13° turno della Serie A italiana di pallacanestro
«Nessuno di noi è povero se non desidera il superfluo e possiede il necessario, che per natura è assai poco». Signor Apuleio, venga al PalaMaggiò, e guardi la Juvecaserta. Lo avevamo promesso, e abbiamo mantenuto: un editoriale sui bianconeri di Sacripanti era d’ obbligo, visto il grande lavoro che stanno facendo nella città della Reggia. Il rischio di sparire, la società che riesce a fare la squadra con poche risorse, l’ allarme lanciato dal presidente che continuando così forse non si arriva alla fine del campionato. Eppure i ragazzi di Caserta sono ancora lì, ad un passo dalla zona playoff. È soddisfacente dedicare qualche riga alla squadra campana, soprattutto dopo la vittoria nel derby contro Avellino (un’ altra in pericolo di chiudere presto i battenti), avvenuta in rimonta e con Akindeele fuori prestissimo con quattro falli. A Caserta hanno fatto una squadra con quello che passava il convento: è partito chi non voleva rimanere (Wise e Chatfiled), è arrivato il solo Mavraides come rinforzo, e per il resto ci si è rimboccati le maniche e si sono sfruttate appieno le risorse a disposizione. Ci si è affidati al cuore dei veterani, italiani come Mordente, Maresca e Michelori o stranieri come Akindeele. Il risultato è sotto gli occhi di tutto il basket italiano. Chapeau, Caserta.
BANCO DI SARDEGNA SASSARI 81 – 67 SAIE3 BOLOGNA
Ancora una volta a dire la stessa cosa. Ci prenderanno per ripetitivi, ma la vera ripetitiva è la Virtus Bologna, che come già accaduto più e più volte sbaglia l’ approccio ed è costretta una relativa e infruttuosa rimonta. I cugini Diener segnano 17 punti ciascuno, Thornton un in più, e Easley 13. Poeta fa pentole e coperchi (26 in 27 minuti), Rocca va anche lui in doppia cifra, mentre il resto è poco e farraginoso. E ora il rischio è quello di rimanere fuori dalle Final Eight. Alla Virtus non accade dal 2008.
SCAVOLINI BANCA MARCHE PESARO 78 – 93 SUTOR MONTEGRANARO
Pesaro, rompicapo ininterrotto. Nel derby marchigiano che vale per la salvezza, anche Pesaro parte male, e non trova più la forza di rialzarsi, arrivando anzi a sprofondare. Barbour prova a tenere in piedi la barca: segna 24 punti, prende 5 rimbalzi, subisce 7 falli, recupera 2 palloni, e ci manca poco che vada anche a servire le bibite e i panini al bar. Molto bene fa anche Mack (17), e si distinguono anche Cavaliero e i nuovi arrivi Kinsey e Thomas, che segnano tutti 10 punti. Ne fa 0 in 12 minuti Clemente, non a caso tagliato questa settimana. Montegranaro vince e convince, grazie ai 20 punti di Steele, i 19 di Burns, i 16 di Cinciarini e i 12 di Slay. Ma, soprattutto, grazie a una solidità che ora Pesaro non riesce a raggiungere.
UMANA VENEZIA 65 – 63 MONTEPASCHI SIENA
A coronamento della rinascita veneziana, lo scalpo dei campioni in carica. Non male, davvero, soprattutto se consideriamo la prestazione, arrivata con un contributo diffuso. Diawara segna 16 punti, Young 14, e sono gli unici in doppia cifra: Rosselli, Bowers, Zoroski, Szewczyk e Bulleri portano tutti il loro mattoncino alla causa veneta. Per Siena discorso simile: Brown segna 17 punti, e il resto è lavoro di gruppo Moss, Hackett, Ress, Carraretto, Eze e Kangur.
ENEL BRINDISI 82 – 86 ACEA ROMA
Roma ferma la marcia di una lanciata Brindisi, e si dimostra una delle autentiche rivelazioni di questo primo scorcio di stagione. Goss segna 30 punti, Jones 16 e Lawal 13 e 8 rimbalzi. Nei padroni di casa è monstre la prova di Viggiano (27 con il 60% dal campo e l’ 80% ai liberi), coadiuvato da Gibson, 21, e Robinson, 19, anche se alla matricola terribile non bastano. Avrà occasione di rifarsi.
CHEBOLLETTA CANTÙ 86 – 64 TRENKWALDER REGGIO EMILIA
Il rullo canturino passa sopra Reggio Emilia. Non bastano i 29 punti di Taylor, e nemmeno i 10 dell’ ex di turno Cinciarini. La gara è indirizzata sin dall’ inizio, e lo è grazie alle prestazioni di Markoishvili (19 punti), Tyus (17 e 8 rimbalzi), Brooks (14 e 9 rimbalzi) e Aradori, 11 in 20 minuti. Aradori che, insieme a Cusin, Trichineri si ritroveròà contro, all’ Eurobasket 2013, visto il suo fresco accordo con le federazione greca per guidare la nazionale ellenica.
CIMBERIO VARESE 94 – 84 VANOLI CREMONA
Varese vince il derby lombardo contro Cremona, pur venendo sopraffatta nei due quarti conclusivi. Green al solito dirige l’ orchestra magistralmente unendo 4 assist ai16 punti, Dunston ne segna altrettanti con 6 rimbalzi, Sabota ne fa 12 in 18 minuti e Banks replica la luminosa prova offerta contro Milano mettendone 22 con il 90% dei tiri da due. Cremona resta attaccata grazie a 22 punti di Jackson, i 16 di Peric, i 12 di Stipanovic e di un sempre positivo Vitali, e gli 11 di Harris.
ANGELICO BIELLA 96 – 99 EMPORIO ARMANI MILANO
Ci voleva Milano, per risollevare Biella. Se non nei punti in classifica, quantomeno nell’ orgoglio. L’ Angelico porta a due supplementari la banda di Scariolo, e questo nonostante l’ imponente differenza di qualità tra gli organici. Lo fa con un gioco di squadra convincente, che vede i 16 punti di Robinson e Johnson, i 13 di un redivivo Soragna, gli 11 di Jurak e i 10 di Mavunga e Jaramaz. Non basta, però, perché Milano ha Langford e Gentile che segnano rispettivamente 27 e 24 punti, mentre Hairston e Bourousis ne scrivono 13 entrambi nel loro tabellino.
SIDIGAS AVELLINO 84 – 86 JUVECASERTA
La partita di basket per antonomasia, se ce ne può essere una. Avellino parte forte, mette fieno in cascina e sembra in perfetto controllo, poi piano piano Caserta rientra, fino a toccare il 77 pari alla fine del tempo. Supplementari, e lì Stefano Gentile (un cognome che sotto la Reggia evoca sempre una sorta di accondiscendente rispetto) la chiude con 5 dei suoi 17 punti. Con lui, molto bene Jelovac (15) e Mavraides (14), tra l’ altro fresco ex. Mordente domina coi suoi 20 punti, tanti quanti quelli di Spinelli, che ha anche un passato a Napoli, tra le altre. I 16 di Johnson e i 12 di Ivanov e Shaker completano il quadro irpino. Che si fa però sempre più preoccupante.
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