Giornata 1 del campionato italiano di Serie A di basket


«Chi ben comincia è a metà dell’opera» recita un vecchio proverbio. E cominciano bene Bologna, Cantù, Milano, Roma, Siena e Varese ( in rigoroso ordine alfabetico), ossia la compagini che verosimilmente di disputeranno i vertici della classifica. Per alcune di esse ricomincia una ciclo, mentre altre (i brianzoli e l’ Olimpia) sono attese a conferme importanti rispetto alla scorsa stagione. Incoraggianti sono state anche le prove di Pesaro e Brindisi, che malgrado la sconfitta portano a casa buoni segnali. Perché nel basket, dove non esiste il pareggio, anche perdere bene può essere positivo.

VANOLI CREMONA 63 – 74 SAIE3 BOLOGNA

È della Virtus la prima vittoria esterna della Serie A di basket 2012/2013. I bianconeri espugnano il campo di Cremona non senza qualche difficoltà, ma dimostrano di aver assorbito le partenze eccellenti (Koponen, Douglas- Roberts, Sanikidze) grazie a scelte che si rivelano, almeno per ora, azzeccate. All’ inizio è però la compagine di casa a tirare le fila, con Jarrius Jackson (9 punti all’ intervallo) e Lance Harris sugli scudi: entrambi chiuderanno con 15 punti all’ attivo, i due migliori marcatori Nella terza frazione, gli ospiti si risvegliano: 9 dei 29 punti chela Virtussegna nel periodo sono firmati da Kenny Hansbrouck (18 alla fine per lui), altri da 7 da Poeta che inaugura al meglio la sua stagione (alla fine chiuderà con 12 punti e 3 assist in 30 minuti). Nell’ ultimo periodo, è Minard, uno degli uomini di maggior esperienza, a consegnare alla Virtus la prima vittoria stagionale: 8 punti per la guardia/ala ex- Casale, che alla fine ne metterà insieme19 con l’ 80% nei tiri da due. E intanto mercoledì 3 ottobre c’è già il big match contro l’ Olimpia Milano. Motivo in più per seguire con interesse il nuovo corso Virtus.

ENEL BRINDISI 110 – 118 CIMBERIO VARESE

Comincia subito bene l’ avventura di Frank Vitucci su una delle panchine storiche della pallacanestro italiana: al PalaPentassuglia, intitolato tra l’ altro a un grande allenatore che ha fatto la storia del nostro basket, va in scena una partita ad alto tasso di spettacolarità. Alla fine la spuntala Cimberio, ma Brindisi dimostra che questa volta, al contrario di due anni fa, i presupposti per restare nella massima serie ci sono tutti. La squadra di Bucchi dimostra di saper correre e di farlo  molto bene, e questo soprattutto grazie a Jonathan Gibson, che chiuderà la sua serata con 34 punti. Dall’ altra parte risultano decisivi i 32 punti di Ere, a cui si sommano i 27 di Banks e i 22 di Dunston Bryant. La partita è equilibrata, e vede i padroni di casa scappare avanti nel primo e nel terzo quarto, ma farsi prendere nel secondo e nel quarto fino ad arrivare al supplementare. Dove alla fine prevalgono gli ospiti, malgrado la panchina più corta.

EMPORIO ARMANI MILANO 97- 71 JUVE CASERTA

Caserta ci aveva provato, le primo quarto, a evitare di subire una goleada. Niente da fare, alla fine Milano si dimostra per quello che realmente è: una squadra rodata, lunga e ricca di qualità, che si merita appieno il titolo di favorita per la vittoria finale. Sono soprattutto i reduci dell’ anno passato, a fare la differenza: Hairtson e Fotsis in primis (rispettivamente 17 e 14 punti), ma anche Melli (10) e Bourousis, oltre al nuovo arrivato Hendrix ( 11 per entrambi). In ombra Langford, che arriva in doppia cifra quando ormai il campo non ha più nulla da dire, ma che prima non aveva convinto. Sono particolari: Milano ha tutte le risorse per permettersi di inserire con calma i nuovi arrivati.

