Serie A – 35° Giornata
La serie A è agli sgoccioli mancano solo tre partite alla fine del campionato e la lotta per gli obbiettivi importanti si fa serratissima. Lo scudetto sembra prendere la direzione Torino con la Juventus che a questo punto ha un vantaggio importante nei confronti del Milan a poche giornate dal termine. Sono tre i punti che dividono le due avversarie per il titolo (virtualmente quattro se guardiamo gli scontri diretti a favore dei bianconeri): in più, i piemontesi hanno senza dubbio un calendario più abbordabile rispetto al Milan, infatti, ricordiamo che i rossoneri devono affrontare i cugini dell’Inter nel derby del prossimo week end con i nerazzurri ancora in corsa per un posto Champions. Ma si sa la palla è rotonda e in campo si va 11 contro 11, nulla è già scritto.
Facili sono state le vittorie di ieri di Juventus e Milan, entrambe impegnate fuori casa a Novara e a Siena contro due squadre che non hanno più niente da chiedere a questo campionato. La squadra di Tesser ormai retrocessa da diverse giornate non può che arrendersi alla grande voglia di vincere dei bianconeri (n.b. unica squadra imbattuta in stagione). I giocatori di Conte ci mettono poco a strapazzare gli avversari con un secco 4 -0: il match è un monologo bianconero e Buffon non corre pericoli degni di nota. Apre le danze un bellissimo gol di Vucinic che infila con un tiro liftato l’incolpevole Fontana. Il raddoppio è di Borriello (secondo gol consecutivo dopo la rete decisiva di Cesena), ancora a segno Vidal (sono sette le reti del cileno in questa stagione) e poi ancora Vucinic. Anche il Milan vince abbastanza agevolmente per 4 – 1 contro un Siena ormai salvo. I rossoneri ritrovano dal primo minuto un convalescente Boateng, ma soprattutto un ritrovato Antonio Cassano: il talento di “Bari Vecchia” illumina la scena con un gol e due assist per la doppietta di Ibrahimovic (capocannoniere a quota 26 reti). Ma ulteriormente importante sono i novanta minuti giocati dal talento barese che lancia un messaggio forte al C.T. Prandelli in vista del campionato Europeo di Giugno. Il quarto gol è stato siglato dal bomber di scorta Nocerino con una straordinaria azione personale.
Se per lo scudetto la lotta si accende, per il terzo posto la battaglia si fa davvero avvincente. Dopo 35 giornate troviamo ben quattro squadre a 55 punti e sono: Napoli, Inter , Udinese e Lazio. Per la classifica avulsa in questo momento in vantaggio c’è incredibilmente il Napoli. La classifica avulsa si applica quando si trovano appaiate più di due squadre nella stessa posizione e si calcolano i punti ottenuti negli scontri diretti tra le squadre arrivate a pari punti. Ma mancano ancora tre giornate e anche questa particolare classifica può cambiare.
I match più importanti della 35° giornata per la lotta alla qualificazione Champions sono stati gli scontri diretti tra Roma – Napoli nell’anticipo di Sabato e Udinese – Lazio nel posticipo domenicale. Roma e Napoli si sono divisi la posta con un 2 – 2 finale al cardiopalma. Il primo tempo è di stampo giallorosso e la rete di Marquinho è il coronamento della straordinaria mole di gioco dei lupacchiotti. Nel secondo tempo l’ingresso di Pandev sveglia il Napoli: i partenopei ribaltano il risultato grazie alle magnifiche reti di Zuniga (destro potente da35 metri) e Cavani (tiro piazzato dal limite dell’area). Ma gli uomini di Mazzarri non approfittano e pur avendo diverse occasioni non riescono a chiudere la partita: nei minuti finali Simplicio approfitta dell’ennesima distrazione della difesa partenopea (tallone d’Achille della squadra di Mazzarri) e pareggia chiudendo l’incontro in parità. L’altro scontro diretto tra Udinese e Lazio vede i friulani avere la meglio dei biancocelesti con il risultato di 2 – 0: la prima rete è stata siglata da uno spettacolare tiro al volo di Di Natale. Singolare il gol del 2 – 0, i giocatori della Lazio si fermano dopo aver sentito il triplice fischio e si avviano verso gli spogliatoi, ne approfitta Pereyra che segna a porta vuota. Peccato che il fischio finale provenisse dagli spalti e non dall’arbitro Bergonzi. Rete convalidata e polemiche a non finire a fine partita: rissa quasi sfiorata con i giocatori della Lazio che hanno inveito contro la quaterna arbitrale, Dias viene espulso e Scaloni e Marchetti rischiano sanzioni con la prova TV. Terza sconfitta nelle ultime quattro partite per la squadra di Reja e i continui infortuni complicano il cammino della Lazio: torna alla vittoria l’Udinese dopo nove partite e aggancia proprio i biancocelesti al terzo posto. Anche l’Inter vince per 2 –1 aSan Siro contro l’ultima in classifica, il Cesena. La cura Stramaccioni ha dato gli effetti sperati: nelle ultime 5 giornate i nerazzurri hanno raccolto 10 punti e hanno agganciato sorprendentemente il terzo posto. Le reti di Obi e del ritrovato Zarate hanno risposto alla rete di Ceccarelli per il Cesena.
In zona salvezza tutto sembra circoscritto a due squadre in lotta: Lecce e Genoa. Nella giornata di ieri, entrambe sono state sconfitte rispettivamente da Parma e Bologna (le due emiliane hanno così raggiunto la salvezza matematica). I salentini perdono la seconda partita consecutiva in casa. Contro il Parma gli uomini di Cosmi sono sembrati un po’ stanchi dopo un periodo di risultati positivi. Ma conoscendo il tecnico del Lecce la speranza è l’ultima a morire. Giovinco e Paletta decidono le sorti del match a favore dei ducali: Tomovic è l’autore del gol del Lecce. Ancora una sconfitta per il Genoa al Dall’Ara di Bologna: sconcertante è stata l’involuzione dei grifoni in questa stagione costretti ora a lottare per la salvezza. La squadra, affidata da due partite al tecnico Luigi De Canio, sembra svuotata e senza gioco, scossa anche dalle dure contestazioni dei propri tifosi. I rossoblu si affidano troppo alle magie di Palacio: troppo poco per una squadra come il Genoa. Invece l’avvento di Pioli sulla panchina del Bologna ha permesso ai felsinei di crescere costantemente durante l’arco di questa stagione raggiungendo una salvezza meritata. Salve matematicamente anche Catania, Parma, Atalanta e Chievo. Rischiano ancora qualcosa Palermo, Fiorentina, Siena e Cagliari: non hanno ancora la certezza matematica della salvezza, ma sembra piuttosto certa la loro permanenza in Serie A.
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