOLINI BANCA MARCHE 65 – 68 TRENKWALDER REGGIO EMILIA
Sempre a proposito di backcourt decisivi, Reggio Emilia ha la meglio sul campo di Pesaro grazie alla prestazione magistrale offerta da Cinciarini e Tayolor: il primo, che è cresciuto nelle giovanili della Scavolini, 16 punti con 5 rimbalzi e 4 assist, mentre il secondo segna 20 punti, di cui 6 nella decisiva quarta frazione. Anche Stipcevic e Cavaliero, rispettivamente con 22 e 23 punti, si iscrivono alla lista delle coppie di guardie decisivi in questa giornata. Anche se poi alla fine passano gli ospiti.
SIDIGAS AVELLINO 63 – 52 PALLACANESTRO CANTÙ
Jaka e i suoi fratelli. Sembrava un campione venuto in cerca degli ultimi guadagni della carriera, e invece Jaka Lakovic ad Avellino si sta dimostrando uno dei più continui nel rendimento: 27 punti e 4 rimbalzi e 5 assist per lui, che apre la strada alla vittoria irpina coadiuvato da Dean (10 punti). Per Cantù, Tabu e Aradori si mettono in luce ancora una volta: 11 per il primo (come quelli di Leunen) e 10 per il secondo. Ma a questa Cantù sembra mancare qualcosa soprattutto dal punto di vista mentale.
ACEA ROMA 79 – 71 VANOLI CREMONA
Chi sorride della caduta di Cantù è Roma, che battendo Cremona si issa al quarto posto in classifica, superando proprio i brianzoli. Con il rientro di Datome (11) la squadra sembra ritrovare il suo normale equilibrio, e di questo si giovano Goss (15), Taylor (21) e Lawal (14). Cremona parte bene ( il primo quarto si chiude 21 – 10 a favore dei lombardi) con l’ obbiettivo di non fare la vittima sacrificale, affidandosi ai muscoli di Stipanovic (18) e ai tiri di Jackson (), Harris () e Chase (). Alla lunga, però, viene fuori la migliore qualità capitolina.
ENEL BRINDISI 93 – 95 BANCO DI SARDEGNA SASSARI
Sembra un punteggio da NBA, invece si gioca a Brindisi, Puglia, campionato italiano. I padroni di casa vanno in doppia cifra ben con sette uomini: nell’ ordine Simmons (16), Robinson, Gibson e Grant (12), Reynolds e Ndoja (11), e Viggiano (10). Ma il tema ricorrente di questa giornata non lascia estranea Sassari: è la coppia play – guardia a fare la differenza per gli isolani, con i Travis Diener che segna 24 punti e 29 il cugino Drake (per la cronaca, ci sono anche i 10 di Vanuzzo e quelli di Ignerski). La partita è diversa da quella di Coppa Italia, il risultato finale no.
ANGELICO BIELLA 87 – 76 OKNOPLAST BOLOGNA
La fortuna aiuta gli audaci: Biella supera bene Bologna, la quale perde il suo capitano Poeta ad inizio partita per infortunio, e vede i suoi giocatori più rappresentativi limitati dai falli (oltre che i suoi americani indolenti, ma questa non è una novità). Gigli (22) e Rocca (11) ci provano, Smith ne mette 15 più di talento che di voglia.. Biella viaggia, grazie a Rochestie (14), Tsaldaris (19), Pinkney (12) e il duo Johnson – Mavunga (15 per entrambi). Alla fine la Virtus cede, e Finelli viene esonerato. Prenderà il suo posto Bechi.
SUTOR MONTEGRANARO 88 – 64 UMANA VENEZIA
Con il taglio di Steele in settimana, la Sutor si presenta sul parquet di casa in buone condizioni di forma. La partita è a senso unico, con Venezia che insegue sin dall’ inizio una rimonta più ideale che altro. Cinciarini (25) e Burns (22) sono i boia dell’ Umana, con Johnson (15) e Amoroso (10) al seguito. La Reyer soffre la prestazione non buona dei suoi uomini- cardine, fatto salvo Diawara (15). Trova però buone cose da Bowers (15) e Zoroski (10).
EMPORIO ARMANI MILANO 72 – 68 MONTEPASCHI SIENA
La partita delle partite, la grande sfida delle ultime cinque stagioni, 168.191 spettatori collegati da casa e spettacolo puro sino alla fine, con la partita risolta negli ultimi secondi dalla tripla di Melli (9 punti).Questa, in sintesi, è stata Milano – Siena, anche se ancora prima della bomba del talento del ’91 a portare Milano sin lì erano state la prestazione di Bourousis (18 punti, difficile da marcare dagli agili ma leggeri lunghi toscani) e quella di Gentile (22). Siena, dal canto suo, è rimasta a contatto grazie alla sua difesa (Milano segna solo 3 punti nell’ intero secondo periodo…sì, avete letto bene, 3 punti) e alle qualità balistiche di Brown (24), Moss (15) e Janning (11). La porta a casa Milano, ma forse poco importa. Perché, per una volta, ha vinto il basket.
+ Non ci sono commenti
Aggiungi