Verratti, rimpianto delle “big” italiane


«Verratti? Tra i migliori registi in Europa. »

E se lo dice uno come Zdeněk Zeman, che si trova nel mondo del calcio da più di 50 anni, c’è da fidarsi.
Andiamo a conoscere meglio il talento abruzzese che ha impressionato gli amanti del calcio nell’ultimo anno.
Marco nasce il 5 novembre del 1992 a Pescara, fin da ragazzo si dimostra un énfant prodige con la Primavera della sua città e appena sedicenne esordisce in Lega Pro con i biancocelesti.
La sua carriera calcistica ha dell’incredibile: da perfetto sconosciuto, in appena due anni, entra a far parte della lista dei pre-convocati per l’Europeo di Polonia-Ucraina e, anche se alla fine Prandelli non lo convoca, sicuramente il suo nome finisce sulla lista di gran parte delle più importanti squadre italiane.

Questo exploit il ragazzo lo deve soprattutto a Zeman (ai tempi allenatore proprio della squadra del capoluogo abruzzese) che modificando il suo ruolo di trequartista posizionandolo davanti alla difesa -proprio come fece Mazzone con Andrea Pirlo- ne consacrò il talento cristallino e ne esaltò le caratteristiche.
Verratti è un destro naturale, abilissimo anche con il sinistro, che ricorda molto lo stesso Andrea Pirlo, per l’innata capacità nel lancio lungo e l’interpretazione del suo ruolo; nonostante le grandi affinità con il calciatore juventino, sono tante però le caratteristiche che lo differenziano dall’ex milanista, soprattutto la buona corsa e l’ottimo dinamismo che lo rendono appetibile anche come centrocampista interno in uno schema a tre.

I numeri parlano chiaro, Marco è un predestinato: conclude la stagione 2011/2012 con ben 9 assist e una lunga serie di partite che lo incoronano migliore in campo, confermandosi uno dei migliori centrocampisti italiani di prospettiva.
Nella medesima estate  parte la scatenata asta per ottenere il suo cartellino, ma neppure la chiamata nella nazionale maggiore convince le “big” italiane ad investire la proibitiva cifra di 12 milioni di euro per il calciatore abruzzese, che si accaserà alla corte di Carlo Ancelotti al Paris Saint Germaine.
Marco impressiona subito anche in Ligue 1, ottenendo in poche settimane un posto da titolare in una squadra ricca di giocatori con più esperienza e blasone.
La ciliegina sulla torta arriva durante la sua terza presenza con la nazionale maggiore, il 6 febbraio 2013, dove nell’amichevole contro l’Olanda giocata ad Amsterdam centra la sua prima rete con gli Azzurri di Cesare Prandelli.

Insomma il nostro calcio ha lasciato partire un gioiellino non più grezzo ormai, che farebbe comodo a gran parte delle migliori squadre del nostro campionato; sperando un giorno di poter veder Marco Verratti solcare i campi della nostra massima serie, gli auguriamo la miglior carriera possibile, ma siamo certi che non avrà bisogno del nostro augurio.

2 Comments

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  1. Luigi

    Detesto fare il rompiscatole, ma avendo studiato francese per quasi un decennio, mi si stringe lo stomaco a vedere scritto “prodigè”.

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