Il finale di stagione di Killing Eve 2 : Bang Bang…


…My Baby shot me down

Il finale di stagione di Killing Eve 2 è tutto un sorry baby

BBC America

Il finale di stagione di Killing Eve 2 è andato in onda domenica 26 maggio, se il titolo di questa recensione vi porta alla memoria solamente la voce di Frank Sinatra o l’iconica scena di Kill Bill in cui Uma Thurman guida una cabrio con in sottofondo Nancy Sinatra che riporta in auge uno dei successi del padre e invece non trovate alcuna associazione di intenti ed idee tra questa canzone e il finale di stagione di Killing Eve 2, si vede che non avete ancora guardato “You’re Mine”.
Quindi quanto segue è per voi un ammasso di SPOILER senza fine, dal quale non troverete scampo se continuerete la lettura.
“You’re Mine” è l’episodio conclusivo di questa stagione, che già con “Wide Awake”, penultimo episodio, aveva iniziato a tessere il suo atto finale. Il finale di stagione di Killing Eve 2 fa leva sulla situazione che aveva innescato nella puntata precedente per farla esplodere con un fragore inaudito nei suoi minuti finali, ma prima di avvicinarci alle rovine romane dell’ultima scena di “You’re Mine”, è meglio riavvolgere il nastro e partire dal principio. Ci eravamo lasciati con Eve e Villanelle che dovevano ancora intraprendere la loro personale epopea per giungere a Roma, in “Wide Awke” le due sbarcano in territorio italico e iniziano la loro complicata sorveglianza degli affari di Aaron Peel.
L’ottava nonché ultima puntata di questa stagione si apre con una Villanelle che esplora i meandri della villa romana del Big Bad e fa la scoperta dei suoi agghiaccianti filmini amatoriali, che confermano che la vena di sadismo psicopatico di Aaron Peel non si ferma al mero controllo e dominio delle informazioni personali delle sue eventuali vittime che riesce a scovare con il suo software, egli si diletta non solo a tenere in ostaggio la vita privata altrui sotto forma di dati ma agisce affinché in alcuni casi quella stessa vita possa essere tenuta tra le sue mani e infine stritolata.
Villanelle, poco impressionabile, non trova in ciò preoccupazioni che però sopraggiungono quando viene informata dalla sua controparte psicopatica maschile che il potenziale acquirente del suo prodigioso software di spionaggio è Raymond. Nel finale di stagione di Killing Eve 2 riappaiono i Dodici incarnati nella drama queen per eccellenza degli handler di Villanelle : l’incospicuo Raymond. Egli nel suo scontro finale con Eve e la nostra psicopatica preferita si dimostra vera regina della tragedia nella  scena della sua uccisione per mano dell’agente del MI5; quegli attimi ci regalano un fantastico passaggio dal pathos concitato della lotta all’anticlimax della ridicola dipartita estremamente difficoltosa da mettere in atto per via di un accetta che non vuole fare il suo lavoro.
Questo ridicolmente drammatico evento non avviene prima però di un’altrettanto importante scena cardine: l’uccisione di Aaron Peel. Eve dopo aver sentito pronunciare da Villanelle la parola Gentleman ( Carolyn prima della missione romana aveva ammesso di aver esaurito tutte le safeword buone) si precipita in aiuto dell’assassina, lasciando il suo agente di supporto agonizzate sul pavimento del motel, in cui hanno appena fatto irruzione a mano armata alcuni loschi figuri.
La situazione precipita in una rocambolesca corsa verso l’amata la peculiare collaboratrice di giustizia Villanelle, la quale viene però trovata da un’agitata e spaventata Eve nella villa di Aaron Peel completamente a suo agio mentre si appresta a fare colazione con il proprietario di casa. Di lì a pochi minuti dopo aver espresso delusione per la mancanza di storytelling nei video amatoriali delle uccisioni del magnate, Villanelle si trova a far vedere a questo il proprio assassinio, sgozzandolo di fronte ad uno specchio con l’ultima immagine di un agghiacciante sorrisino che sfiora le labbra di Aaron Peel mentre per l’ultima volta si trova a sublimare il suo desiderio di vedere fino in fondo la luce spegnersi negli occhi di chi sta osservando.
In questo finale di stagione di Killing Eve 2 Carolyn e Konstantin restano veri handler della situazione, con i loro rispettivi tradimenti rispettivamente l’una nei confronti di Eve e l’altro in quelli di Villanelle, i due mentori gestiscono la missione romana a loro favore eliminando la minaccia di Aaron Peel e potendo così ristabilire il controllo sulle loro faccende, Carolyn rimane padrona dei suoi affari di controspionaggio e Kostantin riesce a riavere la sua famiglia. Il dialogo tra Villanelle e il suo mentore risulta inoltre fruttuoso sulla speculazione che la terza stagione di Killing Eve molto probabilmente darà alla sua assassina preferita una backstory degna di questo nome.
Entrambe sedotte e abbandonate dal gioco di luci e ombre dei loro rispettivi supervisori, Eve e Villanelle si ritrovano in questo finale di stagione di Killing Eve 2 a ripercorrere a loro modo gli scenari di fuga mitici delle grandi coppie di fuggiaschi del cinema, quindi strizzando l’occhio a Bonnie e Clyde e ammiccando a Thelma e Louise, le nostre due eroine si ritrovano tra le rovine di fori romani. In quello che non trovando altri termini è uno scenario da fanfiction, Eve e Villanelle si ritrovano a interrompere la loro fuga e ad avere l’ultimo faccia a faccia di questa stagione.
Qui la nostra psicopatica preferita dopo aver dimostrato il suo apprezzamento per quello che lei ha percepito come un atto d’amore dell’agente segreto, la quale si era sbarazzata a suon d’accetta di una potenziale minaccia alla vita dell’assassina, fa intendere ad una spiazzata Eve che il fatto di averla costretta a cedere al suo lato oscuro era solo un sotterfugio per un po’ di fangirling da parte sua nell’osservare la trasformazione di Eve da ligia funzionaria dell’ordine a suo personale psycho puppy, vedendo nella donna più matura una potenziale compagna. Alla vista della pistola con la quale Villanelle avrebbe potuto sbarazzarsi da sola di Raymond senza che lei faticosamente lo dovesse fare a pezzi, l’agente britannica s’infuria e nega ogni qualsivoglia sentimento amoroso nei confronti dell’assassina voltandole le spalle con l’intento di abbandonarla.
E in una puntata così ricca di sentimenti sanguigni inutile non aspettarsi che questo finale di stagione di Killing Eve 2 non terminasse con ulteriore spargimento di sangue: Villanelle mette a buon uso la pistola che ha fatto vedere a Eve e spara un colpo alla sua figura in lontananza. Così facendo la nostra psicopatica preferita ricambia il favore che aveva visto nel primo finale di stagione di questa serie l’agente segreto accoltellarla (qui il video di quest’altra scena d’amore controverso, commentato dalla stessa Jodie Comer – Villanelle).
Il finale di stagione di Killing Eve 2 dunque pareggia i conti sui tentativi d’omicidio che le due eroine hanno una nei confronti dell’altra, per ora siamo ad un 1-1, si attende la terza stagione per lo spareggio.
Qui sotto la scena del punto del pareggio segnato da Villanelle:

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