3 cose da fare a Vienna


Sono stato 3 volte nella mia vita a Vienna: la prima nel 1998 con i miei genitori, durante un viaggio dove abbiamo anche visitato parecchie altre città austriache (Linz, Graz, Strasburgo). Mi ricordo poco di quel viaggio a parte le quantità industriali di Wiener Schnitzel che ho ingurgitato, le api ovunque e il museo di storia naturale di Vienna.

La seconda volta nel 2005 (o 2006) in gita di quinta superiore. A parte i bagordi vari tipici di un viaggio d’istruzione liceale, mi è rimasto impresso una quasi-sindrome di Stendhal che ebbi davanti al quadro “il bacio” di Gustav Klimt. La sala era praticamente vuota e faticavo a staccare gli occhi da quel dipinto, che mi aveva letteralmente ipnotizzato.

La terza volta è stata invece a Pasqua del 2018, con due amiche, per festeggiare i nostri 30 anni. A questo giro abbiamo puntato tutto sul cibo e sulla cultura, alla ricerca di mostre da vedere e ristoranti da scoprire.

Facendo un mix di queste 3 visite nella città asburgica ho sintetizzato 3 cose da fare a Vienna, basta anche un week-end per un assaggio di quella che è stata premiata per parecchi anni consecutivi come una delle 100 città con la migliore qualità della vita al mondo.

Vienna e i musei

Vienna è indubbiamente una città votata alla cultura e non ricordavo che ne avesse così tanti. Un intero quartiere della città (Museumsquartier) raggruppa circa 50 centri di arte e cultura contemporanea.

Keith Haring Vienna

Keith Haring @ Albertina Museum

Tra questi abbiamo visitato il Leopold che, oltre alla permanente, offre sempre diverse mostre temporanee di arte moderna. Qua potrete perdervi tra i capolavori di Egon Schiele (non a caso un austriaco DOC) e di Klimt. Nonché i grandi classici come Rothko e Fontana.

Seconda menzione lo merita il museo Albertina: anch’esso con una collezione enorme, ospita mostre contemporanee con artisti come Keith Haring e i suoi celeberrimi graffiti.

Se siete fan di Wes Anderson non potete allora perdervi la mostra da lui allestita insieme alla compagna al Kunsthistorisches Museum, fino al 28 Aprile 2019. Potrei quasi azzardare che Vienna ha alcuni angoli che sembrano proprio usciti da un film del regista. A voi scoprirli!

E se vi state chiedendo se sia tornato a vedere “il bacio” di Klimt al Belvedere per rivivere le emozioni di qualche anno fa … si l’ho fatto. Ma con mio grande disappunto il numero di turisti a Vienna è aumentato a dismisura e tra me e il quadro c’era qualcosa come almeno 100 giapponesi e un’orchestra di reflex. Ma non demordo e ci riproverò!

Vienna a colazione, pranzo e cena

Wiener schnitzel, curry wurst, frittelle di patate, palle di Mozart, torta Sacher, cappuccino alla viennese, gulash sono solo alcune delle leccornie che la dicono lunga sulla storia austriaca. La commistione di piatti raffinati, creati durante il periodo asburgico e quelli più “terra terra” derivati dalla tradizione ungherese la fanno da padrone sulla scena culinaria viennese.

Ma non potendo parlare (e mangiare) tutto – il consiglio è sempre quello di provare di persona -, mi soffermerò su 3 piatti / ricette / bocconi.

  • Torta Sacher: e vabbè qua ci piace vincere facile. Ma un piccolo sfizio me lo sono tolto andando a mangiare una fetta di Sacher lì dove è stata creata ovvero all’ Hotel Sacher. I miei genitori quella volta non mi ci portarono e mi sono dovuto arrangiare da me. Ma dopo mezz’ora di fila per entrare, un conto di circa 12 € per una fetta di torta e un cappuccino posso dire solo una cosa: è stata orgasmica!
  • Naschmarkt: questa zona di Vienna è il suo cuore culinario, ma non solo. Piccole gallerie, cocktail bar, taverne e caffè popolano questo mercato dove ognuno può trovare il suo ristorante preferito. Noi l’abbiamo trovato e si chiama NENI: un ristorante orientale dove ho mangiato il miglior hummus della mia vita.
  • Erdäpfel Puffer: ovvero frittelle di patate (che in Austria non si chiamano Kartoffeln). Piatto super unto, ma che si sposa magnificamente con tante salsine e che potete trovare ovunque nei ristoranti tipici viennesi.

Luna park 365 giorni l’anno: il Prater

Essendo nato e cresciuto a Rimini, dove il divertimento è prettamente stagionale, l’idea di un Luna Park aperto tutto l’anno è stata una delle sorprese dell’ultimo viaggio a Vienna. Infatti al Prater di Vienna si trovano una infinità di attrazioni (ruota panoramica, calci in culo, ottovolanti) nonché la Lilliputbahn, ovvero un treno a vapore in miniatura che fa il giro del parco e che circola 12 mesi l’anno.

Le domeniche di sole si trasformano, anche in inverno, in piacevoli gite a un parco divertimenti dove tra un giro di giostra e l’altro ci si rilassa con della buona birra nei tipici Biergarten. Insomma se non siete troppo tipi da museo, troverete qua la vostra dimensione.

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