RUSSIA 2018 – I VERDETTI DEI QUARTI DI FINALE


Tra le pittoresche voci di calciomercato degli ultimi giorni, il mondiale di Russia 2018 è andato avanti e tra venerdì e sabato si sono giocati i quarti di finale. Da otto, le squadre rimaneste sono quattro e, possiamo dire, essere diventato una final four tutta europea. Con le eliminazioni di Uruguay e Brasile infatti le quattro candidate finale alla vittoria sono Francia, Belgio, Croazia ed Inghilterra.
Ma di pensare al domani vediamo cos’è successo nei quarti.

Il match, sulla carta, più entusiasmante dal punto di vista della qualità in campo era senza dubbio quello tra Brasile e Belgio. Dopo un primo tempo giocato magistralmente, i Diavoli Rossi sono riusciti ad andare in vantaggio di ben due reti grazie all’autogol di Fernandinho e al sigillo di Kevin De Bruyne. I sudamericani – tramortiti  – dal doppio vantaggio belga non sono riusciti a ricucire subito lo strappo. La nazionale di Tite ha cambiato faccia dopo i cambi, o meglio le bocciature, di Gabriel Jesus e Willian per far spazio a Firmino e a Douglas Costa.
I verdeoro con il nuovo assetto ha trovato il gol del 2-1 con Renato Augusto (servito alla perfezione da Coutinho), ma poi nel finale la retroguardia belga ha retto benissimo anche grazie alle parate di uno strepitoso Thibeaut Courtois.
Il Brasile lascia così il Mondiale di Russia 2018 e lo fa con la consapevolezza di aver fatto un altro flop. Tra i responsabili c’è sicuramente Neymar che ha fatto parlare di sé più per le sue sceneggiate che per le sue prodezze sul campo.

Ad affrontare il Belgio in semifinale sarà la Francia che si è imposta per 2-0 sull’Uruguay. Ciò che va maggiormente sottolineato della partita è la differenza di approccio alla gara delle due squadre. I transalpini, con più talento e qualità, adottano un gioco più veloce e lezioso caratterizzato da tanti scambi ravvicinati, mentre gli uruguagi più ruvidi prediligono un gioco maschio basato sulla “lotta” e sulla fisicità.
Ad avere la meglio è la Francia con i gol di Raphael Varane e Antoine Griezmann. Il gol “Le petit diable” lo divide con Muslera autore di una papera clamorosa sul tiro.
All’Uruguay vanno fatti comunque i complimenti per la tenacia e la grinta con cui ha giocato, senza scoraggiarsi ad un’eliminazione prevedibile alla luce della pesante assenza di Edinson Cavani. Come ha detto poi nel post partita il c.t. francese Didier Deschamps, vanno tenuti a mente gli insegnamenti che Oscar Washington Tabarez ci ha dato nel corso di questo Russia 2018: un vero maestro del calcio e di vita.

L’Inghilterra torna a volare e lo fa sconfiggendo per 2-0 la nostra “odiata” Svezia. La nazionale del c.t. Southgate, con una squadra giovane e ricca di talenti futuri è riuscita a riportare la bandiera inglese tra le prime quattro al mondo dopo un’attesa lunghissima. L’impresa della semifinale all’Inghilterra era infatti riuscita solamente quattro volte.
A decidere l’incontro contro la Svezia sono due colpi di testa, uno per tempo. Il primo di Harry Maguire e l’altro di Dele Alli nella ripresa.
Gli scandinavi approcciano al match in maniera troppo timida e rinunciataria, poi nel secondo provano a mettere in difficoltà i Leoni, ma un super Pickford concede il clean sheet alla sua nazionale.

L’Inghilterra se la dovrà vedere con la Croazia che ha eliminato i padroni di casa della Russia. Il match tra slavi e sovietici è stato l’unico dei quattro che è terminato ai supplementari e ai calci di rigore.
È successo proprio di tutto a Sochi. La nazionale russa ad un quarto d’ora dalla fine del primo tempo passa in vantaggio con il solito Cheryshev, ma la gioia del 1-0 dura meno di dieci minuti perché Kramaric, servito da Mario Mandzukic, impatta sul 1-1.
Russia e Croazia provano a spuntarla nei secondi 90′, ma nessuna delle due compagini riesce ad avere la meglio.
Si va agli extra time, dove le emozioni non sono di certo mancate. Vida di testa porta i croati in vantaggio ma quando ogni speranza russa sembrava spegnersi, Mario Fernandes sigla il 2-2.
Alla Croazia dunque serviranno i rigori per approdare in semifinale dopo vent’anni (Francia 98): gli errori di Smolov e soprattutto del russo (di origine brasiliana) Mario Fernandes rendono ininfluente quello di Mateo Kovacic.

Il quadro delle quattro semifinaliste perciò vede da un lato Francia e Belgio, mentre dall’altro Croazia ed Inghilterra. Ora ogni verdetto ce lo dirà il campo. Tra martedì e mercoledì sapremo quali saranno le due squadre che si andranno a giocare al Luzhniki la Coppa del Mondo.

+ Non ci sono commenti

Aggiungi