GRAN PREMIO DI GRAN BRETAGNA F1 2019: DOMINIO MERCEDES, MA E’ SPETTACOLO TRA FERRARI E RED BULL


Il Gran Premio di Gran Bretagna di F1 2019 è stato decisamente avvincente: di fatto, si è trattato di una gara in una gara, con le due Mercedes che lottavano tra loro per la vittoria, mentre il resto del gruppo si affannava per l’ultimo posto sul podio. A Silverstone, a vincere è stato Hamilton, davanti a Bottas e al ferrarista Charles Leclerc, autore di una gara spettacolare. Lo spettacolo è stato determinato dalla lotta tra Ferrari e Red Bull.

Alla partenza, Hamilton insegue un agguerrito Bottas, che difende pole e prima posizione con le unghie e con i denti, nonostante l’inglese, sulla pista di casa sua, dimostri di avere un passo ed una determinazione differenti. Dietro al duo Mercedes, Leclerc ingaggia un duello all’ultima ruotata con Verstappen: i due si inseguono e si sfidano come sui kart. Nonostante la durezza di alcuni tentativi di sorpasso, ciò che ha entusiasmato i tifosi di Silverstone (e quelli a casa) è stata la strenua ed intelligente difesa di Leclerc: il monegasco, pur avendo una Ferrari inferiore nel passo gara rispetto alla Red Bull, è riuscito a resistere agli innumerevoli tentativi di sorpasso dell’olandese.

Per il monegasco, fino a quel momento autore di un’encomiabile gara in difesa, sembra profilarsi l’ennesima beffa quando, dopo circa venti giri, entra la Safety Car per consentire il recupero dell’Alfa di Giovinazzi, insabbiatasi in una via di fuga a causa di un cedimento strutturale, sembra, alla sospensione posteriore. L’ingresso della vettura di sicurezza, infatti, favorisce alcuni piloti, come Hamilton, Vettel e Verstappen, ma “condanna” Bottas e Leclerc. Se il finlandese della Mercedes doveva necessariamente compiere un ulteriore pit per rispettare la regola dell’alternanza di mescole (regalando così la vittoria ad Hamilton), il monegasco si vedeva costretto a replicare al fulmineo pit di Verstappen, che montava gomme dure nuove. Con un ritardo di due giri, il muretto Ferrari decideva di conformarsi al pit di Verstappen, ma la lentezza nella reazione aveva già determinato il danno: Leclerc era precipitato sesto, dietro a Vettel (terzo), Gasly e Verstappen.

Da qui, il Gp di Silverstone conosce una seconda fase spettacolare, con Verstappen e Leclerc alla caccia dei rispettivi compagni di squadra e avversari. Leclerc superava Gasly con un meraviglioso sorpasso, tutto all’esterno (oseremmo dire, un sorpasso di “guida”, alla vecchia maniera, non attraverso il DRS), mentre Verstappen braccava Vettel.

Tuttavia, il duello Ferrari  – Red Bull, a Silverstone, finisce nella maniera più inaspettata: Vettel, nel tentativo di recuperare Verstappen che lo aveva appena sopravanzato, lo tampona malamente. Per l’olandese sfuma il podio, mentre Vettel è relegato nelle retrovie a causa dei danni subiti. A terminare sul podio è Leclerc, potremmo dire, meritatamente alla luce degli errori del muretto box e per la sua condotta di gara arrembante.

Nota di demerito: Magnussen e Grosjean. I due piloti Haas, scuderia che sta vivendo la prima annata veramente buia da quando è entrata in Formula 1, hanno gettato al vento l’ennesima opportunità di finire a punti: i due, infatti, si sono toccati reciprocamente durante il primo giro ed entrambi sono stati costretti al ritiro. Comprensibile la furia che ha esternato il team principal, Gunther Steiner, il quale ha dichiarato di prendere i provvedimenti necessari. Se a questo si aggiunge il fatto che Grosjean si è girato, da solo, in pitlane durante le prove libere, distruggendo l’alettone anteriore e che da mesi sta fornendo prestazioni imbarazzanti, c’è da credere che le voci che indicavano Perez come prossimo pilota Haas possano diventare qualcosa di più.

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