4° turno della Serie A italiana di basket


«Lo so che non mi crede se glielo dico, ma io corro come il vento che soffia! E da quel giorno, se andavo da qualche parte, io ci andavo correndo!». Sono queste parole, tratte dal capolavoro di Robert Zemeckis “Forrest Gump”,  ad accompagnarci nella quarta giornata del campionato italiano di Serie A di basket. Dove in testa alla classifica si ritrovano due squadre,  Sassari e Varese, che fanno della corsa e del tiro da tre punti la loro filosofia. E sempre prendendo a prestito le parole dell’ indimenticato Tom Hanks, la compagine di Vitucci e quella di Sacchetti ci arrivano anche loro come il vento che soffia, sospinte da due grandi menti (Travis Diener e Mike Green) e ciascuna con un braccio armato da far invidia (Drake Diener e Ebi Ere). Varese e Sassari, ovvero la leggerezza dell’ entusiasmo e della fantasia al potere.

MONTEPASCHI SIENA 65 – 60 SCAVOLINI BANCA MARCHE PESARO

Siena vince grazie a un’ ultimo quarto strepitoso contro Pesaro, ma se c’è una partita che, rislutato a parte, ha dimostrato lo stato di grazia degli ospiti e al contempo la crisi dei toscani, è proprio questa. La Mens Sana la porta a casa nel quarto periodo grazie ai 5 punti di Hackett e ai 7 di Brown, che arriva sì in doppia cifra (13 alla fine per lui, 8 per l’ ex di turno) ma dopo un incontro fatto di più ombre che luci. Cavaliero e Barbour (14 e 13 rispettivamente) sono i migliori elementi dei marchigiani, anche se l’ allungo ospite del secondo quarto era stato propiziato da 8 punti di Bryan (suo bottino finale). Crosariol sigla solo 3 punti in 24 minuti e conferma gli alti e bassi che lo hanno sempre contraddistinto in carriera, dato che veniva prove magistrali nelle ultime due giornate. Da un centro come lui, che resta materiale raro, a 28 anni, ci si aspetta decisamente di più.

CHEBOLLETTA CANTÙ 84 – 80 ENEL BRINDISI

Cantù soffre nel primo quarto, insegue per i seguenti due rosicchiando sempre un po’ il vantaggio che i pugliesi si sono costruiti e nell’ ultimo periodo hanno la meglio grazie a 8 dei 18 punti totali di un Jonathan Tabu sempre più asso nella manica della squadra (e l’ anno scorso, perché ritenuto superfluo era stato spedito a Cremona…). Oltre al belga, offrono il loro contributo anche Aradori (14),Tyus (13 e 7 rimbalzi), Markoisvili (11) e un Mazzarino che si carica i briazoli sulle spalle quando è il momento di ribaltare le sorti dell’ incontro. Per Brindisi, un’ altra prova magistrale di Reynolds (33 punti) e la convinzione sempre più diffusa che questa volta non sia la squadra di Bucchi quella che ha già un biglietto assicurato per la LegaDue.

SAIE3 BOLOGNA 74 – 84 CIMBERIO VARESE

Cade per la prima volta in casa la Virtus Bologna, che senza un pezzo fondamentale come Steven Smith nel reparto lunghi offre una prova generosa ma non riesce ad andare oltre i propri limiti oggettivi. Varese, dal canto suo, la vince per la precisione al tiro maggiore rispetto a quella dei padroni di casa e per la bravura offensiva dei suoi interpreti: lo spartito di Vitucci si dimostra l’ ideale ancora una volta per Ere (19), Dunston (17, ma limitato da problemi di falli), Banks (11) e Polonara (17) convincente anche nel confronto con l’ amico Moraschini (11 per lui, compresa una schiacciata paurosa). L’ incontro se lo aggiudica la Cimberio, ma l’ impressione è che, soprattutto in prospettiva futura, questo sia un incontro di fatto finito in pareggio.

