Dopo la pioggia di Tracy Farr


In “Dopo la pioggia” (Parallelo45 Edizioni), il nuovo romanzo di Tracy Farr, tutto inizia a Cassetown con le prime gocce sotto un cielo plumbeo; presto si trasformano in un temporale che invece di spaventare unisce.

Iris riunisce la sua famiglia allargata nella casa delle vacanze che dopo anni è stata venduta e deve essere sgomberata in poco tempo.

È così che si ritrova con il figlio ventenne, l’ex-marito e la sua nuova compagna e la nipote acquisita, nella grande casa appartenuta a sua madre e dove pensava sarebbe invecchiata.

Ogni componente si presenta con le sue ombre e le sue luci contribuendo all’equilibrio della famiglia, in un intrico di parentele difficili da definire a parole ma caratterizzate da un legame affettivo tacito, complesso e forte.

Il romanzo ha come punto cardine l’amore e di come dopo ogni tempesta che la vita pone – le incertezze, le tragedie che sconquassano l’esistenza – si possa andare avanti, accettando i propri sentimenti e trasformandoli in forza d’animo.

La scrittrice gioca con il tempo narrativo dividendo il racconto in tre parti: “Pioggia”, che rappresenta il presente della famiglia alle prese con il trasloco e un nome da donare a una bimba appena nata. In “Rosa” si torna indietro nel tempo, fino alla giovinezza della madre della protagonista Iris, a raccontare è la matriarca di famiglia stessa. Infine “Speranza” riporta al tempo presente, nel momento in smette di piovere e questo sarà il punto di svolta dell’intera famiglia verso un nuovo luminoso inizio.

Ammetto mi sia capitato raramente un libro con un ritmo narrativo così peculiare. Le frasi brevi e le descrizioni minuziose hanno reso la lettura, si molto dettagliata, ma spesso sincopata e il filo del discorso difficile da seguire. Troppi particolari. Le costanti ripetizioni di certi concetti come la pioggia che cade e alcuni bruschi cambi di tempo fra presente e passato mi hanno un po’ disorientata.

Anche i personaggi mi hanno messo un po’ in difficoltà: si susseguono molti nomi ma non sempre si spiega chi è chi, costringendo il lettore a un’opera di confronto e ricostruzione non certo agevole.

Il potenziale della storia è indubbiamente enorme, le tematiche sono potenti e universali, mi spiace solo mi abbia lasciato un po’ perplesso il modo scelto per esprimerle. Ma questo è solo il mio pensiero; consiglio di dare a questo libro una possibilità, vi potrebbe stupire.

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