L’uomo che metteva in ordine il mondo, di Fredrik Backman


L'uomo che metteva in ordine il mondo, foto originale di Silvia Liotta

(Credits: Silvia Liotta)

L’uomo che metteva in ordine il mondo si chiama Ove e ha deciso che oggi è il giorno nel quale morirà. Ha preparato tutto nei minimi dettagli: ha disdetto l’abbonamento, ha chiuso tutti i termosifoni, ha preparato la corda e lo sgabello.

Tutta la vita di Ove si è basata sull’ordine: ha lavorato, ha pagato i suoi conti, ha comprato una casa e ha comprato sempre e solo Saab. Ha amato una sola donna nella sua vita, Sonja. Lei che sapeva ridere e che con la sua risata era capace di riempire un’intera stanza.

Sonja così diversa da lui come il giorno e la notte: tanto più lei era sorridente tanto più lui era burbero e taciturno. Che senso aveva parlare quando c’era lei che parlava per entrambi? Ecco perché adesso Ove ha deciso di morire: la sua vita senza Sonja non ha più senso.

Ove, un uomo che non sa più dove sia il suo ordine

L’uomo che metteva in ordine il mondo – scritto da Fredrik Backman e edito da Mondadori – presenta al lettore un personaggio unico, un uomo che tutti vorremmo avere come vicino.

Ove si sveglia ogni mattina alle 6.30,  prepara il caffè nella caffettiera (perché come ci si può fidare di un mondo nel quale nessuno sa più preparare un vero caffè? ). E fa il giro del quartiere: controlla le auto in sosta, controlla che le biciclette siano nella rimessa, controlla nei bidoni della differenziata che tutti abbiano seguito le regole. Come si può stare tranquilli in un quartiere se nessuno è più capace di distinguere la carta dalla plastica?

Ove è un uomo all’antica, di quelli che non si trovano più. Come le vecchie macchine, quelle affidabili, magari un po’ brutte a vedersi con il loro muso squadrato e qualche ammaccatura sulle portiere, ma che erano capaci di portarti ovunque.

L’uomo che metteva in ordine il mondo metterà ordine anche nelle vostre vite

Per Ove tutto deve avere un senso, tutto deve seguire il suo ordine. Il mondo è diventato inaffidabile. Non ci si può fidare delle persone che comprano Bmw e hanno solo camicie bianche.

Ma il mondo, si sa, riesce a stupirti anche quando tutto sembra perduto. Nella vita di Ove dove tutto era programmato irromperà una famiglia indiana con due bambine, una donna molto incinta e un uomo maldestro che non è neppure capace di fare retromarcia con un carrello senza finire nelle aiuole altrui.

Nulla può essere comandato,  soprattutto la nostra vita. Ove non ha potuto controllare il cancro di Sonja, l’alzheimer di Rune – il suo più grande amico-nemico – e non potrà neppure controllare la sua morte.

“Possiamo occuparci della vita, o possiamo occuparci della morte, Ove. Dobbiamo andare avanti”

L’uomo che metteva in ordine il mondo è un romanzo che porta di fronte al lettore un uomo scontroso e lo spoglia di tutte le sue corazze, pagina dopo pagina, permettendogli di vedere la sua anima.

Davvero Ove è un uomo incapace di amare? Impossibile. Ove ama come può amare un bambino che è diventato orfano di madre troppo presto, che ha perso il padre quando era ancora adolescente. Un uomo che ha visto bruciare la sua casa dove ha sempre vissuto, un uomo che ha affrontato le fiamme per salvare il vicino invece che spegnere le scintille sopra la sua. Un uomo che ha amato una donna ascoltandola e prendendosene cura nella maniera più pura e semplice: donandogli tutto se stesso.

Fredrik Backman ha dato voce a un personaggio unico nel suo genere così come unico è il suo romanzo. Una storia di formazione, di riscoperta: un viaggio attraverso i veri valori di una vita onesta, di una vita che ha il sapore di autenticità.

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