Sant’Agata Feltria e la sagra del tartufo


Ottobre: tempo di sagra e tempo di tartufo!

sagra tartufo

Foto: Omar Cappelli – prolocosantagatafeltria.com

Oggi DISlocati smette le sue vesti un po’ millennial/hipster con un titolo che, tutt’al più potrebbe interessare un campagnolo di mezza età. Ma pensando a qualcosa di tipico che si fa in autunno, soprattutto in Italia e che mi manca enormemente è l’andare alle sagre più disparate che nella mia Romagna – ma non solo – si possono trovare.

Se in estate si sfidava la sorte e il caldo con la Sagra della Pappardella al Cinghiale o quella della patata (non sapete quante cose si possono fare con le patate, persino il gelato) in autunno è tempo soprattutto di zucche e tartufo.

Sagra = rito?

Con i miei amici era un rito andare almeno una domenica di Ottobre alla Sagra del Tartufo Bianco di Sant’Agata Feltria. Questo è un piccolo borgo arroccato sull’appennino emiliano-romagnolo a pochi chilometri da Rimini. Curiosando su Wikipedia proprio alla voce sagra, con mia grande sorpresa, ho scoperto che l’etimologia viene dal latino “sacer acc. sacrum una festa popolare di carattere locale e cadenza annuale, nascendo tradizionalmente da una festa religiosa, in occasione di una consacrazione o per commemorare un santo (in genere il santo patrono), ma anche sfruttate per festeggiare il raccolto o promuovere un prodotto enogastronomico locale.” 

Non ci avevo mai riflettuto molto in realtà, ma è esattamente quello che a tutti gli effetti è rimasto un rito della vita moderna, anche tra i giovani. Il pretesto è ovviamente passare una giornata in compagnia, fuori dalla città, potendo girovagare allegramente tra le bancarelle che propongono ghiottonerie di ogni specie.

Se poi non siete degli esperti del prezioso tubero poco importa: alla fine è sempre per fare un giro e magari comprare qualcosa da portare alla mamma da cucinare.

In particolare quella di Sant’Agata è un appuntamento atteso da tutti gli esperti del settore e che ormai si svolge da più di 35 anni. Si  alternano ogni domenica diversi eventi, animazioni, musei e tesori da visitare e che troppo spesso non si hanno occasione di scoprire. Sul sito della proloco trovate tutte le info se volete passare un momento di condivisione con i vostri amici e i vostri cari.

Nostalgia canaglia

In realtà anche questo articolo è un pretesto, più che per parlare di sagre, che sicuramente, anche proponendo specialità diverse, cominciano a popolare tutti i paesi dello stivale, per esorcizzare la mia nostalgia. Rievocando soprattutto i momenti che scandivano il passare del tempo e che purtroppo non ho sempre l’occasione di vivere. Abitando in Germania è più che naturale ripensare agli eventi, soprattutto italiani, che ruotano attorno al cibo e alle cose tipiche per le quali il nostro paese non è secondo a nessuno. L’atmosfera di gioia, le caldarroste, l’inizio dei primi freddi, la possibilità di visitare borghi e piccoli paesi che si vestono a festa per gli eventi più importanti dell’anno hanno ancora un certo fascino su di me e sono portatori solo di bei ricordi.

Quindi questo weekend prendete una macchina, i vostri amici e partite per la sagra che più vi aggrada. Magari cercandone una alla quale non siete mai stati. Sono quei momenti per cui vale la pena vivere.

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