32° turno della Serie A italiana di basket


«Perché la luce sia splendente, ci deve essere l’oscurità». Le parole di Francis Bacon sono la fotografia di quello che il campionato italiano di basket sta proponendo in questo momento. Il riferimento non è solo a Siena, Milano e Cantù, che hanno attraversato ognuna un periodo tribolato, ma che sono arrivate all ‘ultimo chilometro del rettilineo della regular season con un pieno notevole di convinzioni e benzina: nel discorso rientrano anche Virtus Bologna e Scavolini Pesaro, protagoniste di un campionato straordinario. Con qualche pecca, certo, ma non bisogna dimenticare da dove si partiva. I bianconeri erano reduci da un’ ottavo posto e in generale da una stagione vissuta sull’ orlo di una crisi di nervi, e anche questa era cominciata allo stesso modo (il caso- Homan e l’ addio per problemi fisici di Mc Intyre). La società e coach Finelli sono stati bravi a mantenere la barra a dritta dopo la perdita di due pezzi così fondamentali: il trend deludente in trasferta è stato bilanciato da uno strepitoso in casa, malgrado la mancanza di alternative di livello (in questo senso, il neo- arrivato Paunic darà una mano). Pesaro invece l’ anno passato era finita addirittura fuori dai playoff, tradita soprattutto da Almond e Alexandrov, e l’ ambiente era anche questo piuttosto nervoso (vedere testa di maiale per coach Dalmonte). Per entrambe ora c’è luce dopo un periodo vissuto in ombra. La speranza è che in futuro si possa fare questo discorso anche per chi ha deluso quest’ anno: Treviso, Roma e forse anche Caserta.

ANGELICO BIELLA 76 – 77 BENNET CANTÙ

La Bennet non lascia scampo a Biella, e grazie ai suoi americani porta a casa una vittoria importante. Dopo aver chiuso sotto di 6 nella prima frazione, i brianzoli prendono le redini dell’ incontro grazie ai 10 punti di Marconato (sarà il suo score finale) agli 8 di Perkins nel secondo quarto. Brunner e Mazzarino contengono il ritorno degli uomini di Cacìncellieri, e alla fine è Leunen che chiude la gara con un canestro in attacco e il recupero decisivo della palla in difesa. Per Biella i trascinatori sono i soliti Coleman, Pullen e Miralles, a cui si aggiunge un Chessa che sfodera un’ altra prova convincente dopo quella dell’ ultima giornata (14 punti in 28 minuti e il 66.7% da oltre l’ arco). E Biella si conferma eccellente palestra per i giovani, italiani e non.

MONTEPASCHI SIENA 92 – 85 BANCO DI SARDEGNA SASSARI

Come era prevedibile, Siena ha la meglio su Sassari, anche se in maniera meno agevole di quella a cui i toscani ci hanno abituato. La svolta arriva nel secondo quarto, quando Lavrinovic segna 16 dei suoi 25 punti totali e regala alla Mens Sana un rassicurante vantaggio. Aradori segna anche lui 20 punti, McCalebb 15 e Andersen 10, e si rivede in campo Kaukenas, che ne scrive 11 nel suo tabellino. A Sassari non bastano l’ ex di turno Diener e Easley, rispettivamente 20 e 22 punti, ne un inedito Pinton da 17. In generale il rammarico per i sardi può essere il risultato dei primi due parziali, quando la Dinamo ha lasciato scappare Siena. Che resta però pur sempre un rullo compressore quasi impossibile da fermare.

CANADIAN SOLAR BOLOGNA 73 – 64 SCAVOLINI SIVIGLIA PESARO

La Virtus supera in casa Pesaro e si porta nel gruppo che aspira al quarto posto. Chiuso il primo quarto a -2, i bianconeri mettono la freccia nel secondo, contengono nel terzo e scavano un vantaggio significativo nel quarto periodo. In generale, nella partita è il settore delle guardie a risultare decisivo: Poeta e Koponen sono i top scorer con rispettivamente con 13 e 16 punti, e anche Vitali si rende utile: 7 punti per lui, e 3 rimbalzi per lui, in 20 minuti di solidità. A Pesaro non bastano White e Hickman, dato che chi stecca è il vero ago della bilancia per la squadra di Dalmonte, ovvero Jones (5 punti i 30 minuti). Decisivo invece il contributo di Hackett, che mette in piedi un bel duello in chiave azzurra con Poeta segnando 15 punti in 37 minuti.

