19° turno della Serie A italiana di pallacanestro


Ha un cognome significativo, Valerio Spinelli. Fa venire in mente gli stupefacenti, l’ illegalità, la dipendenza, gli effetti psicotropi. Richiama però anche Jerry Spinelli, scrittore americano di chiare origini italiane, autore di storie capaci di toccare il cuore di bambini e adolescenti. Eccolo qua, Valerio Spinelli: la follia e l’ emozione, il colpo di genio e la sregolatezza, l’ amore per la Campania, l’ ideatore dell’ omonima Scuola Basket per bambini con sede a Pozzuoli. Contro Cremona è lui che guida la rimonta di Avellino, che solo due settimane fa era stata rullata con 51 punti di scarto da Milano. Lui, napoletano, che è stato simbolo di Napoli, finché essa non è (purtroppo) sparita dalla geografia della pallacanestro nostrana. La carriera di Spinelli è stata caratterizzata da molti alti e bassi, da incostanza nelle prestazioni, anche all’ interno della singola partita. Una cosa però non si può dire gli sia mai venuta meno: il cuore. Quello che ha fatto e fa battere ai sostenitori delle squadre in cui gioca, quando penetra in area e conclude o serve un assist al bacio per il compagno.

BANCO DI SARDEGNA SASSARI 108 – 84 UMANA VENEZIA

Drake Diener si rifà con gli interessi. Steccata clamorosamente la semifinale di Coppa Italia contri Siena, lui che era un ex della partita, in casa contro Venezia scrive 27 punti e 6/9 dalla lunga distanza. È decisivo anche altro assente ingiustificato della manifestazione del Forum, Ignerski, che sigla 17 punti, così come Travis Diener. Positivo anche Devecchi (13), mentre Venezia, che esce dalla partita sostanzialmente nel terzo periodo, ha il meglio da Diawara (20), Clark (16), Zoroski (13) e Rosselli (11).

CIMBERIO VARESE 78 – 61 SAIE3 BOLOGNA

Varese vince, dopo aver smaltito la delusione della rimonta mancata nella finale di Coppa Italia. Rimonta che quasi riesce a Bologna al PalaWhirpool, mai in partita fino a quando riesce ad arrampicarsi fino al -3 (fine del terzo quarto), per poi cedere di schianto per la fatica del recupero. I killer dei bianconeri sono Sakota (9 nell’ ultimo quarto, 11 alla fine), Dunston (20) e Green (12), mentre per Bologna il solo Gaddefors è in doppia cifra (10).

ANGELICO BIELLA 65 – 72 TRENKWALDER REGGIO EMILIA

Rochestie (11) e Pinkney (24) sono le bandiere che ancora sventolano su Biella, che la settimana scorsa ha annunciato tramite i suoi soci che si arriverà a fine stagione, ma che il futuro è incerto. Sul fronte agonistico, lasciando da parte quello societario, le cose non vano molto meglio: Reggio Emilia al Lauretana Forum controlla dall’ inizio, sbanda nel terzo periodo, poi si riprende e porta a casa la vittoria: decisivi Brunner (26), Taylor (12), James (14) e Jeremic (10).

SUTOR MONTEGRANARO 97 – 76 JUVECASERTA

La sfida tra figli di Cantù tra Recalcati e Sacripanti se la aggiudica piuttosto nettamente il padrone di casa, abile a intrappolare i campani in un secondo periodo da soli 9 punti (contro 31 della Sutor). Questo parziale è propiziato da Burns (chiuderà con 24) e Amoroso (13), mentre Di Bella (11) e Cinciarini (10) erano stati i leader del vantaggio del primo quarto. Caserta prova l’ impresa con i soliti elementi, leggi Gentile (10), Jelovac (16), Jonusas (17) e Akindeele (24). Questa  volta, però, purtroppo per i campani non riesce.

SIDIGAS AVELLINO 93 – 81 VANOLI CREMONA

Al PalaDelMauro, Avellino soffre nel primo quarto, poi ingrana la marcia grazie a Richardson (20 complessivi) e Dean (15) nella seconda frazione, viene tenuta in piedi da Ivanov (10) nel ritorno di Cremona dopo l’ intervallo, e infine la chiude nell’ ultimo periodo grazie alla coppia di play Spinelli – Lakovic (14 entrambi, il primo li fa in 12 minuti di impiego). Cremona, dal canto suo, ritrova un ottimo Vitali (17) e un efficace Harris (16), Chase (14) si conferma un eccellente acquisizione e la coppia croata Peric – Stipanovic (12 e 10 rispettivamente) garantisce ancora una volta solidità al reparto dei lunghi.

ENEL BRINDISI 69 – 65 PALLACANESTRO CANTÙ

Gibson e i suoi fratelli. Dietro alla vittoria dei pugliesi contro Cantù, c’ è la mano fatata del capocannoniere del campionato (20.5 punti di media), coadiuvato dal sodale Simmons (11). Nell’ ultimo periodo, la guardia americana ne mette 15 dei suoi 29 totali, e spacca il match a favore dei padroni di casa. I lombardi durante l’ incontro si erano trovati in vantaggio alla fine di tre quarti su quattro, cavalcando la coppia italiana Aradori – Cusin (13 per il primo, 10 per il secondo), e un’ altra prestazione maiuscola di Tabu (14, 4 rimbalzi, 4 recuperi). Poi, alla fine, hanno dovuto fare i conti con il determinante fattore G.

ACEA ROMA 66 – 79 EMPORIO ARMANI MILANO

Riguardando la Final Eight solo di una settimana prima, ci si poteva convincere che Milano non aveva alcuna chance. Invece, l’ Olimpia è meritatamente corsara al PalaTiziano, con un Fotsis che, in odore di taglio (e pronto a riportarlo a casa c’ era il Panathinaikos) sfodera una prova da 21 punti e 7 rimbalzi, dimostrando di non essere un bollito come qualcuno lo aveva prematuramente bollato. Oltre a lui, bene Gentile (12) e Langford (17). Senza Datome, fuori per problemi fisici, Roma soffre, e prova un accenno di rimonta solo nel finale, con Lawal (24 totali), Goss (13) e Jones (10) sugli scudi.

SCAVOLINI PESARO 78 – 73 MONTEPASCHI SIENA

L’ ennesimo passo importante di Pesaro per la salvezza porta la firma in calce di Rok Stipcecvic. È lui che confeziona la vittoria ai danni di Siena, terminando con 27 punti, 8 rimbalzi e 3 assist la sua personale sfuriata contro Siena. Cavaliero (13) e Kinesy (11) sono degne spalle del play croato, mentre l’ idolo di casa Hackett, passato a Siena l’ estate scorsa, fa bella figura (17 e  5 recuperi) su quello che è stato il suo parquet per due stagioni. Brown invece fa il Brown (30 punti), anche se questa volta non basta.

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