La ragazza con la leica di Helena Janeczek


la ragazza con la leica di Helena Janeczek, foto originale di Silvia Liotta

La ragazza con la leica nuovo libro di Helena Janeczek

Ci sono romanzi che riescono ad attirare la tua attenzione anche da un trafiletto su un giornale, l’eco del titolo La ragazza con la leica rimbalza nella mente per giorni sino a quando non riesci ad arrivare in libreria e metti le mani sulla copertina: lo apri, lo sfogli e ne assapori l’odore di inchiostro e lo fai tuo.

La ragazza con la leica scritto da Helena Janeczek e pubblicato da Guanda ha vinto il premio Strega di quest’anno, la storia è quella di Gerda Taro e della sua passione per la fotografia che l’ha portata sino in Spagna durante la guerra. Gerda è una ragazza bella e sfacciata, coraggiosa e rivoluzionaria che sin da giovanissima entra a far parte dei movimenti socialisti che, insieme al suo essere ebrea, la portano addirittura al carcere.

Quando Willy la scorge di schiena mentre guarda una vetrina a Parigi il suo cuore perde un battito e nella sua mente esplode l’immagine di lei: le caviglie e le gambe lunghe ed affusolate che spuntato da sotto un abito color crema e quel tratto di pelle del collo che si intravede al di sotto dei capelli lo conquisteranno all’istante e non lo abbandorenanno mai, neppure in vecchiaia l’eco di quel momento tornerà ad affiorare nei momenti più disparati. Nata a Stoccarda riesce a conquistare Parigi e la lingua come se fosse nata in Francia, il suo carisma attrae ogni donna e uomo che le gravitano attorno, la sua fortuna (o sfortuna) sarà incontrare un giovane ungherese di nome Endre Friedman (il nome Robert Capa vi dice qualcosa?) con la passione per la fotografia.

La ragazza con la leica vuole essere un omaggio a Gerda ed alla sua vita prematuramente spezzata durante un tragico incidente mentre si trovava al fronte, l’autrice ha scelto tre voci narranti, tre persone che hanno amato, ognuno in maniera personale, questa giovane ragazza e che attraverso ricordi e sensazioni la ricordano. Sulla carta La ragazza con la leica ha tutte le carte in regola per funzionare, se poi ci aggiungiamo che ha vinto anche un premio importante come quello Strega non ci sono controindicazioni nell’acquistarlo.

Appunto stiamo parlando sulla carta..peccato che una volta che ci addentriamo nella lettura di questo romanzo si viene pervasi da una sorta di confusione, si pensa possa essere solo l’inizio un pò difficoltoso, bisogna entrare in sintonia con lo stile narrativo dell’autrice ma così non è purtroppo. A mano a mano che si procede nella lettura de La ragazza con la leica la confusione permane così come la sensazione di avere in mano un pugno di sabbia che non si riesce ad afferrare: la figura di Gerda risulta sfuocata come se la macchina fotografica fosse in mano ad un principiante, le voci narranti ed il continuo passaggio tra presente e passato rendono il tutto ancora più nebuloso. Peccato davvero, ho acquistato questo romanzo convinta di aver in mano un prezioso gioiello, volevo conoscere questa donna coraggiosa morta tragicamente a 26 anni, volevo vedere il mondo ed il fronte attraverso la sua macchina fotografica..purtroppo però le speranze in esso riposte si perdono strada facendo.

La ragazza con la leica in definitiva non è un romanzo di facile lettura, le sue pagine vogliono essere un omaggio a Gerda ma ne tratteggiano solo i contorni senza riuscire a catturarne l’anima.

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