34° turno della Serie A italiana di basket


«No! Provare no! Fare, o non fare! Non c’è provare!». Le sagge parole che Yoda pronuncia nel quinto episodio della saga di Star Wars suonano come un severo monito per le otto compagini che si qualificate per i playoff. Siena – Varese  e Sassari – Bologna da una parte del tabellone, Milano – Venezia e Cantù – Pesaro dall’ altra, hanno ciascuna l’ opportunità di arrivare fino in fondo, consce del fatto che nella post season si resetta tutto quanto costruito nel corso della stagione, e che azzeccare una gara può significare girare a proprio favore la serie, così come sbagliarne una può comprometterla. Il fattore campo conterà sempre di meno: saranno quello emotivo, quello legato alla condizione fisica e quello motivazionale a incidere maggiormente. Nessuno può dirsi al sicuro. La caccia al titolo è ufficialmente aperta.

 

NOVIPIÙ CASALE MONFERRATO 82 – 77 SCAVOLINI SIVIGLIA PESARO

Saluta la Serie A con dignità, Casale. Ci è piaciuta, ha mostrato carattere e determinazione, anche quando le dimissioni di Crespi potevano far perdere la bussola. Bravo Valentini, che ha preteso che i giocatori si impegnassero fino alla fine, non falsando il campionato. I 28 punti di Malaventura sono un ottimo arrivederci, per Casale, che quest’ anno ha messo in mostra svariati giocatori interessanti (Janning, Temple, Chiotti e lo stesso Stefano Gentile) che potranno essere il blocco da cui ripartire. Per Pesaro una prova tutto sommato buona, ma una sconfitta che pesa perché ora sulla strada dei marchigiani si palesa Cantù, e l’ ex di turno Dalmonte dovrà cavalcare i suoi 3 americani e mezzo (Hickman, White, Jones ed Hackett, che è italiano, ma di padre americano e che ha fatto il college a Southern California) per vincere in Brianza e rimanere imbattuto in casa. È difficile, ma la Scavolini è ben attrezzata per potercela fare.

 

VANOLI BRAGA CREMONA 84 – 82 BENETTON TREVISO

L ‘unica partita senza obbiettivi in programma diventa una delle più avvincenti della giornata. Cremona e Treviso si inseguono e si rincorrono, mai troppo distanti, e così facendo lasciano però un po’ l’ amaro in bocca per quello che avrebbe potuto essere il loro campionato, che forse avrebbe potuto concludersi con un viaggio nei playoff con qualche battuta a vuoto in meno. Ancora una volta, i padroni di casa mostrano Lighty e Rich come gioielli della squadra, coadiuvati come sempre da Milic, a cui ai aggiungono un ritrovato Tusek e un Perkovic che se solo fosse più continuo sarebbe uno dei migliori centri del campionato. I senatori sono anche quelli che conducono per mano Treviso: Goree e Thomas , insieme al consueto solido apporto di Ortner, sono i fari per la Benetton. Che si appresta ad affrontare una delle estati più cruciali della sua storia recente.

 

OTTO CASERTA 69 – 69 BANCO DI SARDEGNA SASSARI

Le motivazioni fanno la differenza, e Sassari ne ha sicuramente di più. Ne viene fuori una partita senza storia, che porta i sardi al quarto posto nella griglia playoff, miglior risultato nella storia del club. L’ avversario è la Virtus Bologna, che ben ricorda la ripassata che subì in marzo in casa della Dinamo, e che vorrà di sicuro prendersi la rivincita per aver subito un affronto così grande. Ma Sassari è pronta, e la sue qualità le conferiscono lo status di avversaria ostica e tenace, oltre che piena di benzina. Insomma, si preannuncia una serie rovente. Dal canto suo, Caserta termina una stagione difficile, in cui ha messo in luce dei gioiellini (Andre Smith e Stipanovic) ma attende di sapere quale sarà il suo futuro, anche se le dichiarazioni del presidente Gervasio fanno ben sperare. Caserta è un patrimonio del basket italiano, non può andare sprecato.

