GRAN PREMIO DI AUSTRIA F1 2018: doppio ritiro Mercedes, Verstappen vince davanti alle Ferrari


Il Gran Premio d’Austria di F1 2018 è stato entusiasmante, con tanti imprevisti che hanno scombussolato e ribaltato la gara diverse volte. A portare a casa la vittoria è stato Max Verstappen, autore di una gara “regolare”, cosa che gli ha consentito di sopravanzare avversari che, alla vigilia, sembravano ben più quotati. Le due Mercedes, infatti, partite benissimo e che alla fine del primo giro erano in testa, sono state costrette ad un doppio ritiro per noie tecniche. Dietro all’olandese della Red Bull, le due Ferrari di Raikkonen e Vettel, quest’ultimo autore di una piccola rimonta (partiva dal sesto posto) a causa della penalità rimediata durante le qualifiche del sabato ed autore di un sorpasso “in pista” sul rivale Hamilton. Ad ogni modo, Vettel e la Ferrari, sfruttando il passo falso Mercedes, tornano in testa al mondiale piloti e costruttori.

La partenza è stata stupenda con Raikkonen che si infila tra le due Mercedes e sopravanza il poleman Bottas, scattato più lentamente rispetto al ferrarista e al suo compagno di squadra in prima fila, Hamilton. Purtroppo a curva 3, Raikkonen, mentre tentava il sorpasso all’esterno su Hamilton, bloccava la ruota e l’errore consentiva a Verstappen e a Bottas di superarlo. Bottas, addirittura, riusciva a compiere un doppio sorpasso, su Raikkonen e Verstappen, e a mettersi all’inseguimento del proprio compagno di squadra. A sua volta, Verstappen, con una leggera “gommatina” alla ruota di Raikkonen, superava il finlandese e conquistava la terza piazza. Col senno di poi, questo sorpasso è stato determinante per il risultato finale.

Già, perché se al termine del primo giro, le due Mercedes sembravano destinate ad una cavalcata solitaria, eventualmente infastidite dalle Red Bull con le due Ferrari costrette ad inseguire, le cose sono rapidamente cambiate quando è accaduto il primo ritiro eccellente: sulla Mercedes di Bottas il cambio si blocca in seconda marcia ed il finlandese è costretto al ritiro.

Questo episodio scatena il valzer dei pit stop per tutti, tranne che per Hamilton che, invece, rimane fuori con le proprie gomme supersoft. Se Red Bull e Ferrari fermano i loro piloti facendo loro montare gomme soft (banda gialla), la Mercedes, inspiegabilmente commette l’errore di non sfruttare la Virtual Safety Car appena introdotta (per spostare l’auto di Bottas), condannando così l’inglese a commettere un pit stop quando gli altri non si sarebbero più fermati.

La scena, infatti, si svolge una quindicina di tornate successive, con Hamilton che rientrava quarto, tra la Ferrari di Kimi e quella di Vettel. I due della Ferrari, peraltro, sfruttavano il motore Ferrari e l’assenza di blistering (un fenomeno di calore sulla superficie dello pneumatico che ne rovina drasticamente la prestazione) per superare rispettivamente Ricciardo (poi costretto al ritiro per guasto al motore) e Hamilton (Vettel realizzava uno dei più bei sorpassi del Gran Premio d’Austria, all’interno del pilota inglese, accompagnandolo “dolcemente” verso l’esterno della curva ed impedendogli così l’incrocio della traiettoria).

Poco dopo, al 64esimo giro, il Gran Premio d’Austria conosce il colpo di scena finale: Hamilton, quarto, costretto al ritiro per guasto al motore. Evidentemente il motore Evo portato dalla Mercedes in Austria non ha del tutto risolto i propri problemi di affidabilità, problemi che peraltro ne avevano causato il ritardo nell’introduzione in pista sin dal Gran premio del Canada.

Alla fine, pressing Ferrari, ma Verstappen resiste e conquista una meritata vittoria.

