GDR e fumetto – Rise of the Dungeon Master. Gary Gygax e la creazione di D&D


Rise of the Dungeon Master COVERSono due mondi che raccolgono migliaia di appassionati. Due settori di una cultura che ormai non è più relegata alla “nicchia”. Nonostante GDR (gioco di ruolo) e fumetto siano amati dai cosiddetti “nerd”, il mercato degli ultimi tempi sta lanciando entrambi i settori coinvolgendo il grande pubblico. Discorsivo dedica tre articoli alla fruttuosa interazione tra GDR e fumetto e Rise of the Dungeon Master – Gary Gygax e la creazione di D&D è il primo e significativo esempio.

I crossover tra i due settori si sono ampliati nel recente periodo, tanto che alcuni giochi da tavolo hanno preso come tema i fumetti (Zagor, Dragonero, The Walking Dead). Il fumetto ha attinto da diversi videogiochi, trasportando su carta le storie di Resident Evil, Warcraft, Assassin’s Creed per citarne alcuni. Ma erano pochi e di scarso successo i tentativi effettuati coi GDR classici (la saga di Drizzt della 25 edition). Oggi il gioco di ruolo fantasy sembra rivivere una seconda giovinezza e il fumetto sceglie giustamente di rappresentarne vari aspetti, compresa l’origine. Ecco spiegata l’uscita di Rise of the Dungeon Master.Rise of the Dungeon Master

Questo titolo pubblicato da Nicola Pesce Editore mi ha subito fatto fare un salto di gioia. Da nerd incallito e nello specifico giocatore di Dungeons & Dragons da oltre 26 anni è comprensibile. Anzi togliamo ogni minima ombra di dubbio: ho interpretato il ruolo di Dungeon Master da quando ho iniziato a giocare – a parte brevi intermezzi da personaggio giocante – dunque non potevo che adorare Rise of the Dungeon Master.

Alla sceneggiatura troviamo nientemeno che il pluripremiato giornalista David Kushner, che con grazia stilistica, giusta dose biografica e aneddoti stuzzicanti, rende la lettura fluida ed appassionante. Ai disegni si distingue Koren Shadmi, giovane autore americano di origini israeliane, conosciuto in Italia per Love Addict, pubblicato da Bao Publishing. Shadmi utilizza uno stile realistico con toni in bianco e nero classici e una suddivisione in vignette regolari, con pochi riquadri ampi o a pagina intera.

Rise of the Dungeon MasterLa storia è quella dell’origine del gioco di ruolo più famoso al mondo ed in particolare dei suoi due co-fondatori: Gary Gygax e Dave Arneson. Il racconto si svolge quasi sempre con un narratore esterno che utilizza la seconda persona singolare, catapultando il lettore nei panni dei protagonisti. «Sei Ernest Gary Gygax. Sei nato a Chicago il 27 luglio del 1938…» comincia il secondo dei nove capitoli in cui è suddiviso il libro. Una segmentazione simile a un classico modulo d’avventura di D&D. Nei panni del creatore del GDR, seguiamo i primi passi di Gygax da bambino nell’area provinciale del Wisconsin, in una escalation cronologica che lo porterà al lampo di genio.

Il giovane Gary era un ottimo studente, ma come spesso accade ai geni, avverso alla disciplina e all’indottrinamento. Allo studio preferisce l’esplorazione di tunnel sotterranei di edifici abbandonati, stimolato dalla fantasia che è alimentata dai racconti fantastici inventati da suo padre prima di dormire, o dalle letture dei classici d’avventura della madre.

Rise of the Dungeon MasterGygax abbandona presto la high school per affrontare la vita: svolge tanti disparati lavori, finché a 18 anni incontra un gioco da tavolo strategico che simula scenari di battaglie realmente avvenute. Da quel momento passerà sempre più tempo con altri appassionati di storia nello scantinato di casa, a giocare con modellini, miniature, plastici, dadi e righelli. Ma soprattutto a rincorrere un’idea di gioco diversa, più astratta, che permetta una immedesimazione virtuale completa e senza limiti.

In Rise of the Dungeon Master è chiara l’allergia di Gygax agli schemi predefiniti. «Dai poco credito a chi gioca attenendosi troppo alle regole.» è scritto in una vignetta. Il creatore di D&D ritiene che non debbano esservi freni all’immaginazione del giocatore. In una notte del 1968 viene posto il seme di D&D: l’attenzione si sposta dalla strategia bellica moderna al fantasy medievale, con tanto di aggiunte sovrannaturali come maghi, draghi e incantesimi. Il fulcro del gioco si focalizza sul singolo eroe interpretato da ogni giocatore, non più su eserciti che si muovono in battaglia.

Rise of the Dungeon MasterPer definire al meglio il prototipo del GDR fantasy, uscito col nome di Chainmail, serve l’aiuto di Dave Arneson, uno studente universitario di storia, amante dei giochi di battaglia. All’annuale convention del 1969 a Lake Geneva incontra Gygax che subito gli chiede di collaborare alla stesura del gioco. Con l’introduzione di elementi indispensabili quali griglie di combattimento, schede dei personaggi con varie caratteristiche, dadi a 20 facce, si sviluppa il nucleo del moderno gioco di ruolo.

Gennaio 1974 è l’anno che vede nascere Dungeons & Dragons, un sistema di gioco che cambierà il mondo delle attività ludiche. Per lanciarlo sul mercato Gygax fonderà una sua società, la TSR, che avrà alterne fortune e verrà successivamente assorbita dalla Wizard of the Coast. I rapporti con Arneson si incrineranno gradualmente e D&D verrà anche ampiamente criticato da bigotti che a fine anni ’70 lo riterranno responsabile di alienazione e sociopatia degli adolescenti. Ma la macchina del GDR fantasy era ormai avviata e nessuno poteva fermarla.

Rise of the Dungeon MasterLe parti più vivaci di Rise of the Dungeon Master sono quelle che permettono di scoprire la personalità più intima dei due creatori. La profonda umanità di Arneson che si sente a suo agio più a contatto coi giocatori piuttosto che nello scrivere regole e manuali. La buffa rivelazione che Gygax non sopporta il capolavoro di Tolkien, Il Signore degli Anelli, perché troppo noioso (preferendogli Conan il Barbaro di Robert E. Howard).

D&D ha affrontato e vinto la concorrenza dei videogiochi e dei giochi online e ha di recente subito un restiling vincente con la sua 5° edizione. I defunti Gygax e Arneson possono star certi che la loro creatura viaggia a gonfie vele. Perché se una cosa ci insegna questo emotivo Rise of the Dungeon Master è che sedersi attorno a un tavolo per condividere avventure immaginarie ha un potere così intenso che è impossibile da replicare da soli davanti a un computer o in qualsiasi altro gioco da tavolo strangolato da troppe regole.

R.I.P Gary Gygax e Dave Arneson. Grazie per averci permesso di sognare in eterno.

E ora rolliamo il dado…20!

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