Leonardo da Vinci – Un genio tra le guerre


La casa editrice Kleiner Flug ci ha deliziati con una nuova brillante biografia acquistabile qui: si tratta, questa volta, di Leonardo da Vinci, raccontato da Giulio Bogani attraverso i disegni di Edoardo Natalini in Leonardo da Vinci – Un genio tra le guerre.

Leonardo da Vinci è probabilmente tra i personaggi più famosi di sempre, riconosciuto in tutto il mondo per la genialità che lo ha portato ad anticipare i tempi e a restare in parte un mistero ancora oggi, suscitando ancora la curiosità e le fantasie di molti. Dopo cinque secoli dalla sua morte lo ricordiamo come una leggenda che rappresenta nell’immaginario collettivo una mente insuperabile, capace di uscire  dagli schemi e di stare sempre un passo (e non solo) avanti a chiunque.interno 1

In questo fumetto, però, scopriamo un Leonardo nuovo, o almeno molto spesso ignorato: un Leonardo che perde, che fatica, e che deve raccogliere tutte le sue forze per andare avanti in un periodo infelice. Non è una storia triste, è una storia di speranza e umanità, ambientata cinquecento anni fa ma incredibilmente attuale.

È periodo di guerre, in cui il nostro protagonista, abile ingegnere, non poteva evitare di essere coinvolto. Lui, che più di tutti sognava un’umanità in pace, lui, che più di ogni altra cosa voleva usare il suo genio per far volare l’uomo verso il sole e lasciare a terra tutti i suoi limiti, è obbligato a svilire le proprie capacità mettendole alla mercé di duchi e condottieri bellicosi. Perché tutto questo è attuale? Perché il povero Leonardo è costretto a vagare per la penisola alla disperata ricerca di lavoro, e avrebbe tanto da dare. Vorrebbe offrire la sua arte e le sue intuizioni più alte, ma l’arte e il progresso pacifico non interessano a nessuno.

interno 2Tutti vogliono solo combattere le battaglie e vincere le guerre, e chiedono un contributo solo in questo senso. Leggeresti solo di guerra – dice a un certo punto al condottiero Vitellozzo Vitelli, che si lamentava del poco tempo per leggere –E di chi ha fatto un deserto… e l’ha chiamato pace. Quando invece si tratta di arte, è richiesta solo nella sua forma più misera, o già trita e ritrita. Ma perché devo passare la vita a dipingere sante e marchese? Si chiede a un certo punto, al culmine della noia di vivere. Pare che lui voglia alzare lo sguardo verso l’universo, mentre il resto del mondo non riesca a vedere oltre il proprio naso.

A dire il vero, non è solo questo. Non accade solamente che Leonardo va troppo veloce in confronto al mondo, ma anche il contrario. I gusti artistici stanno cambiando, comincia l’epoca dello stile massiccio di Michelangelo, mentre Leonardo si chiede dove sia finita la ricerca dell’equilibrio e della proporzione.

interno 3In questo libro Leonardo perde più volte: nel momento in cui la guerra prende il sopravvento sull’arte (il monumento equestre su cui aveva lavorato per dieci anni viene fuso per farne palle di cannone), nel momento in cui è costretto ad abbassarsi alle richieste dei suoi committenti, sottopagato e sovraqualificato, nel momento in cui Firenze abbraccia entusiasta il nuovo, ossia Michelangelo. Perde, ma non si dà mai per vinto.

Dialoghi incisivi e sapientemente distribuiti nelle vignette, in modo da racchiudere in poche immagini anche molte parole, ma in modo piacevole e fluido, si accompagnano a illustrazioni scenografiche e ricche di pathos. E in questa avvincente altalena, il lettore si sente coinvolto dalle pene di Leonardo e contagiato dal suo amore per l’umanità, dalla sua curiosità per il mondo, dal suo sogno per il futuro.

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