 

EMPORIO ARMANI MILANO 97 – 77 ANGELICO BIELLA

Milano dimostra un’ affidabilità e una continuità di risultati che a inizio campionato invece mancava, e con l’ ottavo risultato utile di fila passa sopra anche a Biella e si guadagna il secondo posto in classifica, complice la sconfitta di Cantù a Bologna. La pratica l’ Olimpia la chiude già nel primo quarto, nel secondo lascia sfogare gli ospiti e da lì in poi si limita ad amministrare. Si mettono in mostra Melli, Rocca e Giachetti, che dalla panchina saranno determinanti nel prosieguo della stagione. Biella chiude con una sconfitta un campionato che non l’ ha vista protagonista al vertice, ma che comunque le ha dato l’ occasione ancora una volta di mettere in luce le perle che in Piemonte sono in grado di scovare. Coleman e Pullen sono le ultime di una lunghissima collezione.

 

CANADIAN SOLAR BOLOGNA 66 – 65 BENNET CANTÙ

Grazie a una prestazione strabiliante di Sanikidze nel finale di una gara che i brianzoli avevano condotto per gran parte del tempo, Bologna condanna Cantù al terzo posto graduatoria. Tre quarti di gara vedono sempre avanti gli ospiti, grazie alle ottime prestazioni di Basile, Markoishvili e Marconato, e Bologna viene tenuta in piedi da Koponen, Poeta e Douglas – Roberts. Nell’ ultimo periodo, la Bennet si disfa all’ improvviso e la Virtus passa in testa, portandola poi a casa. Ora, per entrambe, gli impegni proseguono, contro Pesaro e Sassari rispettivamente. Non sarà una passeggiata.

 

UMANA VENEZIA 90 – 95 SIDIGAS AVELLINO

Ormai sicura del settimo posto nella griglia playoff, Venezia si concede una distrazione, e l’ ex di turno Vitucci ne approfitta. I 32 punti di Marques Green e i 20 sia di Johnson che di Slay calano il sipario sulla stagione agonistica avellinese, e alzano quello sulla sopravvivenza vera e proprio della società. Ora come ora sembra che lo sponsor Sidigas stesso voglia entrare in società, ma per ora sono solo indiscrezioni. Il futuro di Venezia sono invece i playoff, dove affronterà una Milano desiderosa di tornare in finale, e dunque agguerrita. Servirà un rendimento adeguato di tutti i reparti, esterni e lunghi insieme, e non a fasi alterne come successo di recente, per contrastare l’ Olimpia e la profondità della sua panchina. Poi, il duello tra Clark e Cook sarà da godersi coi pop-corn in mano.

 

FABI SHOES MONTEGRANARO 53 – 113 MONTEPASCHI SIENA

Montegranaro chiude pessimamente l’ anno imbarcando 60 punti di scarto da una Mens Sana che non fa sconti, malgrado sia già sicura del primo posto in stagione regolare. Ancora una convincente prova di Mazzola, che oltre a Coby Karl e Dejan Ivanov è l’unico a salvarsi dei marchigiani. Per Siena tutto facile: il neo-arrivato Maciulis segna 20 punti in 15 minuti, e dà un segnale in vista della post season: se Siena sembrava incerottata, ha comunque sette vite come i gatti. Ed è ancora la squadra da battere. Montegranaro invece chiude un’ annata che ci si attendeva con ben altre prospettive , e che è stata molto deludente. Sono piaciuti McNeal, Ivanov, Karl e il blocco italiano per l’ abnegazione mostrata in campo, ma in generale la squadra ha mostrato troppe lacune mentali, anche nel corso della stessa partita, e l’ alibi della perdita di Sosa vale fino a un certo punto, anche se è stato importante. Ripartire da Valli, l’ anno prossimo, sarà già una sicurezza.

 

CIMBERIO VARESE 83 – 78 BANCA TERCAS TERAMO

Con un ritrovato Tony Weeden da 20 punti, Varese si presenta nei playoff, e Recalcati avverte il suo ex- vice allenatoe Pianigiani: la Cimberio c’è, e grazie all’ atipicità delle sue ali (Diawara e Kangur) e dei suoi play (Goss e Stipcevic) darà molto fastidio ai campioni in carica. Come peraltro è già successo quando si sono incontrate in questa stagione. Teramo va invece in vacanza dopo aver rischiato meno dell’ anno scorso la retrocessione (il fatto che fosse una sola ha aiutato, in questo senso) ma anche sulla sua testa compaiono nubi per quanto riguarda la tenuta societaria. Anche da questo punto di vista, sarà un’ estate da seguire molto attentamente.

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