23° turno della Serie A italiana di basket


« Ballando ballando | non sono mai stanco | mi muovo d’istinto ». Sono parole tratte da “Ballando ballando” di Lucio Dalla (grande appassionato di pallacanestro) che descrivono però il momento di eccellente forma fisica ed entusiasmo che sta vivendo la Montepaschi Siena, che dal 20 marzo sarà impegnata nella serie di quarti di finale di Eurolega contro l’ Olympiakos, riedizione di quella dell’ anno passato, a campi però invertiti. Rimanendo al campionato, Venezia approfitta del turno di riposo di Sassari e si prende il secondo posto in coabitazione con altre sei squadre. Tra queste, stranamente, solo Cantù vince, mentre Milano e Bologna cadono contro Siena e Varese. In coda, si fa sempre più critica la situazione di Casale, che non vince ma convince, almeno sul piano del carattere e della tendenza non mollare mai. Adesso, manca solo un po’ di fortuna.

 

BANCA TERCAS TERAMO 68 – 78 UMANA VENEZIA

Venezia compie un passo fondamentale verso i playoff vincendo contro la Banca Tercas un’ importante sfida, dato che gli abruzzesi sono stati l’ ammazza- grandi di questo campionato. Tamar Slay, Szewczyk e Tim Bowers sono gli artefici del vantaggio che nei primi due quarti gli ospiti costruiscono, chiudendo il primo tempo sul 42 – 28. Nella ripresa, Teramo torna in partita grazie ai due Brown, ma non riesce a riaprire definitivamente la contesa, grazie a Keydren Clark e Marco Allegretti. Nel quarto periodo regna un sostanziale equilibrio, Fultz e Polonara tengono a galla i loro, ma Alvin Young e lo stesso Clark (16 e 18 rispettivamente alla fine) riescono sempre a respingere gli assalti dei padroni di casa.

 

SIDIGAS AVELLINO 63 – 72 BENNET CANTÙ

Una grande prova degli americani consente alla Bennet di portare a casa una vittoria mai stata in discussione. Solo nel primo quarto regna l’ equilibrio poi, come già avvenuto in Coppa Italia, la panchina lunga dei brianzoli alla fine ha la meglio. Poi Perkins e Brunner prendono in mano la gara, assistiti da un solido Micov e dal consueto apporto di Markoisvili. Avellino oppone resistenza con il solito Marques Green (32 punti), Golemac e Johnson, ma la differenza tra le due squadre viene fuori alla distanza.

 

BENETTON TREVISO 66 – 63 NOVIPIÙ CASALE MONFERRATO

Il gruppo di Djordjevic ottiene una preziosa vittoria contro una sempre più inguaiata Junior, indomita e decisa a lottare fino all’ ultimo per restare nella massima serie. Minard e Temple, insieme a Stevic e Simone Pierich trascinano al vantaggio di +8 che i piemontesi si guadagnano all’ intervallo, mentre dall’ altra parte Treviso sembra capirci poco. Ortner e De Nicolao, all’ uscita dalla pausa, con 6 punti ciascuno suonano la carica, con l’ aiuto del sempre importante sirena. Alla fine della terza frazione, i padroni di casa sono sotto solo di 3, e quando anche Gal Mekel, nell’ ultimo periodo, si unisce agli altri tre condottieri (14 alla fine per lui), Casale deve alzare bandiera bianca contro un avversario dal talento medio indiscutibilmente più elevato.

 

CIMBERIO VARESE 86 – 63 CANADIAN SOLAR BOLOGNA

Una delle grandi classiche del basket italiano termina con uno scarto elevato, ma tutto sommato giusto. Varese ha giocato complessivamente meglio, trovando soluzioni tanto dagli esterni (Stipcevic 12 punti e Rannikko 11) quanto dai lunghi. A parte Diawara, autore di una schiacciata in contropiede e poco altro, va sottolineata la prova di Fajardo, ex di turno: 14 punti, 4/8 da due e 2/2 da tre sono numeri considerevoli per un giocatore considerato poco più che un mestierante, ma che invece oltre al lavoro sporco sa fare anche canestro, e bene. Nella Virtus, a cui manca Sanikidze, vanno solo gli esterni: Koponen (11 punti), Douglas- Roberts (14) e il rientrante Poeta (13) fanno sì che lo scarto non sia anche più pesante.

 

SCAVOLINI SIVIGLIA PESARO 75 – 81 OTTO CASERTA

Sacripanti si dimostra un esperto nel violare campi impossibili: all’ inizio dell’ anno ci fu Siena, adesso è toccato a Pesaro. Collins, ex di turno col dente avvelenato, innesca il compagno di reparto Charlie Bell e Andre Smith, che con il biellese Coleman è il top scorer del campionato( 1.80 punti di media, come quelli segnati in questa giornata): così facendo, Caserta tiene in mano la gara per tutta la durata dell’ incontro. Pesaro, stavolta, non trova il consueto apporto dalla panchina, che è la sua vera forza, a parte la qualità media del quintetto, e rimane con il cerino acceso in mano. Infatti, se fanno la loro parte i vari Hickman (23 punti), White (14) Jones (11) ed Hackett (16), lo stesso non si può dire dei lunghi marchigiani. Con il risultato che la Scavolini, ora come ora, sarebbe fuori dai playoff.

 

VANOLI CREMONA 87 – 71 ACEA ROMA

Cremona batte Roma e guadagna due punti importantissimi per la rincorsa alla salvezza. I padroni di casa controllano sin dall’ inizio, grazie all’ apporto di un grande Jason Rich, e di un sorprendente D’Ercole (17 punti alla fine). Il suo mattone lo aggiunge anche Lighty, che a Cremona sta trovando la sua dimensione ideale. Clay Tucker, nella ripresa, prova a dare una scossa ai capitolini, ma Milic, Tusek e D’Ercole rintuzzano il tentativo ospite, coadiuvati dal solito apporto di Daniele Cinciarini dalla panchina.

 

ANGELICO BIELLA 63 – 73 FABI SHOES MONTEGRANARO

Sean May, alla prima partita ufficiale con la maglia gialloblu, fa capire subito il perché la Sutor si è andata a cercare un go- to -guy direttamente nell’ NBA. Sono 12 i punti dell’ ex- Sacramento Kings, a cui vanno aggiunti il 66.7% al tiro e i 6 rimbalzi. Con lui, Zoroski, Ivanov e Valerio Mazzola, sfoderano una prova eccellente ed espugnano un campo molto difficile come quello biellese. Per i piemontesi, una gara deludente: vanno in doppia cifra solo Miralles, Coleman e Pullen (23 punti), il quale continua ad alternare partite scialbe ad altre strepitose. Il tempo è sicuramente dalla sua, ma deve diventare più continuo.

 

MONTEPASCHI SIENA 77- 68 EMPORIO ARMANI MILANO

Siena si dimostra una vera macchina da guerra, e dopo aver l’ indolore sconfitta subìta in casa ad opera del Real Madrid, batte l’ Olimpia in una gara senza storia. Da quando mette la testa avanti, la Mens Sana non perde più la bussola: Zisis, Andersen e Thornton (13 punti per i primi due, 11 per l’ americano) guidano al primo posto sempre più solitario i toscani, mentre Milano per rientrare si affida a Mancinelli, Hairston e a un redivivo Bourousis. Neanche la convincente prova di Cook e la solidità offerta da un Melli in un eccellente periodo di forma riescono però a fermare il predominio che al squadra di Pianigiani in questo momento sta offrendo, e che si sta estendendo pian piano anche in campo europeo. Una brutta notizia, per l’ Olympiakos.

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