Serie A – 17° giornata


Dopo due settimane di riposo è tornata la Serie A. La sosta natalizia è servita a molte squadre per ricaricare le batterie in vista del girone di ritorno e del rush finale. La 17° giornata di campionato ha regalato ai tifosi più conferme che sorprese.

Juventus e Milan continuano ad andare a braccetto verso la conquista dello scudetto, entrambe con una vittoria esterna, una sul campo del Lecce e l’altra sul campo dell’Atalanta, dimostrando la loro forza, ma soprattutto la loro voglia di vincere. Mi riferisco principalmente alla Juventus, che più del Milan ha avuto difficoltà nel conquistare i tre punti contro un Lecce molto motivato. La squadra salentina ha dato filo da torcere ai bianconeri fino ai minuti finali della partita, assimilando totalmente lo spirito da combattente del suo allenatore Serse Cosmi. Ma i bianconeri quest’anno sono tornati famelici come in passato: a risolvere tutti i problemi ha pensato il solito Matri. Entrato nei primi minuti di gioco al posto dello sfortunato Quagliarella (frattura allo zigomo e 15 giorni di stop per lui), l’attacante ha permesso alla sua squadra di sbancare il Via del Mare con il risultato di 1-0. Artefice della rinascita juventina è Antonio Conte, un allenatore giovane, preparato, ma soprattutto con il dna bianconero, capace di infondere il proprio spirito combattivo e l’anima juventina ai suoi giocatori, valori che nel recente passato, dopo Calciopoli, erano venuti a mancare. Bravo Conte!

L’altra capolista, il Milan, ha vinto meritatamente contro un’Atalanta ben organizzata e mai arrendevole, che pur creando qualche difficoltà alla squadra di Allegri nulla ha potuto contro la forza e lo strapotere tecnico dei rossoneri. Protagonista del match un sontuoso Zlatan Ibrahimovic, sempre più leader della squadra, con un gol su rigore (fallo di Manfredini su Pato) e un assist al bacio. Spettacolare l’azione del 2-0: dopo un controllo di petto a seguire, bruciando in velocità il povero Manfredini, lo svedese serve a centro area il solito e puntuale Boateng, che chiude il match con una zampata delle sue. Ma Ibrahimovic è tanto altro ancora: infatti lo svedese, oltre al gol e all’assist, ha deliziato la platea bergamsca con gesti tecnici di alta scuola calcistica, facendo ammattire da solo l’intera difesa atalantina. Fenomeno Ibra!

La terza forza del campionato continua ad essere la sorprendente Udinese di Guidolin, che non è più una sorpresa, ma è ormai una conferma del calcio italiano: merito del tecnico vicentino, ma soprattutto del super bomber Totò Di Natale. A 35 anni il capitano dell’Udinese continua a segnare a raffica (doppietta per lui), protagonista insieme al suo compagno di reparto Floro Flores nella partita vinta nettamente per 4-1 contro un Cesena molle e senza idee. La compagine romagnola ha provato ad alzare la testa pareggiando nel primo tempo con gol di Eder, ma nel secondo tempo è scesa in campo un’Udinese più motivata e cattiva, che ha lasciando i romagnoli penultimi in classifica a 12 punti assieme al Novara. Super Udinese, super Totò!

La 17° giornata è stata caratterizzata anche per la rinascita di due grandi attaccanti, Diego Milito e Francesco Totti. Il centravanti dell’Inter è stato strepitoso nella vittoria per 5-0 della sua squadra contro il Parma nell’anticipo serale di sabato a San Siro, realizzando una doppietta e fornendo un assist splendido per il gol di Pazzini. Questa per l’Inter è la 5° vittoria consecutiva in campionato, ma rispetto alle altre è quella più netta e meritata, ottenuta giocando un buon calcio: i nerazzurri sono stati padroni del campo. La squadra di Ranieri con questa vittoria manda un segnale forte al campionato, pronta a giocare un ruolo da protagonista nel girone di ritorno per la conquista del 3° posto e probabilmente per la lotta al vertice. In particolare il messaggio è per i cugini milanisti in vista del derby di domenica: l’Inter sta bene e sabato si è visto. Bentornato Diego!

Nella giornata di ieri è rilevante sottolineare il ritorno al gol del grande capitano della Roma, Francesco Totti. La bandiera giallorossa ha siglato una doppietta (anche se su rigore) nella vittoria in casa contro il Chievo, molto importante per lui e ugualmente importante per la sua squadra, che ha conquistato tre punti fondamentali per avanzare in campionato e, perché no, provare ad insidiare le altre squadre per il 3° posto che vale il preliminare di Champions. Il merito di questo risultato è da attribuire principalmente al tecnico Luis Enrique, che ha portato una filosofia di gioco stile Barcellona contribuendo ad una ventata di freschezza nel campionato italiano, fermo ancora a dogmi tattici antiquati. La Roma gioca un ottimo calcio, bello da vedere, fatto di possesso palla e verticalizzazioni improvvise, alla continua ricerca del compagno libero nella trequarti avversaria e sfruttando l’inserimento dei centrocampisti. Il resto lo fanno giocatori bravi come i giovani Lamela, Bojan, Pjanic e Osvaldo o “vecchi” come De Rossi e lo stesso Totti. Ben ritrovato Capitano, benvenuto Luis Enrique!

l posticipo serale di ieri ci ha regalato due grandi protagonisti: il primo è il Napoli, che torna dopo 43 anni a vincere a Palermo contro la squadra rosanero. Vittoria ottenuta per 3-1 con autorevolezza e grande forza sia mentale che fisica. La sosta natalizia ha dato al Napoli la possibilità di recuperare le forze necessarie per affrontare al meglio il resto della stagione. Dopo un girone di Champions, superato da assoluta protagonista, i partenopei ora si possono concentrare sul campionato cercando di conquistare più punti possibile. I mattatori del match del Barbera sono stati i tre attaccanti Pandev, Cavani e Hamsik, che hanno permesso al Napoli di conquistare tre punti per una risalita in classifica molto difficile ma non impossibile. L’altra grande protagonista del posticipo è stata la fantastica tifoseria palermitana: con un gesto di grande sportività, al secondo gol del Napoli (siglato da Cavani con un destro a giro da 30 metri che si è infilato nel sette alle spalle di Benussi), tutto lo stadio si è alzato in piedi ed ha applaudito il favoloso gesto tecnico del giocatore uruguaiano, dando prova di grande sportività e rispetto verso il proprio ex beniamino. Un applauso che si dovrebbe vedere più spesso in tanti altri stadi italiani. Complimenti Napoli, complimenti tifosi palermitani!

Lo spazio finale è dedicato alla sconfitta della Lazio, squadra rimasta (come Parma, Genoa e Novara)  ancora a tavola a mangiare il panettone, perché come le altre non pervenuta in campo. La Lazio esce sconfitta da Siena per 4-0, con una doppietta del giovane Mattia Destro, buon giocatore di scuola Inter. Una Lazio in calo fisico e mentale, come avviene spesso per le squadre allenate da Edy Reja in questo momento della stagione. Un cenno meritano anche la Fiorentina e il suo campione Jovetic, che con una doppietta e giocate da grande campione vince a Novara per 3-0. Il Cagliari annichilisce per 3-0 il Genoa del neoacquisto Gilardino, mentre il Bologna vince in casa per 2-0 contro un agguerrito Catania. Che dire di più: finalmente campionato, ci mancavi!

1 comment

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  1. Luca Rasponi

    Gran bel gesto da parte dei tifosi del Palermo… è banale da dire, ma è questo il calcio che vogliamo: più sport e meno sporcizia!

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