Polvere di Luna sulla bellezza


Si legga una poesia di Paul Celan, dove l’oblio regali la memoria, nel giorno del volo alla Luna. Immaginiamo che qualcuno scompaia (muoia). Risalendo al Cielo, ne avremmo il ricordo sulla luce lunare. Questa è pallida, ma almeno qualcosa “ci dice”. La luce lunare aiuta a percepire la fenomenologia del ricordo. Celan scrive che la persona scomparsa “frugherebbe” in silenzio nella polvere astrale (interstellare). Proprio su questa, si confonderebbe la decomposizione del corpo, coi microbi che possano “cinguettare”. Sempre la polvere si percepisce con più imprecisione. In quella astrale, i microbi della decomposizione conducono ancora alla scomparsa del corpo, ma almeno per emanazione, ossia lasciando una coda dietro di loro. E’ ciò che si vede nelle galassie… Il cinguettio comporta una sorta di “coda” sonora. Nella fotografia di Elia Vaccaro, piace la possibile proiezione del faro sul volto della modella, Raffaella Modugno, aventi quasi la stessa configurazione. La testa s’inclina in maniera tale che noi vediamo principalmente la guancia sinistra. Sembra che questa arrotondi l’intero volto, così da avvicinarlo alla forma del faro, entro la comune chiarezza. Ma possiamo percepire altre proiezioni, solo più nascoste. Lasciato in alto, contro l’oscurità dello sfondo, il faro assumerà una configurazione di stampo “lunare”. Consideriamo l’arrotondamento del seno sinistro, più chiaro grazie al busto visto di profilo. Esso determina virtualmente una sorta di triangolazione acuta, col faro ed il volto. Forse, l’arrotondamento del seno sinistro sostituisce la fase del novilunio? Qualcosa che altri potrebbero immaginare a livello della coscia. Questa ha una circolarità più estesa del faro, proiettandone così proprio “l’adombramento”. Piace la citazione di Celan, se nella fotografia di Elia Vaccaro la luce risale al volto della modella. Soprattutto i capelli potrebbero “librare” nell’oscurità dello Spazio. Complice il loro arricciarsi, noi vogliamo immaginarli come “polverosi” di galassie. I capelli non “cinguetteranno”, ma almeno ne vedremmo le punte “a becco”, con l’arricciamento! La modella guarda astrattamente in alto. Anche se lei non volesse ricordare, resta l’imprecisione della sua attenzione, oltre il più “stabilizzante” quadro fotografico.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Bibliografia consultata:

P. CELANSotto il tiro di presagi: poesie inedite 1948-1969, Einaudi, Torino 2001, p. 397

 

Nota biografica sugli artisti recensiti:

Il fotografo Elia Vaccaro nasce nel 1981, ha la laurea in Conservazione dei Beni Culturali. Da sempre, scattare per lui è come un prolungamento dei suoi studi in storia dell’arte. Elia Vaccaro s’appassiona alla fotografia ritrovandosi fra le mani una vecchia ma “gloriosa” Olympus OM. Con questa, egli s’addentra nella tecnica pura che “si nasconde” dietro il miglior scatto. Elia Vaccaro collabora come fotografo professionista per diverse agenzie, realizza servizi per aziende e singoli privati. Parallelamente, egli continua a scattare anche per una ricerca squisitamente di tipo personale, “ascoltando” la sua indole artistica.

(www.eliavaccaro.biz)

La modella professionista Raffaella Modugno ha 23 anni, è nata in provincia di Avellino ed ora risiede per lavoro a Roma. Lei ama “sfogarsi” in palestra, fare shopping, uscire con la sua cerchia di amici. Raffaella Modugno oggi è anche attrice e showgirl. Una curiosità: lei ha un passato da giocatrice di basket, in “Serie B”.

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