PAGELLE GRAN PREMIO D’AUSTRIA F1 2018

VERSTAPPEN: l’olandese delle meraviglie conquista la vittoria nel gran premio d’Austria, “casa” della Red Bull (il circuito infatti è stato ristrutturato da Mateschitz, patron Red Bull, tant’è vero che si chiama Red Bull Ring). Max sfrutta le sfortune altrui e si aggiudica un buon risultato, che gli fa morale. Inutile dire che il sorpasso su Raikkonen è stato leggermente scorretto, ma indubbiamente la sua condotta di gara è stata, almeno per una volta, intelligente. VOTO 10: INCORNATA VINCENTE

RAIKKONEN: disfa e crea come Penelope con la sua tela. Partenza stupenda, attacco ad Hamilton ambizioso, poi il bloccaggio della ruota e gli errori con Bottas e Verstappen. Sembra destinato ad una gara anonima, poi l’attacco a Ricciardo, la difesa da Hamilton e il pressing finale su Verstappen. Ottima gestione delle gomme, ma indubbiamente il suo contributo al mondiale è piuttosto controverso. Da un lato, toglie punti a Vettel, dall’altro ne porta tanti in ottica costruttori. VOTO 7: KIMI DA ITACA

VETTEL: il tedesco rovina il week end per colpa di una leggerezza in qualifica, che gli costa probabilmente una prima fila certa e lo costringe a partire sesto (non si accorge dell’arrivo di Sainz durante la Q2). La sua condotta di gara è costante, ma non eccellente. Almeno si toglie lo sfizio di sorpassare in pista, con una bella mossa, il rivale in campionato. Oggi è andata bene, è tornato in testa al campionato, ma un’occasione come questa (doppio ritiro Mercedes) andrebbe ottimizzata. VOTO 7: BICCHIERE MEZZO PIENO O MEZZO VUOTO?

GROSJEAN – MAGNUSSEN: il duo Haas domina e regola il resto del gruppo, segno che il motore Ferrari spinge forte sul circuito dell’Austria. Stavolta Magnussen non riesce a star davanti al suo compagno di squadra, ma è un caso legato perlopiù all’ingresso della Virtual Safety Car al momento sbagliato. Ad ogni modo, la squadra ha ottimizzato il risultato. VOTO 9: MOSCHETTIERI

OCON – PEREZ: le due pantere rosa si trovano a punti quasi per caso. Partiti dalle retrovie, risalgono la classifica grazie ai numerosi imprevisti che sono accaduti in gara. Ocon meglio in qualifica, Perez meglio in gara. VOTO 7: VOLENTEROSI

ALONSO: parte dai box, arriva ottavo. Mostruoso, soprattutto considerando che gli hanno montato un’ala del 2017 perché tutte quelle che avevano erano già tutte rotte. E Nando arriva perfino a punti. Ormai la Formula 1 gli sta stretta…VOTO 9: EROE

LECLERC: il talentino rovina una buona partenza con un errore al primo giro, ma recupera bene e arriva a punti, davanti al suo compagno di squadra. Lotta con valore contro Alonso. Curva di apprendimento impressionante. VOTO 8: ARRIVA SEMPRE A PUNTI

ERICSSON: non corre bene come il suo compagno di squadra, ma sfruttando i ritiri ed il motore Ferrari riesce ad arrivare a punti. VOTO 6: MINIMO INDISPENSABILE

GASLY: il francesino sparisce come la Toro Rosso dai radar dell’Austria. VOTO 5: IMPALPABILE

SAINZ: lo spagnolo parte bene, ma forse l’auto non è a posto del tutto ed il ritiro di Hulkenberg non fa che aumentare la preoccupazione. VOTO 5: INCOMPIUTO

SIROTKIN – STROLL: se non era per i doppiaggi e i sorpassi subiti, non sarebbero stati manco inquadrati. VOTO 4: IL TEAM STA MORENDO

VANDOORNE: ha distrutto più ali lui che un cacciatore di folaghe. Ha rotto almeno quattro alettoni. Gara da dimenticare. VOTO 3: NON ARRIVA A PUNTI DA TEMPO IMMEMORE

HAMILTON: il suo Gran Premio d’Austria era cominciato benissimo. Poi l’errore di strategia del muretto box. Poi il guasto. Vittoria buttata nel cestino. VOTO 5: LOTTATORE

HARTLEY: guasto idraulico. Sterzo durissimo. Sembrava pagaiare al volante. S.V.

RICCIARDO: era dietro al compagno di squadra e forse con la strategia che aveva poteva persino agguantarlo. Il guasto al motore, lo stesso di Monaco, riparato, lo ha condannato al ritiro. S.V.

BOTTAS: il finlandese conquista la pole, ma poi perde due posizioni al via per colpa di un abbrevio timido. Bellissimo il doppio sorpasso all’esterno su Verstappen e Raikkonen. Anche per lui guasto, al cambio. La sfortuna ultimamente lo perseguita. S.V.

HULKENBERG: gli è esploso il motore in pieno rettilineo. Era da tempo che non si vedevano le fiamme da una power unit. S.V.

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