UMANA VENEZIA 92 – 93 BANCO DI SARDEGNA SASSARI

Venezia cade nel suo ritorno allo storico impianto del Taliercio, dopo un anno in cui era stata costretta a emigrare al PalaVerde di Treviso. Le due sorprese della scorsa stagione si sfidano in una cornice così suggestiva, e il risultato è un incontro brillante finito a punteggio alto. Clark fa il Clark (23 punti) Diawara fa pentole e coperchi ed Eric Williams (13) e Szewczyk (10) fanno il lavoro sporco. Tuttavia, anche dall’ altra parte i cugini Diener offrono il loro consueto ottimo contributo (18 per Travis, 16 per Drake), bene anche Easley (13), ma stavolta chi illumina la strada della Dinamo sono i nuovi arrivati Thornton e Ignerski, che evidentemente cominciano a inserirsi nel nuovo sistema (l’ ex- Siena in particolare aveva destato non poche perplessità nelle scorse settimane). Così facendo, Sassari si ritrova prima in classifica in compagnia di Varese. Due squadre che non a caso condividono la predilezione per un gioco frizzante fatto di corsa e tiro da fuori.

VANOLI CREMONA 93 – 84 SIDIGAS AVELLINO

Sempre a proposito di gare a punteggio alto, quella di Cremona è tale anche senza bisogno di supplementari. Avellino si era già visto contro Milano che amava correre (eppure Valli dovrebbe amare il gioco controllato, essendo discepolo di Messina…), Cremona accetta la sfida e si dimostra più brava: sono 30 i punti di Harris, 14 quelli di Jackson, e 23 quelli della coppia finlandese Huff- Kotti (rispettivamente 11 e 12). Si alza dalla panchina ma gioca 31 minuti con 10 punti Luca Vitali, che convince e forse sembra avere trovato finalmente qualcuno che gli dia fiducia incondizionata. Ere si conferma invece il go-to-guy degli irpini, almeno in assenza di Johnson (in panchina ma inutilizzabile): sono 19 i suoi punti, 18 quelli di Dragovic e e Richardson e 13 quelli di un Mavraides che si fa perdonare nel modo migliore le asinate combinate la scorsa settimana nel match contro Milano. Bene ancora Biligha, delude invece Shakur. Che forse sente il taglio più vicino.

JUVECASERTA 78 – 67 SUTOR MONTEGRANARO

Due anime profondamente canturine come quelle di Recalcati e Sacripanti si sfidano alla guida di due compagini che hanno lo stesso problema, la mancanza di sponsor, e lo stesso obbiettivo, la salvezza. La spunta il padrone di casa, che sull’ asse Chatfield- Akindele (12 per il primo, 18 per il secondo) costruisce la fortuna della sua squadra, abile a coinvolgere Jelovac (13) e Jonusas (11), che si dimostrano letali in area. Per Montegranaro ancora una prova convincente di Daniele Cinciarini (12), Steele (14) e Slay (11). Bene anche il rientrante Johnson, che ne sigla 13 con il 66.7% da due e il 50% da tre. Insomma, anche senza i main sponsor e i fondi che ne vengono di conseguenza, entrambe le squadre si fanno notare per l’ intelligenza con cui sono costruite e per l’ abilità con cui sono allenate.

TRENKWALDER REGGIO EMILIA 85 – 56 ANGELICO BIELLA

Reggio Emilia vince in casa contro Biella, e così nessuna squadra, alla quarta giornata, è senza vittorie (non accadeva dal 2003/2004). Antonutti e Taylor siglano 50 punti in due, che si spartiscono equamente, il resto lo mette Greg Brunner con il suo lavoro sporco (11 punti, 11 rimbalzi) e quell’ Andrea Cinciarini che ritrovata l’ aria emiliano- romagnola dimostra tutte quelle qualità che l’ hanno portato a essere il play titolare della Nazionale. Per Biella ancora Bene Mavunga (17), Brackins (15) e Robinson (10). Ma è tutto il resto che convince poco.

EMPORIO ARMANI MILANO 87 – 82 ACEA ROMA

Nello scontro metropolitano della quarta giornata, i padroni di casa dominano il primo quarto e poi amministrano il risultato, fino alla rabbiosa (ma inutile) reazione romana dell’ ultimo periodo. L’ Olimpia scappa subito via sospinta dai due mattatori dell’ incontro, Bourousis (9 punti nella frazione iniziale, 26 alla fine) e Langford (6 per cominciare, e saranno poi 19). Roma prova a contrastare i due splendidi solisti milanesi, ma più di tanto non vi riesce e dunque è sempre costretta a inseguire, tanto più che alla festa si aggiunge anche Hairston (10). Nel quarto conclusivo, i giallorossi provano un recupero tardivo grazie a Datome e Lawal, autori il primo di 22 e il secondo di 14 punti. Ormai, però, Milano si è già guadagnata la sua seconda vittoria stagionale.

+ Non ci sono commenti

Aggiungi