Campionato italiano di basket: le Finali. Siena campione per la sesta volta consecutiva.


È obbiettivamente difficile parlare della Storia. Quella con la “s” maiuscola, quella che nonostante tutto ognuno di noi contribuisce a scrivere, tutti i giorni, in un modo o in altro. Figurarsi se poi dobbiamo prendere in considerazione un ciclo durato sei anni come quello di Siena, che dal 2006/2007 a oggi ha vinto sei scudetti consecutivi, quattro Coppe Italia, sei Supercoppe Italiane, è stata due volte alla Final Four, e in generale si è proposta come vessillo di una pallacanestro tricolore che non stava (né sta, anche se i segnali di ripresa sono incoraggianti) attraversando un momento positivo. Pianigiani, che è parso di capire in conferenza stampa essere al passo d’ addio, forse direzione Fenerbaçhe, ha scritto un record: nessuno aveva mai vinto sei scudetti consecutivi. Ora, lasciata l’ attività di club, si riposerà un po’ e poi si metterà sotto per qualificare la Nazionale all’ Eurobasket 2013 in Slovenia, magari da prima del girone che comprende anche Turchia, Portogallo, Repubblica Ceca e Bielorussia. La missione non sarà poi diversa da quella che aveva a Siena: porre la sua firma sul basket italiano. Forza e coraggio, dunque.

GARA-1: MONTEPASCHI SIENA 86 – 77 EMPORIO ARMANI MILANO

Siena si porta subito avanti nella serie grazie al suo piccolo grande uomo: Bo McCalebb sigla 25 punti in 31 minuti con, con 5 rimbalzi, 5 assist e 34 di valutazione complessiva. Con lui furoreggiano un magnifico Andersen e un redivivo Bootsy Thornton, rispettivamente da 17 e 19 punti. Milano, dal canto suo, ottiene molto dalle sue guardie (Hairston15 punti, Gentile 14, Bremer 10) ma poco dai suoi lunghi, Radosevic a parte. Così non si va lontano.

GARA-2: MONTEPASCHI SIENA 86 – 58 EMPORIO ARMANI MILANO

Una prova di forza della Mens Sana, se poteva (e doveva) essercene una. È ancora uno strepitoso McCalebb da 21 punti a penetrare la difesa milanese come una lama rovente nel burro, ma stavolta il contributo dei suoi compagni è più diffuso: solo Michelori, di quelli entrati in campo non va a segno. Milano…praticamente non si presenta sul parquet, nessuno dei suoi uomini riesce ad andare in doppia cifra e in generale la serate è veramente orripilante, tanto nelle statistiche (il 40.5% da due, il 33.3 % da tre, il 66.7 % ai liberi) quanto nella prestazione offerta, Se questa doveva essere la squadra costruita per sfidare Siena a viso aperto…

GARA -3: EMPORIO ARMANI MILANO 79 – 82  MONTEPASCHI SIENA

A una prestazione normale di McCalebb fa da contraltare una eccezionale dei gruppo storico dei toscani (Stonerook 13 punti, Lavrinovic 17, Kaukenas 15 e Andersen 11), e il risultato rimane invariato: Siena viola il campo di Milano e si porta sul 3 – 0 , chiudendo di fatto la serie a suo favore. I grandi acquisti di quest’ anno dei biancorossi tengono su l’ Olimpia: 25 i punti di Hairston, 12 quelli di Cook e 13 quelli di Gentile. Il resto, quasi non c’è.

GARA -4: EMPORIO ARMANI MILANO 88 – 83 MONTEPASCHI SIENA

Milano evita il cappotto, anche se sembra troppo tardi per ribaltare la serie. Bourousis è finalmente devastante nel pitturato, e con i 17 punti di un insospettabile Mancinelli e agli 11 di Melli in 13 minuti, è lui che trascina i suoi. Nonostante uno upento Fotsis, un involuto Bremer, e gli imprecisi Cook ed Hairston. Siena vede tornare ai suoi livelli McCalebb e può ammirare la conferma di un Lavrinovic tornato decisivo dopo i troppi problemi alla schiena.

GARA-5: MONTEPASCHI SIENA 84 – 73 EMPORIO ARMANI MILANO

L’ apoteosi. Siena conquista il suo settimo titolo, il sesto consecutivo, e si prepara forse a salutare chi l’ ha costruito (Pianigiani e Stonerook) o chi nel recente passato vi ha contribuito (McCalebb, che ha stravinto il duello col connazionale Cook). Lavrnovic è ancora il migliore dei suoi per punti segnati, McCalebb e Zisis sono i registi occulti, mentre Milano viene tenuta in piedi da Hairston e Bourousis, oltre che da Mancinelli. E si mangia le mani per l’ occasione persa.

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