Serie A – 19° giornata


La 19° giornata chiude  il girone di andata del Campionato italiano di calcio. La Juventus si è diplomata campione d’inverno con merito, dimostrando tutta la voglia che ha di vincere questo torneo. Al momento le inseguitrici continuano ad essere Milan e Udinese (rispettivamente seconda e terza). Al quarto posto ritroviamo un’Inter rigenerata dalla cura Ranieri. Sorprendente la Roma di Luis Enrique con il suo gioco effervescente. Deludenti Napoli, Genoa, Palermo e Fiorentina: ci si aspettava di più da loro. Bagarre in zona salvezza, molte squadre in pochi punti. Ma siamo solo al giro di boa, c’è un girone di ritorno da giocare e nel calcio tutto può succedere. Andiamo ad analizzare questa giornata:

Roma-Cesena 5-1: Nell’anticipo delle 18 si sono affrontate due squadre che vivono due momenti e due stati d’animo diversi. La Roma vuole continuare la sua striscia vincente anche dopo la difficile partita di Catania (partita sospesa), mentre il Cesena dopo la vittoria in casa sul Novara vuole provare ad uscire dalle zone scottanti della classifica. Già nei primi minuti la partita prende una piega ben precisa. In otto minuti la Roma è già sul 3-0, doppietta di Totti (il Capitano raggiunge e supera Nordhal e va a quota 211 gol in serie A con un’unica maglia) e rete del ventenne Borini (in settimana riscattata la comproprietà dal Parma). Da sottolineare la meravigliosa prova del giovane Lamela, sempre più protagonista dei giallorossi. Il talento argentino ha fatto ammattire la difesa romagnola, deliziando il pubblico dell’Olimpico con giocate superbe: sono suoi gli assist per i due gol di Totti (il primo con un colpo di tacco smarcante e il secondo con un lob preciso). È sorprendente come Lamela si sia adattato così velocemente al campionato italiano: il ragazzo lascia presagire un futuro da assoluto campione. Il secondo tempo è tanta accademia romanista: il Cesena prova a riaprire il match (Eder è l’autore del gol cesenate su assist di Candreva), ma ormai la Roma ha in mano la partita e chiude definitivamente l’incontro sul 5-1 con le reti di Juan e Pjanic. Il Migliore: Totti, un tributo speciale per il capitano non solo per il record battuto, ma per tutto quello che ci fa ancora vedere… è lui l’anima della Roma.  Il Peggiore: Mutu, ma forse un po’ tutto il Cesena: i romagnoli non si sono mai presentati in campo… assente ingiustificato!

Atalanta-Juventus 0-2: La Juventus per la 25° volta è Campione d’Inverno, è questo il primo responso della stagione. I bianconeri hanno fatto un girone d’andata straordinario: con merito hanno raggiunto un risultato (parziale) che nessuno si aspettava ad inizio stagione, che lancia la squadra di Conte verso un girone di ritorno ancor più difficile. La Juventus è la squadra da battere e tutti vorranno provare a farlo. Nella partita giocata ieri dai bianconeri c’è la dimostrazione dei grandissimi meriti per il risultato acquisito: partita giocata a ritmi alti fino al novantesimo, lottando su ogni pallone, grande aggressività e un gioco di squadra piacevole, a tratti spettacolare. In fase difensiva gli uomini di Conte non hanno concesso quasi nulla, mentre in attacco sono riusciti molto spesso ad andare al tiro (infatti alla fine del match sono state tante le occasioni da gol sprecate dagli juventini). Ma la caratteristica principale della squadra di Conte è la fame che mette in campo pur di ottenere la vittoria, che fa ben sperare i tifosi. Nell’incontro c’è da sottolineare la grande prova di Pirlo (quando è in giornata, è il miglior giocatore italiano in attività). Da una sua invenzione (con un lancio di trenta metri) arriva la rete del vantaggio: assist perfetto per la testa di Lichtsteiner e Consigli battuto. Il raddoppio è firmato da Giaccherini su passaggio filtrante del giovane primavera Marrone. I bergamaschi però non si sono arresi facilmente: hanno provato con tutte le loro forze a pareggiare la partita cercando di impensierire in qualche circostanza la difesa bianconera. Ma nulla hanno potuto contro la solidità della squadra allenata da un ottimo Conte. Il Migliore Pirlo, il centrocampista bresciano rivive una seconda giovinezza: corre, lotta e costruisce, ma soprattutto regala assist decisivi per i compagni… geniale! Il Peggiore Schelotto, l’italo-argentino non è in giornata, forse perché ha davanti un De Ceglie tosto e in gran forma… spento!