SIDIGAS AVELLINO 74 – 82 SUTOR MONTEGRANARO

Montegranaro comincia la sua stagione nel migliore dei modi, dando un dispiacere al coach che l’ ha portata alla salvezza nella scorsa stagione. Non bastano agli irpini 23 punti di Jeremy Richardson: il platoon system di Recalcati ha la meglio, grazie a ai 17 punti di Burns, ai 15 di Slay e Daniele Cinciarini e ai 13 di Freimanis. Discreto anche l’ apporto di Valerio Mazzola, un centro che potrà far comodo anche alla nazionale, se confermerà i progressi degli ultimi due anni.

SCAVOLINI BANCA MARCHE PESARO 71 – 75 VIRTUS ROMA

Una delle sorprese e una delle delusioni della scorsa stagione incrociano le lame alla prima giornata con sentimenti opposti: Pesaro ha perso i suoi pezzi più importanti (Hackett, Jones, Hickman e White), mentre Roma ha agito bene sul mercato nonostante Toti, a inizio estate, avesse affermato di voler lasciare la presidenza, e che al massimo il suo impegno sarebbe stato quello di iscrivere la squadra a questo campionato. Da due situazioni così differenti viene fuori però una partita brillante, con sorpassi e controsorpassi, in cui i capitolini hanno la meglio solo alla fine nonostante il fresco ex Crosariol faccia di tutto per lasciare ai suoi vecchi compagni campo libero (aveva già 4 falli alla metà del terzo quarto). Nel tutto, si esaltano due giovani playmaker italiani: Traini (20 anni, 13 punti in 17 minuti) e D’ Ercole (24 anni,17 in24 giri di lancette), oltre al solito Datome che si dimostra in forma strepitosa, anche dopo la sfibrante estate azzurra. Malino invece Goss e Jones, mentre per Pesaro sono convincenti le prove di Bryan e Mack, oltre che di Amoroso (da rivedere invece Hamilton). Ma se con quelle premesse si è fatto così bene contro una squadra affamata di rivincita come Roma, allora a Pesaro possono stare sereni.

BANCO DI SARDEGNA SASSARI 79 – 67 ANGELICO BIELLA

Sassari riprende il filo del discorso da dove l’ aveva interrotto la scorsa stagione: sul parquet di casa, i ragazzi di Sacchetti dimostrano di essere quasi insuperabili. La parte del leone la fanno Toney Easley , Manuel Vanuzzo e Drake Diener, non a caso tre reduci dall’ esaltante scorsa stagione. Più defilato invece l’ altro Diener, Travis, mentre desta una buona impressione il nazionale polacco Ignerski. Per Biella, positiva la partita di Mavunga (16 punti) Brackins (10) e Robinson (15), a riprova del fatto che in Piemonte con lo scouting ci sanno fare eccome: sarà interessante in particolare vedere l’ impatto che avrà nel campionato italiano il prodotto di Iowa State. Per ora, va bene così.

TRENKWALDER REGGIO EMILIA 56 – 61 MONTEPASCHI SIENA

Siena ritorna sul luogo del delitto: l’ era d’ oro del club toscano si era aperta nel 2006 con una vittoria contro Reggio Emilia, e scaramanticamente i supporter mensanini si augurano che questo sia un segno del destino che li vuole destinati a un nuovo ciclo vincente. La partita vede avanti i padroni di casa alla fine del primo quarto, per poi scivolare nelle mani di una Siena più esperta, che alla fine porta a casa la vittoria, grazie soprattutto a un’ ottima difesa (8 punti concessi alla Trenwalder nell’ ultimo quarto). In evidenza per gli ospiti ci sono Brown (13, con Brunner di Reggio il miglior marcatore dell’ incontro) e Kangur (10), oltre a Moss ed Eze, mentre per gli emiliani sono positive le prove di Jeremic e Taylor (10 per entrambi) ed Antonutti e Cinciarini.

CHEBOLLETTA CANTÙ 81 – 61 UMANA VENEZIA

Dura fino al secondo quarto, la resistenza della truppa di Mazzon. Dopodiché, si scatena Cantù, il cui killer instict sta aumentando di stagione in stagione, da quando alla guida è salito Andrea Trinchieri. Brooks (14 punti), Smith (13) e Tyus (12) sembrano integrati alla perfezione nel sistema, così come Aradori e Cusin (11 e 10 rispettivamente). E ora anche Tabu, che prima veniva considerato un refuso, ora invece dà una grossa mano alla squadra. Young e Clark, per Venezia, ci hanno provato (13 per il primo, 19 per il secondo), insieme a Diawara. Contro Cantù, però, per il momento sembra non esserci arma.

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