Recensione – Come ti divento bella


Come ti divento bella. Un film di Abby Kohn e Marc Silverstein con Amy Schumer, Michelle Williams, Emily Ratajkowsky, Naomi Campbell, Tom Hopper e Rory Scovel.

come ti divento bella

Sono brava. Sono bionda. Ce la posso fare.”
(Renée Bennett)

 

Amy Schumer come Renée Zellweger prima di lei, da una scossa di magnitudo 10 all’immagine tipica delle protagoniste delle pellicole hollywoodiane. La sua Renée fa riemergere la goffa e cicciottella Bridget Jones, e la veste di panni nuovi nel film che sancisce l’alleanza Kohn-Silverstein.

come ti divento bellaLa protagonista di “Come ti divento bella” è allegra, ironica, comicamente tormentata, imbranata: ed è anche lo specchio irriverente della donna moderna, comune, che non si piace mai quando si squadra davanti allo specchio, che non ottiene mai i risultati sperati quando segue i tutorial di bellezza su Youtube, che si scorda di aver mangiato e mangia di nuovo.
Una donna piena di insicurezze, che conosce il proprio potenziale ma è certa di non poterlo realizzare perché il suo biglietto da visita non è attraente come dovrebbe.

Lo insegna, d’altronde, una già superba Julia Roberts che viene cacciata malamente da un negozio di lusso in Pretty Woman: le commesse delle boutique sono le più grandi nemiche delle donne.

amiche di renée come ti divento bellaE non solo loro: in un mondo dominato dalle copertine patinate delle riviste, Renée Bennett vive rinchiusa in uno scantinato, si preoccupa della foto più sexy da postare su un sito di incontri per convincere gli uomini a leggere il proprio profilo, come se si trattasse di un catalogo Ikea, e sogna di diventare bellissima: talmente bella da vedersi spalancare davanti ogni porta, come svela ad un’incredula Emily Ratajkowsky che, pur non convincendo nel suo ruolo di ragazza insicura, incarna perfettamente il significato ultimo del film.

Significato che la protagonista non è in grado di cogliere finché non ci sbatte, letteralmente, contro: non è la bellezza ad aprire tutte le porte, ma la considerazione che una persona ha di sé stessa, perché nessuno sarà in grado di credere in noi finché non saremo noi, in primis, a credere in noi stessi.

 

Come ti divento bella: la trama

 Renee come ti divento bella

Renée Bennett è una solare trentenne newyorkese che lavora come web manager per la famosa azienda di cosmetici di lusso fondata da Lily LeClaire e gestita dalla donna unitamente alla nipote Avery LeClaire, la bellissima Michelle Williams al proprio debutto in un ruolo comico.

Benché la sede aziendale si trovi nella celebre Fifth Avenue, Renée si occupa della cura del sito da un ufficio sotterraneo in Chinatown, insieme all’amico e collega Mason, un tecnico panciuto che cela la sua insicurezza sotto strati di introversione.

Amiche di Renée come ti divento bellaLa vita della donna si divide tra lo scontento per il proprio lavoro, le serate con le amiche di sempre che condividono i suoi problemi, e un sogno: diventare bellissima, così bella da non avere più un solo problema al mondo. La chiave di lettura del film è tutta in questo pensiero: Renée è convinta che tutto ciò che non funziona nella sua vita si aggiusterebbe magicamente se fosse abbastanza attraente da essere notata in un supermercato o assunta come receptionist.

Sulla scia di questa sicurezza, si iscrive a un corso di spinning che promette di fare miracoli: e durante una lezione perde l’equilibrio mentre è sulla bicicletta, le sue scarpe si staccano dal supporto e lei cade per terra, battendo violentemente la testa. È l’inizio di un breve periodo di intensa felicità: quando riprende i sensi, guardandosi allo specchio si vede bellissima. La differenza è tutta nella sua testa, solo lei può percepirla: gli altri continuano a vederla esattamente come prima, ma riflessa nello specchio lei si vede perfetta, una bomba sexy da copertina come ha sempre sognato di essere. Per lo spettatore la differenza è chiara fin da subito, netta come se si stessero guardando contemporaneamente due pellicole: quella reale, e quella che immagina Renée. L’autostima acquisita, del tutto inaspettata, spinge la buffa e sensuale protagonista ad essere completamente sé stessa, a non nascondere più nessun lato del proprio carattere: e questo conquista tutti, ma proprio tutti, dal capo dell’azienda alla magrissima Ratajkowsky, dall’ingenuo e insicuro Ethan al bello e dannato Grant, il fratello maggiore della famiglia LeClaire, interpretato da un fisicatissimo Tom Hopper.

renee ballaÈ effettivamente vero che la bellezza spalanca per Renée tutte le porte (e anche una dose considerevole di portoni): ma in realtà lo spettatore sa che non è cambiato nulla, in lei, se non la sicurezza in sé stessa. Sicurezza che la rende più disinvolta e più bella, e mette in luce il potere deformante dello sguardo, non tanto quello degli altri su di noi, ma soprattutto il nostro, su noi stessi.

Il film si sviluppa intorno a questo ciclone fino a finirci dentro, nel bel mezzo della tempesta in cui si ritrova la protagonista quando gli eventi la costringeranno a tornare a porsi la domanda fondamentale: chi è, Renée? E per dare una risposta, sarà costretta a guardare in faccia la realtà e a capire cosa, effettivamente, significhi essere bella.

 

La bellezza e gli stereotipi di Come ti divento bella

 come ti divento bella cast

Di stereotipi in Come ti divento bella ce ne sono in abbondanza: non solo quello sulla bellezza da it girl, reso esplicitamente con i riferimenti alle Kardashian e alle sorelle Hadid, e sul patinato mondo della moda che richiama in modo quasi esplicito quel capolavoro de Il diavolo veste Prada; in realtà nella pellicola Kohn-Silverstein vengono trattati moltissimi argomenti con le relative problematiche spesso poco approfondite: è più che giustificabile il pensiero, seppur di primo acchito un po’ superficiale, di Renée, nei riguardi della bellezza che apre tutte le porte. Siamo più che abituati a sentirne parlare, oggi come non mai, con i movimenti femminili che cercano di contrastare proprio l’abuso, mediatico e non, della figura della donna. Ma non solo: un uomo sensibile giudicato “effemminato” per la passione per la Zumba, o per gli hobby poco da macho come può essere la lettura; una ragazza bellissima che, proprio perché tale, viene considerata stupida, come se la bellezza facesse perdere automaticamente il diritto al rispetto. Una donna intelligente, che vanta due lauree sul proprio curriculum ma che non ha avuto successo per colpa di una voce così stridula da farla sembrare una bambina, o peggio, una bambolina tirata con fili da burattinaio dalla nonna famosa.

Come ti divento bella prende in mano uno dopo l’altro tutti gli stereotipi della società moderna, gli dà corpo, e poi li stralcia: ma sempre con ironia, senza mai appesantire il filo del discorso, aprendo la via al monologo finale che sa tanto di morale da favola, ma senza diventare stucchevole. Un po’ sulla scia di La verità è che non gli piaci abbastanza.

 

Il Trailer di Come ti divento bella

Di seguito il trailer di Come ti divento bella:

 

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