Novara-Milan 0-3:  Ma che gol hai fatto Ibra? È proprio da li che voglio iniziare, dalla terza marcatura del Milan firmata Zlatan Ibrahimovic: dal colpo di tacco spettacolare, spalle alla porta, dello svedese a sbeffeggiare il portiere e l’intera difesa dei piemontesi. Qualche settimana fa l’avevo definito il leader del Milan, ma molto probabilmente  lui è il Milan. Tira, passa, segna, inventa: in fase offensiva lo trovi dappertutto, quando è in giornata è immarcabile. La fotografia della partita è tutta per la punta rossonera, anche perche il povero Novara è veramente poca roba: lo strapotere tecnico dei rossoneri ha fatto la differenza. La squadra di Allegri è stata praticamente novanta minuti davanti all’area piemontese, concedendo un solo contropiede a Caracciolo concluso con un abile salvataggio di Amelia. Il resto è una doppietta di Ibrahimovic (il primo, stop di petto e tiro al volo su passaggio di un ritrovato Ambrosini) e rete di Robinho (tiro-cross di El Shaarawy e il brasiliano tutto solo mette in rete). Il Milan ha gli stessi punti dello scorso anno, ma per il momento non basta ad essere primi: c’è una Juventus che corre. Il Migliore: Ibrahimovic… ho già detto tutto! Il Peggiore Tesser, troppo catenaccio, mette in campo una squadra schierata davanti alla difesa, ma con un Milan così può fare ben poco!

Udinese-Catania 2-1: Nove partite vinte su dieci giocate in casa, è questo il bottino Champions per l’Udinese di Totò Di Natale. I friulani si confermano imbattibili nel proprio fortino e continuano la loro marcia inarrestabile nei piani alti della classifica (3° posto al momento). In sintesi la partita è stata molto accesa, giocata a ritmi alti con continui capovolgimenti di fronte: entrambe si chiudevano bene e ripartivano velocemente con azioni di contropiede. La differenza si è vista nella concretezza in zona gol: l’Udinese ha sfruttato bene le occasioni avute portando a casa tre punti tutto sommato meritati. Gli autori dei gol che hanno deciso l’incontro sono stati: per l’Udinese, Armero (assist filtrante di Isla e il colombiano di destro batte Campagnolo) e il solito Di Natale (azione irresistibile di Armero sulla sinistra con cross finale e tiro al volo potente per il bomber friulano che si insacca sotto la traversa). Il Catania riesce a trovare la rete solo nel finale con Lodi (su rigore). Il Migliore: Di Natale, il capitano dell’Udinese continua a segnare e sembra non volersi fermare, sono tre anni chefa gol a raffica… e forse potrà essere utile per il Campionato Europeo a luglio! Il Peggiore: gli attaccanti del Catania, la differenza con l’Udinese è nella finalizzazione: gli etnei giocano una buona gara… ma troppo spreconi!

