Serie A – 22° giornata


E’ ancora la Lazio di Petkovic  ad aprire, alle 18, la ventiduesima giornata di campionato. Allo stadio Olimpico sfida il Chievo, che arriva dal pareggio interno col Parma. Biancocelesti ancora privi del bomber Klose. A sostituirlo in attacco c’è Sergio Floccari, che arriva da un buon momento in termini di condizione fisica. Veronesi che sono la “bestia nera” della Lazio, difatti i biancocelesti non vincono in casa contro il Chievo da ben 6 anni. Maledizione che si conferma anche in questa stagione, al minuto 61 è proprio la squadra di Corini a passare in vantaggio. Théréau si incunea in area di rigore, con una finta si libera di Biava e dalla sinistra mette in mezzo per Jokic, il difensore lascia partire un tiro che si scaglia sulla traversa, ma è bravo Paloschi a spingere in rete il pallone. E’ vantaggio Chievo, Lazio incredula. I biancocelesti spingono, per tutta la ripresa, alla ricerca del pareggio. Ma sbagliano varie occasioni, la più clamorosa con Mauri che, a tu per tu col portiere, manda alto. Si spezza così, il filotto di partite utili consecutive della Lazio che ora intravede il rischio di andare a -8 dalla Juventus.

E sono proprio i bianconeri a chiudere gli anticipi del sabato. Alle 20,45 va di scena Juventus – Genoa. I grifoni, in zona retrocessione, arrivano a Torino con il neoallenatore Davide Ballardini. I bianconeri vogliono allungare sulla Lazio, mantenendo il distacco anche dal Napoli. La squadra di Conte però nel primo tempo crea poco, merito anche di un’attenta difesa rossoblù. Una delle pochissime occasioni, dei primi 45, arriva sui piedi di Marchisio che, smarcato da un bel assist di Pogba, non riesce ad insaccare mandando clamorosamente a lato. Altro brivido arriva nel finale, quando Quagliarella non riesce a deviare nello specchio della porta un cross di Lichtsteiner. Episodio discusso è un fallo di mano di Vucinic, che su calcio d’angolo allarga il braccio in modo volontario. L’arbitro non vede, ma il rigore era da assegnare. Il primo tempo si conclude in parità, nella ripresa più Juve che Genoa. I bianconeri riescono a bucare la difesa rossoblù al 54°. Vucinic, con un bel passaggio, smarca in area Lichtsteiner che mette subito un cross rasoterra in area, dove trova pronto ad insaccare Quagliarella che da due passi non sbaglia portando in vantaggio i bianconeri. Altri episodi dubbi succedono nella ripresa, prima la trattenuta su Vucinic in area di rigore, poi quella su Pogba, fanno esplodere le proteste dei bianconeri che non si vedono assegnare due penalty. Per il Genoa entra l’ex Borriello, ed è proprio quest’ultimo ad ammutolire i 40’000 dello Juventus Stadium. Al 68’, l’attaccante ex Milan, Roma e Juventus, sfrutta un bel cross di Kucka e di testa supera Buffon. Pochi minuti dopo, i grifoni restano in 10. Floro Flores deve uscire per un problema muscolare, Ballardini ha già esaurito i tre cambi e così si vede costretto a guidare la sua squadra senza una pedina importante. I rossoblù resistono agli assalti bianconeri, ma al 93° succede il finimondo. Dalla destra Lichtsteiner lascia partire un cross in area ma Granqvist, nel tentativo di colpire il pallone in scivolata, tocca la palla con la mano causando un’infinità di proteste bianconere. L’arbitro non assegna il calcio di rigore, esplode così un putiferio. Al termine della partita il mister della Juventus, Conte, protesta animatamente con l’arbitro di gara. Per questo episodio, il giudice sportivo lo squalifica per due turni. Insieme a lui anche Bonucci (2 turni) e Chiellini (1).

Finite (o forse no) le polemiche, si apre la domenica di calcio. Alle 12,30 allo stadio Dall’ara si sfidano Bologna e Roma. La squadra di Zeman, reduce da una bella vittoria in coppa Italia contro l’Inter, vuole ritornare alla vittoria in campionato. Però di fronte trova un agguerrito Bologna, che vuole riscattare la sconfitta di San Siro contro il Milan. Partono forte i giallorossi, al 9° minuto sono già in vantaggio. Totti al limite dell’area di rigore, smarca il giovane Florenzi che davanti la porta non sbaglia. Ma il Bologna, nonostante il goal subito dopo pochi minuti, non si arrende e trova il pareggio al 17° con Gilardino, abile a sfruttare una respinta di Goicoechea. Non passa neanche un minuto, ed è di nuovo Roma. Osvaldo, ex di turno, è bravo a sfruttare un bel cross dalla sinistra ed a insaccare alle spalle di Agliardi. La partita è bellissima, difatti la reazione del Bologna non tarda ad arrivare. Ed ecco che il pareggio arriva al 26°, è Manolo Gabbiadini a riportare la parità. Il giovane attaccante rossoblù, riesce a girarsi bene in area e a mettere la palla alle spalle del portiere. Primo tempo ricco di goal, che così termina in parità. Nelle fila del Bologna esce l’autore del goal Gabbiadini, per far spazio ad un altro giovane di belle speranze, Christian Pasquato. Ed è proprio quest’ultimo, appena entrato, a portare in vantaggio i felsinei al 54°. E’ vantaggio Bologna, ma la Roma non ci sta. Il pareggio arriva al 74° con Tachtsidis, che di testa stabilisce il risultato finale sul tre pari.

