Perché Klaus è il vero film di Natale


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Oggi vi spiego perché Klaus è il film di Natale della vita.

Innanzitutto, perché Film e Natale vanno spesso a braccetto? Perché Natale è anche film con tutta la famiglia e trovare quello giusto potrebbe essere l’unica soluzione per evitare le domande scomode della zia Romilde.

Ma avete provato ad impostare il catalogo Netflix su “Natale”? Buona fortuna.

Sfortunatamente, nei cataloghi online e offline di film natalizi a disposizione, l’80% circa è costituito da commedie romantiche:

  • abbiamo, per esempio, Last Christmas in arrivo al cinema, con Emilia Clarke e la sicurezza di perdere al Whamageddon 2019;
  • ma anche Let it Snow con Kiernan Shipka, la nostra nuova Sabrina;netflix
  • oppure Un Cavaliere per Natale con Vanessa Hudgens ma non oso nemmeno immaginare la trama (se qualcuno l’ha visto, mandateci la vostra recensione su Instagram @discorsivo_it!);
  • e non scordiamoci del mio preferito… Dopo il grande successo di Un principe per Natale, recestroncato per voi dalla sottoscritta due anni fa, mi è spiaciuto saltare l’appuntamento di Natale 2018 con il suo seguito Royal Wedding: purtroppo terminava con una conga collettiva e nemmeno io posso arrivare a tanto. Così quest’anno ho visto il terzo episodio, Royal Baby, e ho pensato “perché no?”

Poi mi sono detta: perché KLAUS.

Klaus è il film che nel mio cuore ha già sostituito il Grinch, Una poltrona per due e tutti gli altri film di natale tutti uguali – dalla tv, al cinema alle piattaforme streaming. Ha risollevato il mio spirito natalizio, distrutto dall’ennesimo trailer di cinepanettone e dall’inevitabile malumore post Star Wars “Ultimo Episodio III”.

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Klaus – I segreti del Natale è un film d’animazione spagnolo diretto da Sergio Pablos e distribuito su Netflix nel 2019. Per essere il primo film di Pablos, Klaus può vantare un cast di doppiatori niente male, sia nella versione originale che in quella italiana: il protagonista Jesper (Jason Schwartzman e Marco Mengoni) è il giovane viziato rampollo di una nobile famiglia di…postini!

Spedito dal padre in accademia postale, Jesper si contraddistingue per egoismo e prepotenza. Per questo motivo, il saggio Re dei Postini decide di mandarlo in una sperdutissima isoletta nel circolo polare artico: Smeerensburg è una città che si caratterizza per l’inospitabilità, sia per il clima che per gli abitanti – costantemente occupati in una secolare faida tra due famiglie. I patti sono chiari: Jesper dovrà consegnare 6000 lettere per poter tornare a casa. Peccato che gli abitanti imbruttiti non mandino i figli a scuola e nessuno sappia scrivere! La maestra, Alva (Rashida Jones e Ambra Angiolini) ha perso le speranze e si è data ai pesci. La situazione di Jesper sembra insostenibile e le speranze di riuscire a tornare a casa iniziano a svanire quando incontra per caso Klaus (J. K. Simmons e Francesco Pannofino). La loro sarà una strana alleanza che porterà Jesper a rivedere i suoi obiettivi e a crescere.

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La storia di Klaus e Jesper parla della nascita del mito di Babbo Natale, parla del nord e dei Sami – le comunità lapponi. Ma, soprattutto, parla di cosa dovrebbe davvero rappresentare il Natale:

Un atto di vera bontà ne ispira sempre un altro

Il Natale, nel film, è una storia collaterale: il cuore pulsante della trama è la bontà, la gentilezza, l’importanza dell’istruzione e la gioia che porta la pace. I bambini, investiti da un atto di gentilezza inaspettato, iniziano a comportarsi meglio tra di loro, aiutano gli altri e generano un circolo virtuoso di bontà che illumina la loro piccola isola. Le faide, le lotte, le antipatie immotivate – dovute alle tradizioni, agli stereotipi e all’eredità sociale – vengono spazzate via e presto l’onda di gentilezza contagia gli adulti.

Klaus è il vero film di questo Natale 2019 perché in maniera semplice ci invita a guardare il mondo in cui viviamo e a utilizzare i nostri gesti quotidiani per cambiare il mondo.

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Ogni giorno veniamo bombardati da notizie su contrasti tra una fazione e l’altra. Il noi contro loro della retorica populista che può finire se ognuno di noi si impegna in piccoli atti di bontà quotidiani.

Un messaggio puro, privo di misticismo ma non di magia. Questo è il motivo per cui Klaus è il film del Natale di cui avevamo bisogno.

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