Palermo-Genoa 5-3: Partita spettacolare, difese colabrodo. È questa la sintesi di una partita ricca di reti, giocata a viso aperto da entrambe le squadre, ma con svarioni difensivi da mettersi le mani sulla testa. Il Palermo ha sicuramente creduto di più del Genoa alla vittoria: una vittoria che mancava da due mesi, molto importante per il morale, ma anche per la classifica. I grifoni dopo la vittoria esaltante contro l’Udinese tornano a casa con una sonora sconfitta: troppe disattenzioni difensive (anche se mancavano tre titolari: Bovo, Dainelli e Kaladze) e troppe reti subite (dieci nelle ultime tre partite). Forse, presidente Preziosi, è giusto acquistare un buon difensore invece di altri attaccanti o centrocampisti. I gol sono stati realizzati nel primo tempo da Palacio (Genoa), Budan, Silvestre e Mantovani (Palermo). Nel Secondo tempo ancora Palacio su rigore (Genoa), Miccoli e Migliaccio (Palermo), Jankovic (Genoa). Il Migliore: Miccoli, il Romario del Salento sta tornando in forma: partita suggellata da un gol e due assist… decisivo! Il Peggiore: la difesa del Genoa… da rabbrividire!

Bologna-Parma 0-0: Si conclude a reti inviolate il derby emiliano tra Bologna e Parma. Partita lenta che vive di sterili fiammate da entrambe le parti. Ottima la prova dei due portieri Gillet (Bologna) e Pavarini (Parma), decisivi con alcuni interventi a salvare il risultato. Le due formazioni sono state schierate in campo con moduli speculari (entrambe 3-4-3), ma non sono riuscite a trovare la giocata giusta per vincere l’incontro. Nel primo tempo è da sottolineare alcuni buoni guizzi dell’uruguaiano Ramirez (il giovane trequartista felsineo sembra crescere partita dopo partita), ma pian piano anche lui si è spento con il resto delle squadre. Il Migliore: Gillet e Pavarini, i due portieri sono stati grandi protagonisti del match con parate spettacolari e decisive. Il Peggiore: Giovinco, non incide come dovrebbe, si fa fermare troppo spesso: da un talento come il suo ci si aspetta di più!

Cagliari-Fiorentina 0-0: Iniziato con mezz’ora di ritardo per motivi di ordine pubblico, l’incontro non è mai decollato. Partita brutta e priva di vere occasioni da gol: solo il Cagliari nel primo tempo prova fare un po’ la partita, ma non crea mai grosse occasioni per impensierire la difesa viola. Da registrare un tiro da fuori di Cossu che va di poco sopra la traversa: nella parte restante del match, il nulla. Nel secondo tempo le due compagini sembrano accontentarsi del pareggio: per la Fiorentina (senza il suo asso Jovetic, noie muscolari per lui) è un buon punto dopo la sconfitta in casa rimediata contro il Lecce. In una partita così scialba non ci sono Migliori o Peggiori… è difficile commentare partite del genere!

Lecce-Chievo 2-2: Dopo la vittoria di Firenze il Lecce prova a riconfermarsi in casa e conquistare tre punti importanti per il prosieguo del Campionato. Pronti e via ed è partenza shock per i salentini: due errori del difensore del Lecce Esposito spianano la strada al bomber Paloschi e sorprendentemente il Chievo Verona è in vantaggio 2-0. La squadra di Di Carlo vola e già assapora  la vittoria. A fine primo tempo Esposito prova a farsi perdonare e accorcia le distanze su sviluppi di calcio d’angolo. Nella seconda parte di gioco il Lecce entra con un’altro spirito e prova a raddrizzare l’incontro, ma sbatte continuamente contro la difesa scaligera, brava a chiudere gli spazi. Ma nel finale Di Michele (imbeccato da un cross di Pasquato) fa esplodere il Via del Mare e regala ai suoi un punto d’oro. Da evidenziare a fine partita un principio di rissa scoppiata in campo tra le due squadre: ci sta la delusione finale per il risultato, ma noi tifosi vorremmo vedere ben altro. Il Migliore: Paloschi, autore di una doppietta e pericolo costante della difesa salentina… indiavolato! Il Peggiore: Esposito, due errori davvero ingenui commessi sui gol di Paloschi, si rifà parzialmente con la rete dell’1-2… da rivedere!

