Recensione: Animali fantastici: I Crimini di Grindelwald


Animali fantastici: I Crimini di Grindelwald è il secondo film della saga prequel “Animali fantastici”, a cui ne seguiranno altri 3, ed è uscito nelle sale il 15 novembre 2018, diretto da David Yates e scritto da mamma JK Rowling, con Eddie Redmayne, Katherine Waterston, Ezra Miller, Johnny Depp e Jude Law.

Copertina del film I crimini di Grinderwald

Il film si apre tempo dopo la fine del film precedente – ce ne aveva parlato Francesca qui e Paola qui – e siamo subito proiettati in un turbinio di azione ed effetti speciali: Grindelwald evade mentre gli auror inglesi lo stanno portando via dall’America (gli auror a momenti sembrano l’incarnazione delle barzellette sui carabinieri) su un carro trainato da Thestral (chi non sa cosa siano, prego contattare Luna Lovegood). È ovvio che sia più che sicuro come trasferimento no? Come portare una bomba atomica nello zainetto a scuola su una strada dissestata e sperare che non esploda! Meno dieci punti a Grifondoro.

Animali Fantastici: i Crimini di Grindelwald

Newt, nel frattempo, è sempre più impegnato con la sua valigia incantata, piena di creature fantastiche di cui si prende cura personalmente (il pubblico ringrazia per quelle scene più che per qualsiasi altra scena del film). Avendo rifiutato la richiesta di dare la caccia a Credence da parte di suo fratello Theseus (Percy Weasley traslato nella famiglia Scamander), gli è stato proibito di lasciare l’Inghilterra. Per fortuna esiste Albus Silente che delle regole se ne frega altamente e spedisce il suo allievo-scagnozzo a Parigi con mezzi alternativi per scoprire di più sull’Obscurus Credence e sui piani di Grindelwald.

Ritornano i personaggi del primo episodio, come Tina e sua sorella Queenie, accompagnata dal babbano Kowalski, ma arriveranno personaggi già conosciuti ai fan della saga principale come Leta Lestrange, Nicholas Flamel e Nagini. Per non parlare dei Fanny la Fenice!

Il film ha avuto in me degli effetti contrastanti: la colonna sonora di James Newton Howard mi è piaciuta molto, gli effetti speciali sono stati davvero incantevoli, gli attori mi hanno convinta e gli easter egg mi hanno fatta tornare bambina! Dall’Avvincino tenuto vicino a Scamander da ragazzo, al Kelpie di cui si prende cura, al ritorno del Molliccio e ai gufi utilizzati al Ministero della Magia per scambiare messaggi…che non sono mai stati una buona idea, come dimostrano gli elfi domestici che devono pulire, proprio come ricordava Arthur Weasley!

Animali Fantastici I crimini di Grindelwald

Ma tra gli easter eggs che ho preferito, c’è la frase di Grindelwald: “per il bene maggiore”, for the greater good. Ancora una volta, la penna di JK Rowling riesce a far trasparire la nostra realtà quotidiana di pubblico nelle sue parole. In un mondo dove xenofobia, odio, discriminazioni e nazionalismi stanno prendendo piede come gli gnomi nel giardino dei Weasley, Grindelwald diventa l’incarnazione del pericolo che la nostra società vive. Le sue parole sono invitanti, è un capo carismatico e fa in modo che la gente lo segua di sua spontanea iniziativa. Come Silente, anche molti di noi si ritrovano nella posizione di non poter agire. Certo, a differenza sua non siamo innamorati della minaccia a tutto ciò in cui crediamo e non abbiamo giurato di non combatterci, ma spesso ci creiamo dei freni altrettanto potenti da soli. Ne è un esempio anche la storia di consenso e violenza sessuale legata alla famiglia Lestrange, anche questo tema molto attuale nella nostra quotidianità.

Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald ha, tuttavia, lasciato dei punti di domanda su alcune congruenze con la saga potteriana mainstream. I film a seguire sono tre, per cui è plausibile che molte cose verranno aggiustate e spiegate nel corso delle prossime pellicole. Almeno, noi speriamo che sia così, perché alcuni aspetti sono abbastanza difficili da digerire. Da qui in poi potrebbe esserci qualche spoiler, fate attenzione!

Animali fantastici i crimini di grindelwald

  1. Albus Silente, si sa, è stato insegnante di Trasfigurazione. Nella pellicola, invece, lo vediamo alle prese con una lezione sul Molliccio. Ecco, questo per me è RIDDIKULUS.
  2. Albus Silente è nato nel 1881. Minerva McGranitt nel 1935. La Rowling ha detto in un’intervista che il franchise Animali Fantastici si svolgerà in 5 film e coprirà un arco di 19 anni. Dal 1926 al 1945. Di conseguenza, nel film, Jude Law interpreta un Silente di over 40 e la professoressa McGranitt non dovrebbe essere lì. Magari evitiamo i riferimenti ad ogni costo, che noi potterheads siamo delle enciclopedie e ci arrabbiamo facilmente!
  3. Yates, se quello vicino ad Hogwarts era un tentativo di Platano Picchiatore, caschi malissimo.
  4. Il dubbio più grande resta quello sulla nascita di Credence.
    Ecco il mio più grande MA per questo film: ad un certo punto sembra di essere catapultati in una puntata di qualche soap sudamericana. “Lui non è tuo fratello, io lo sono!” “No, perché io vi ho scambiati nella culla!” “Credence, sei il fratello di Albus” ed è subito corsa all’albero genealogico.
    Ringraziamo il desiderio di farci sapere di più su Ariana Silente e la sua tragica morte, ma il fratello nascosto di Silente mi sembra molto Dynasty, senza tirare in ballo Ned Stark e i suoi studi sulla genetica mendeliana.
    Discorsivo apre la caccia al riferimento: se trovare una riga di libro o intervista in cui si poteva sospettare qualcosa del genere fatecelo sapere. Altrimenti mamma Rowling avrà di che giustificarsi!

Almeno abbiamo scoperto la vera identità dei calzini nello specchio delle brame di Silente!

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Ci vediamo per il prossimo film, chi non segue Discorsivo è un Molliccio!

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