15 ° turno seria A italiana di basket
Il quindicesimo turno di campionato è un ulteriore passo avanti verso la Final Eight di Coppa Italia per Roma, Venezia e Pesaro, e una notevole bombola d’ ossigeno per Teramo e Montegranaro, che vincono rispettivamente in casa contro Milano e in trasferta contro una Caserta sempre più in difficoltà. Non si può ancora parlare di crisi, per i campani, termine che invece si può benissimo utilizzare per parlare di Treviso, alla quarta sconfitta consecutiva, fra l’altro nel derby contro Venezia. Bologna ha una battuta di arresto, ma nel complesso non è dispiaciuta anche a Pesaro, dove ha trovato un Douglas- Roberts finalmente convincente, mentre Milano ricade nei vecchi errori e butta via una partita già vinta. Mercoledì già in campo per la sedicesima giornata. Già lì si avranno i primi verdetti in chiave Coppa Italia.
BANCA TERCAS TERAMO 74
EMPORIO ARMANI MILANO 68
Donnie McGrath come Giulio Cesare: veni, vidi, vici. Con 9 dei suoi 12 punti finali nel terzo quarto, il passa portato irlandese rimette in carreggiata Teramo, dopo che i primi due si erano chiusi con i meneghini avanti di 10. Contro-break di 26-12 dopo l’intervallo e gli abruzzesi si riportano sotto, sino alla beffa nella quarta frazione: Brandon Brown e Bruno Cerella confezionano 12 dei 18 punti complessivi dei teramani e gelano i biancorossi che hanno avuto qualcosa solo da Bouroussis e il solito Mancinelli. Milano perde una buona occasione e lascia fuggire (momentaneamente) Siena, Teramo respira e ora non è più sola in fondo alla classifica.
BENETTON TREVISO 67
UMANA VENEZIA 68
Pessima giornata per i biancoverdi, che perdono contro Venezia la quarta partita consecutiva e si ritrovano due soli punti sopra la zona retrocessione. Troppo alterna la prova della Benetton, che scava il solco nel primo quarto con un Ortner da lì inguardabile (1 punto nei successivi tre parziali). Sono Bulleri e Jobey Thomas che si fanno carica della barca di Djordjevic da lì in avanti, mentre Venezia ha in Alvin Young e Szymon Szewczyk i suoi trascinatori nella ripresa, con Tamar Slay al seguito. “Treviso attaccherà”, si era trionfalmente presentato Djordjevic al suo arrivo in veneto. Ora, con tutti gli alibi che gli si possono attribuire (perdita di tutti gli americani scelti in estate, la cessione di Gentile in cambio di Viggiano), tornano però i dubbi che lo accompagnarono nella sua prima avventura in panchina, a Milano: ha davvero la stoffa per allenare a certi livelli? La risposta l’ avremo a fine stagione.
VANOLI CREMONA 69
CIMBERIO VARESE 61
Nell’ ennesimo derby lombardo tra due allenatori lombardi, esce vincitore chi guida la squadra di casa. Cremona conduce sempre, produce punti con tutto il suo bask- court (Tabu e Lighty più Cinciarini dalla panchina, tutti in doppia cifra) e si concede due punti che valgono oro, per la classifica e per il morale. Varese invece esce sconfitta con le cifre opposte: ottiene tanto dalla coppia di lunghi Diawara- Kangur (21 e 16 rispettivamente) e poco dal suo reparto guardie. Una battuta d’ arresto che può definirsi salutare. Si sa che Recalcati trova la soluzioni migliori dopo le sconfitte. In casa contro Avellino, Varese avrà modo di rifarsi.
NOVIPIU’ CASALE 92
ACEA ROMA 93
Finisce ad alto punteggio una sfida chiave per entrambe le formazioni,e finisce che quella con più alto tasso tecnico alla fine la spunta. Ottima Casale, indomita e con un’ anima che se tenute sempre così la garantiranno la salvezza, ma Clay Tucker ha dimostrato che non per nulla ha giocato una Final Four con il Real Madrid. Dedovic, Slokar, Kakiouzis e Maestranzi si alternano nel guidare la compagine romana a una vittoria che vale una discreta fetta di Coppa Italia, Dove una batteria di giocatori così farà dormire sonni poco tranquilli a chi dovesse trovarsela di fronte. O magari a Lino Lardo, se la lampadina dovesse continuare ad accendersi e spegnersi a intermittenza.
BENNET CANTU’ 66
ANGELICO BIELLA 61
Cantù tiene con il fiato sospeso sino alla fine, portando a casa la vittoria solo nelle ultime battute. Biella alla fine dei primi due quarti è sempre avanti (32-34 all’ intervallo) con un Soragna magistrale sugli scudi. Nel terzo parziale Micov, Leunen e Marconato firmano il break decisivo, mantenuto nel quarto e decisivo periodo dalla più profonda rotazione dei canturini: nessuno oltre i 3 punti di Mazzarino ma sette elementi che lasciano la loro firma. Il solito Pullen ci prova con 8 dei suoi complessivi 14, ma predica nel deserto.
BANCO DI SARDEGNA SASSARI 75
MONTEPASCHI SIENA 91
La disfida delle banche (entrambi gli sponsor delle formazioni sono istituti di credito) si conclude con la vittoria dei toscani, che ottengono 23 punti da Andersen, 22 da Moss e 17 da un ritrovato McCalebb. I padroni di casa restano incollati alla partita finché possono, con i due Diener, Quinton Hosley e Tony Easley, ma Siena non si fa mai raggiungere e si guadagna il nuovo primato solitario in classifica. Sassari si consola con le sconfitte di varie rivali che la permettono ci essere ancora in corsa per un posto nelle Final Eight di Torino. Il prossimo turno a Venezia, nello scontro tra le sorprese di queste ultime due stagioni.
OTTO CASERTA 66
FABI SHOES MONTEGRANARO 75
I bianconeri si confermano squadra corta e in palese difficoltà, nonostante uno dei migliori allenatori del panorama italiano. Ne approfittano i marchigiani, che vengono sospinti verso una fondamentale vittoria dalla strana coppia McNeal- Zoroski, con Kirksay al seguito. Caserta avanti solo alla fine del primo periodo, poi è un monologo della formazione di Valli, interrotto solo nel terzo quarto dall’ asse Maresca- Charlie Bell, neo- arrivato. Nell’ ultima frazione Di Bella e Ivanov conducono gli uomini di Valli, mentre Sacripanti si mangia le mani. Mercoledì contro Biella è già decisiva.
SCAVOLINI SIVIGLIA PESARO 86
CANADIAN SOLAR BOLOGNA 77
Due nobili decadute del basket italiano, che stanno cercando di rinverdire i fasti degli anni ‘80- ’90, danno vita a un posticipo in diretta sulla RAI che è un bellissimo spot per la pallacanestro. Vince Pesaro con un irreale 60% da 3, ma la Virtus trova un Douglas- Roberts finalmente convincente (13 alla fine per lui) e sa che adesso ha un’ arma in più per affrontare gli impegni futuri e puntare in alto. Pesaro non ha bisogno di molti commenti: White, Hickman e Jones siglano 58 dei complessivi 86 dei marchigiani e portano la Scavolini a un passo dalla Coppa Italia. Aggiungendoci Lydeka e Cavaliero in questo stato di forma, diventa un cliente scomodo. Per tuttti.
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