Una sera di foglie rosse – I casi dell’avvocato Berni


Leonardo Berni è un avvocato, ma non è il tipico principe del foro impomatato che vive in un appartamento di dodici vani e la colf. Berni è l’avvocato dei disperati, dei piccoli fuorilegge che popolano il sottobosco della sua Siena, ma soprattutto, Leo Berni è uno di noi. Impazzisce per i vecchi vinili di rock classico, gioca a D&D con gli stessi amici da vent’anni e ha una figlia dodicenne che non gli parla; non ha nemmeno un ufficio, riceve i suoi clienti nel bar di un indiano e accetta un account Netflix come acconto per le prestazioni svolte.

Leo è il protagonista della nuova serie di romanzi gialli di Riccardo Bruni, ambientati a Siena, un avvocato che ha perso fiducia nelle proprie capacità, nonostante bravo lo sia davvero, ma che non ha mai perso la propria fede nella giustizia, e si è quindi creato una dimensione in cui può continuare a fare il suo lavoro, restando a contatto con la gente che ama di più, il popolo della strada. Solo quando un uomo alla ricerca della moglie scomparsa chiederà il suo aiuto , Leo dovrà tornare a dare il meglio di sè: Gabri, la donna che sta cercando, è la sua ex ragazza dei tempi dell’Università, e stava finendo di allestire una mostra su di un pittore, tal Duccio di Portaluce, che aveva una fissazione particolare, dipingeva solo Lucifero.

Berni è un personaggio affascinante, che intriga il lettore per l’immediata vicinanza che ispira, la sensazione che rappresenti uno dei milioni di uomini la cui vita ha preso una spirale fuori controllo e si accontenta ormai di sopravvivere giorno per giorno, cercando i piccoli piaceri di un bicchiere di Jack Daniels e di una canna ben fatta. Eppure il nostro avvocato è un uomo dalle emozioni profonde, che per amore ha perso la prospettiva di una carriera di successo, e poi l’amore stesso; un uomo che ispira irritazione quando non vuole nemmeno alzarsi dal divano, e compassione quando si chiede come farà a pagare le prossime bollette.

Questo romanzo ruota tutto intorno alla figura di Leo, non solo perchè la storia è raccontata tutta in prima persona, ma proprio perché Leo è un personaggio magnetico, che sa ridere dei propri demoni, rialzarsi dopo una nottata passata a fumare erba e tornare a lottare come un leone per ciò in cui crede. Leo Berni non è il protagonista perfetto, è umano come ognuno di noi e porta addosso i segni delle proprie sconfitte, e rivela un cuore romantico nelle sue innumerevoli digressioni: non aspettatevi mai una narrazione lineare perchè spesso e volentieri il nostro avvocato partirà per la tangente, seguendo un corso di pensieri tutto suo e trascinando il lettore con sé, e molte volte il ricordo tornerà a Gabri , al loro amore giovane e a tutti quei piccoli particolari che gliela facevano amare.

Quindi se volete passare una serata in compagnia di un toscanaccio senza peli sulla lingua ma di animo gentile, farcirvi la testa con un milione di citazioni sulla Pop-culture, setacciare i bassifondi di Siena alla ricerca di una critica d’arte scomparsa e, perchè no, innamorarvi un po’ di un uomo buono ma non perfetto, Una sera di foglie rosse è il libro che fa per voi.

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