Recensione – Il ritorno di Mary Poppins


Il ritorno di Mary Poppins. Un film di Rob Marshall con Emily Blunt, Lin-Manuel Miranda, Ben Whishaw, Emily Mortimer, Meryl Streep e Colin Firth.

Mary Poppins Return

“Tutto è possibile, persino l’impossibile”
Mary Poppins

 

Chi pensava che il classico Disney Mary Poppins fosse intoccabile dovrà ricredersi: ma ovviamente solo la Disney poteva essere in grado di rimaneggiarlo senza rovinare il capolavoro del 1964 che ha consacrato la carriera dell’iconica Julie Andrews.

Perciò bando alle reticenze che i reboot provocano sempre: questa nuova Mary Poppins è un incanto, Emily Blunt si cala nella parte della tata più famosa del mondo con caparbietà e precisione, perfetta nella sua aurea più aspra e austera dell’originale ma così incredibilmente carismatica. E il messaggio di fondo prepara al Natale, con un linguaggio comprensibile sia per le cinque generazioni cresciute con la Mary Poppins originale sia per i nuovi piccoli spettatori.

La trama di Mary Poppins Returns

Mary Poppins Return Il ritorno di Mary Poppins si apre ancora una volta a Londra: la grande capitale britannica è nel pieno della grande depressione e i piccoli Banks sono ormai cresciuti. Michael è un giovane vedovo che cerca di tirare avanti nonostante le difficoltà economiche: lui e i suoi tre figli, Annabel, John e Georgie vivono al numero 17 di Viale dei Ciliegi, e Michael ha accettato un impiego temporaneo presso la stessa banca dove aveva lavorato suo padre. La sorella Jane ha seguito le orme della madre ed è impegnata sul fronte dell’attivismo, combatte per i diritti dei lavoratori e cerca di aiutare suo fratello quando può.

Sono tempi duri, insomma: e a farne le spese sono soprattutto i bambini Banks, che costretti ad assumere responsabilità da adulti stanno perdendo il senso della gioia e della meraviglia.

Mary Poppins Return Il direttore della banca è cambiato, e questo Colin Firth in veste di cattivo conquista come sempre: quando a seguito di tre mesi di ritardo nei pagamenti delle rate fa partire un avviso di pignoramento della casa in Viale dei Ciliegi, per i Banks è un colpo durissimo. Ed è questo che fa cambiare il vento, per riportare sull’iconico vialetto, non invecchiata nemmeno di un giorno, la tata Mary Poppins.

L’aria del film è più realistica e disincantata rispetto alla pellicola originale: i temi affrontati sono più drammatici, i ragazzi orfani di madre, la crisi, l’avidità delle banche, la disgregazione del nucleo familiare sotto il peso della quotidianità fatta di stenti. Ma l’amarezza che si respira nel guardare Michael Banks dimenticare la gioia del far volare un aquilone rendono ancora più poetico il ritorno di Mary Poppins, che diventa metafora dell’importanza di ricordare la magia dell’infanzia in un momento di insicurezza e vulnerabilità.

I personaggi di Mary Poppins Returns

Mary Poppins Return Mary Poppins è familiare, scalda il cuore e allevia la nostalgia che un fan del film originale inevitabilmente prova nell’osservare la celebre tata con l’ombrello scendere dal cielo come il più atteso dei miracoli. Emily Blunt calca le orme della Poppins che l’ha preceduta senza dimenticare di differenziarsene: lungo tutto il film dà il giusto pregio e la giusta attenzione all’originale, ma mette qualcosa di suo che la farà diventare forse la nuova icona per le generazioni da qui in avanti. La sua Mary Poppins è un pelo più vanitosa della precedente, sicuramente più austera ma anche più magica, e trasmette un messaggio che è sempre bello ascoltare: tutto è possibile, persino l’impossibile. E forse è proprio questo che rende il reboot un capolavoro: la Disney ci ha creduto e la pellicola spinge anche gli spettatori a crederci.

Compagno di avventure dei protagonisti, al posto dell’indimenticabile Dick Van Dyke, è Jack: un lampionaio londinese addetto all’accensione e spegnimento dei lampioni della città. Dello spazzacamino di cui è stato apprendista ricalca l’eterno ottimismo e l’allegria, che fa da contraltare spesso all’austerità della governante, e indubbiamente anche il fascino.

Personaggi tutti nuovi ma destinati a diventare iconici sono poi l’eccentrica cugina di Mary Poppins Topsy, interpretata da una sempre fenomenale Meryl Streep, con cui instaura un rapporto di odio amore e che gestisce un negozio di fai-da-te che si ribalta a testa in giù ogni secondo mercoledì del mese; e la signora in giallo che qui diventa signora dei palloncini Angela Lansbury.

I cameo in Mary Poppins Returns

Mary Poppins Return Oltre alla già citata Topsy, cugina di Mary, personaggio per il quale Disney ha chiamato a raccolta sua maestà Meryl Streep, e ad Angela Lansbury che aveva già recitato per la Disney in Pomi d’ottone e manici di scopa, ci sono due grandi ritorni: Dick Van Dyke, Bert lo spazzacamino, che fa un cameo finale esplosivo, e il signor Dawes, l’anziano presidente della banca che torna come direttore in pensione.

Cameo importante anche per Karen Dotrice: l’attrice che aveva interpretato la piccola Jane Banks fa commuovere gli spettatori quando compare come una passante alla ricerca di un’informazione stradale lungo Viale dei Ciliegi.

Il trailer di Mary Poppins Return

A seguire il trailer italiano completo del film Il ritorno di Mary Poppins:

 

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