Siena-Napoli 1-1: Partita nel complesso bruttina. Il Napoli ha perso l’ennesima occasione di fare punti per la lotta all’Europa che conta. Punto importante per il Siena in chiave salvezza, anche se fino all’ultimo i toscani hanno assaporato il gusto della vittoria, rivinato dalla rete sul finale del macedone Pandev (colpo di testa angolato imparabile per il portiere Pegolo). I partenopei, pochi minuti prima, hanno fallito anche un calcio di rigore con Cavani (parato dallo straordinario portiere senese). Il gol del Siena è arrivato da una grossolana disattenzione della difesa azzurra (imputata nelle ultime settimane di scarsa concentrazione e forma fisica, infatti sono troppe le reti subite dal Napoli nelle ultime giornate). L’ex di turno, l’arciere Calaiò (lasciato libero in area dopo un’azione rocambolesca) ha punito senza pietà la squadra di Mazzarri. La cronaca del match dimostra quanto la squadra allenata dal tecnico toscano continui ad andare in difficoltà con le cosiddette “piccole”: di fronte ad avversari motivati e aggressivi, il Napoli non riesce a trovare gli spazi giusti per innescare le sue ripartenze micidiali (caratteristica principale dei partenopei) ed è incapace di sfruttare le poche occasioni che gli vengono concesse. Forse è il momento che Mazzarri pensi a qualche cambio tattico per affrontare determinate squadre o almeno cambiare qualche uomo apparso fuori forma nelle ultime prestazioni: ormai le avversarie sanno come affrontare il Napoli. Il Migliore: Pegolo, decisivo in alcune circostanze della partita, nel finale compie un miracolo su una magnifica giocata di Pandev, salvando il risultato. Il Peggiore: periodo no per la difesa partenopea, è assolutamente imbarazzante… continua a fare errori ingenui!

Inter-Lazio 2-1: il posticipo della 19° giornata lasciava intravedere un risultato scontato, dovuto anche dal momento di forma delle due squadre: ma in campo si è visto ben altro. Complessivamente la Lazio meritava sicuramente qualcosina in più (almeno un pareggio), ma l’Inter è in un momento favorevole della stagione. Fortunati e cinici i nerazzurri hanno ottenuto la vittoria giocando male, in maniera confusionaria, con molti passaggi sbagliati e senza rendersi particolarmente pericolosi. Ma la squadra di Ranieri ha saputo sfruttare al massimo le uniche due occasioni create. Il primo tempo si chiude sull’1-1: in vantaggio va la Lazio con la rete del ritrovato capitano biancoceleste Rocchi (passaggio in profondità di Ledesma e Rocchi in diagonale non perdona). Allo scadere dei primi quarantacinque minuti è il solito e micidiale Milito a pareggiare per l’Inter (triangolazione al limite dell’area con Alvarez,  tiro basso e potente sfiorato da Marchetti, ma il pallone si insacca in rete). Nella ripresa la partita continua ad essere equilibrata, la Lazio gioca meglio: manovra corale e ordinata per i biancocelesti, che però non riescono a trovare la via della porta. Nel momento migliore della Lazio, è l’Inter a trovare il gol vittoria con Pazzini: servito da un lancio di testa dalle retrovie di Samuel, la punta dei nerazzurri e della Nazionale si trova tutto solo davanti a Marchetti e lo trafigge con un preciso pallonetto. Con i tre punti conquistati i nerazzurri scavalcano proprio la Lazio al quarto posto. Il Migliore: Pazzini, gol vittoria e tre punti che vogliono dire lotta scudetto. Il Peggiore: Klose, sottotono il tedesco, sull’1-1 spreca una grossa occasione che poteva cambiare le sorti del match a favore dei suoi… svogliato!

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