Alle 15, il Milan di Allegri vuole sfruttare i passi falsi di Roma, Lazio e Juventus. I rossoneri hanno perso solo una volta nelle ultime nove gare e vogliono i tre punti a Bergamo. L’Atalanta, che è in una fase negativa di risultati, vuole rialzare il capo. Ma anche questa domenica non ci riesce. Sono proprio i rossoneri a portare il bottino pieno a casa, grazie ad un bel goal del talentuoso El Shaarawy servito da un assist di Niang. Il giovane rossonero sigla il suo quindicesimo centro stagionale e si conferma, sempre di più, punto fisso della squadra di Allegri. Bergamaschi che non riescono a creare vere occasioni da goal, poche volte viene impegnato Abbiati. Il Milan sfiora diverse volte il raddoppio, l’azione più nitida è quella di Flamini che, da solo davanti al portiere, si fa ipnotizzare da Consigli che para il tiro. Vince il Milan, che in classifica supera Roma e Fiorentina portandosi in quinta posizione. Proprio i viola non riescono a vincere neanche questa domenica. La squadra di Montella cade sotto i colpi di un buon Catania, che alla fine del primo tempo si trovava in svantaggio per merito del goal del viola Migliaccio. Nella ripresa però entra un altro Catania, al 50° arriva il pareggio firmato Legrottaglie. Fiorentina anche sfortunata, infatti due pali impediscono il nuovo vantaggio. Ma a due minuti dal termine, è il Catania a colpire con Castro, che sfrutta un cross e di testa insacca alle spalle di Neto. Lo Stadio Massimino esplode di gioia, siciliani vicini alla zona Europa League.

Viaggia in zone decisamente più ambiziose il Napoli, che cerca i tre punti a Parma per portarsi a -3 dalla Juventus capolista. I partenopei partono più convinti che mai, passando in vantaggio al minuto 20. Hamsik è abilissimo a sfruttare un bellissimo assist di Dzemaili, che lo libera in area. Il Parma però non si lascia sottomettere facilmente, così cerca più volte il pari ma se lo vede negato, nel finale di primo tempo, da un salvataggio sulla linea di porta di Cannavaro. Quest’ultimo però è protagonista del pareggio emiliano. Al 74° Sansone entra in area, mette il pallone in mezzo, ma la scivolata di Cannavaro devia il pallone in rete. Sfortunato rientro, dopo la squalifica per il caso Calcioscommesse, per il difensore napoletano. La squadra di Mazzarri vuole ad ogni costo la vittoria, che arriva all’85° con il matador Cavani che, su assist smarcante di Insigne, supera il portiere e regala tre punti fondamentali per la corsa scudetto. Goal numero 18, in campionato, per l’attaccante uruguaiano.

Nelle altre gare delle 15, il Palermo non riesce a vincere in trasferta a Cagliari. Rosanero che non vincono in trasferta da ben 31 turni. Vittoria che però sfiorano, passano in vantaggio con Ilicic al 30° ma si vedono raggiungere allo scadere dal goal di Thiago Ribeiro, che stabilisce il finale sull’1-1. Le due squadre non navigano in buone acque. Allo stadio Luigi Ferraris di Genova, torna la Sampdoria che sfida il Pescara. Nel prepartita, il ricordo commosso di tutto lo stadio per il presidente dei blucerchiati Garrone, da poco scomparso. La curva gli dedica, per ringraziarlo, un bellissimo striscione, seguito da innumerevoli applausi. Il presidente Garrone, sarebbe sicuramente rimasto contento del gioiellino che esso stesso ha portato alla Samp. Sto parlando dell’argentino Mauro Icardi, non ancora ventenne, che sigla ben 4 goal in questa partita. Sicuramente è un bel giocatore in vista per il futuro, corteggiato da molti club italiani e dalla Nazionale Italiana, con Prandelli pronto a convincerlo ad indossare la casacca azzurra. Finisce con un rocambolesco, anzi più tennistico, 6-0 a favore dei blucerchiati. Gli altri goal sono firmati da Eder su calcio di rigore, e da Obiang. Al Friuli, l’Udinese affronta il fanalino di coda Siena. Vittoria non proprio facile per i friulani, il goal arriva al 36° con Muriel. I toscani sprecano molte occasioni, le più clamorose le spreca per ben due volte Rosina che indisturbato, da due passi tira fuori in entrambi i casi. Finisce 1-0 per l’Udinese che si porta a quota 33, Siena sempre più ultimo.

Il posticipo serale va di scena a San Siro, dove a sfidarsi sono Inter – Torino. Stramaccioni vuole i tre punti per stare al passo di Lazio, Napoli e Juventus. La squadra di Ventura, che arriva da un ottimo momento di forma, cerca punti per la salvezza. Ma passano pochi minuti ed è subito goal. Sono i nerazzurri, con Chivu, a portarsi in vantaggio al quinto minuto. Il rumeno calcia benissimo una punizione dal limite, che non lascia scampo a Gillet. Sembra una partita in discesa per l’Inter, ma al 23° arriva il pari del Toro con Meggiorini, che sigla il suo primo centro in campionato. Il giocatore granata, sfrutta un errore clamoroso di Guarin, che perde palla al limite dell’aria e favorisce così il pareggio. La squadra di Stramaccioni crea poco, rischiando varie volte nei contropiedi dei granata. Nella ripresa, nello stupore generale, è il Toro a portarsi in vantaggio. Ancora Meggiorini, che 52° sfrutta un cross rasoterra dalla destra e batte Handanovic. I granata potrebbero portare la vittoria a casa, ma subiscono al 66° il pareggio del neo entrato Cambiasso. Pochi minuti dopo il Torino sfiora il vantaggio, ma Bianchi colpisce il palo. Un Torino decisamente più agguerrito, Inter rimandata.

 

Il video con tutti i goal della giornata:

https://www.youtube.com/watch?v=jCtolzgMe-s

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