FABI SHOES MONTEGRANARO 96 – 85 OTTO CASERTA

Discreta prova degli uomini di Valli, che mettono in scena un bel duello con Caserta, facendo a chi ne segna di più. La vinconi i padroni di casa, con un ispirato Dejan Ivanov (24 punti) e un ottimo Valerio Mazzola (21), più il consueto apporto di McNeal e Di Bella. Per Caserta ancora una buona prova di Giuliano Maresca, che abbina i suoi 24 punti a 8 brutte palle perse): per la Juve anche 20 punti di Andre Smith, mentre Collins prosegue nel suo periodo no (8 punti e 5 perse).

CIMBERIO VARESE 78 – 66 VANOLI BRAGA CREMONA

Con un’ importante vittoria sui corregionali di Cremona, Varese blinda la sua partecipazione ai playoff, e ora lotterà per avere la migliore posizione possibile. Sono Stipcevic e Goss (18 e 14 punti) a confezionare la vittoria della Cimberio, impreziosita anche dalla prova di Janar Talts (10 punti in 18 minuti, e 7 rimbalzi) e dall’ apporto sempre convincente di Diawara. Per Cremona i fari sono Lighty e Rich, 17 e 18 punti rispettivamente, e Milic che non fa mai mancare la propria solidità. Contro una Varese più completa, però, anche lui ha dovuto alzare bandiera bianca.

EMPORIO ARMANI MILANO 83 – 64 BANCA TERCAS TERAMO

Milano si prende la rivincita su Teramo, vittoriosa all’ andata dopo che i meneghini avevano buttauo via la partita. Con un Bouruousis tenuto a 11 minuti di impiego da Scariolo, a fare la parte del leone questa volta ci pensano Cook e Gentile, autori dello strappo decisivo nel secondo quarto: chiuderanno rispettivamente con 16 e 12 punti. Nel terzo periodo Milano rimpingua ulteriormente il proprio bottino grazie a Hairston e Mancinelli. Il testa a testa tra Cantò e l’ Olimpia per il secondo posto in graduatoria si fa sempre più serrato, e le ultime due giornate saranno decisive. Milano andrà a Treviso e ospiterà Biella, i brianzoli avranno in casa Montegranaro e giocheranno a Bologna. Dire che sarà un finale rovente è riduttivo.

UMANA VENEZIA 61 – 72 BENETTON TREVISO

Colpo esterno di Treviso (se così si può definire, dato che entrambe le squadre giocano al PalaVerde) che batte Venezia e rende ancora più avvincente la battaglia per i posti migliori nei playoff. È la vecchia guardia della Benetton a fare la differenza, con i 16 punti in 16 minuti di Massimo Bulleri e il 13 di Marcus Goree. Ancora convincente la prova di Viggiano, che si dimostra la vera arma in più di questa Treviso: 12 punti, 6 rimbalzi e 1 assist per lui, autentico rompicapo per la difesa veneziana. Agli uomini di Mazzon non basta il ritorno del faro Keydren Clark: stavolta mancano clamorosamente Alvin Young e Tamar Slay. Due che non si regalano a nessuno.

ACEA ROMA 70 – 76 NOVIPIÙ CASALE MONFERRATO

Una Roma ormai fuori dalla corsa per un posto nella post season ottiene il solito magistrale contributo da Luigi Datome ma perde una partita che l’ ha vista sotto quasi sempre nel punteggio contro una squadra già retrocessa. Oltre al prodotto di Siena, per i capitolini brillano anche Tucker i Gordic, mentre tra i padroni di casa si mettono in luce Malavantura, Temple e Janning. Ora Roma ha da affrontare un’ estate difficile, con un sempre più possibile passaggio di proprietà alle porte. L’ augurio è che possa tornare ai livelli del recente passato. Perché il basket non può permettersi di una piazza come quella romana.

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