La Prima Vera


La prima Vera era anche quella falsa, ipocrita e fintamente moralista che criticava l’uso eccessivo di Iphone e tablet ma poi ne diventava addicted non appena ne riceveva uno in dono, che non fumava né beveva alcolici ma una volta aveva fatto finta di essere ubriaca per farsi notare da un ragazzo carino, il quale l’aveva evitata proprio perché la recita era riuscita così bene che lei sembrava davvero fradicia di alcol e prossima ad uno sbocco selvaggio e incontrollato sul tappeto persiano arabescato di casa.

La seconda Vera, stavolta sì quella vera, nacque ufficialmente quando tra il bel ragazzo che non se la filava e se le scopava tutte tranne lei e l’amica che la consolava pazientemente con abbracci e carezze piene di dolcezza scoprì di preferire le seconda, ma capì di volere anche il corpo del primo, perciò decise di avere entrambe le cose.

La seconda Vera, oggi, sembra così simile alla prima Vera che molte persone quando la incrociano per le vie di Milano esitano un istante prima di passare oltre e continuare nel loro percorso, come se sentissero di conoscerla. Lei non si ferma mai a salutare qualcuno dei suoi vecchi amici quando li incontra, aspetta sempre che siano loro a riconoscerla per primi e a sorriderle, chiedendole se è proprio lei la nuova persona che hanno davanti agli occhi. Ma questo non succede mai e ci sono poche possibilità che accada, almeno finché una terza Vera non prenda il posto della seconda e cominci a salutare tutti i suoi vecchi amici e i suoi genitori come se fosse la prima volta, come se fosse la prima Vera.

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La Prima Vera by Fabio Pirola is licensed under a Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Non opere derivate 3.0 Unported License.

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