Buffon e l’addio alla maglia della Juventus


Gigi Buffon in una conferenza stampa prevista, annuncia il suo addio al calcio giocato con la maglia della Juventus. Domani, contro il già retrocesso Verona, indosserà per l’ultima volta la casacca bianconera.

La conferenza d’addio di Buffon

Ad aprire la conferenza stampa è stato Andrea Agnelli con una lettera strappalacrime: “Trovare le parole è stato difficile, comincio dal numeri. 269 sono state sue partite, ha il record di imbattibilità ed è stato 89 volte capitano della Nazionale. Ha vinto di tutto e ha conquistato 26 trofei in 22 anni di carriera. Gigi è una persona altruista, carismatica, trasparente, ambiziosa, sincera e onesta. E’ un amico, oltre a essere il capitano. E’ stato in paradiso ed è sceso all’inferno e poi è ritornato in paradiso. Noi gli saremo sempre grati. Questo è stato un anno logorante, lui se lo aspettava diverso. Voleva andare in Russia per giocare il suo sesto Mondiale, si è visto sfumare una finale di Champions e ha visto segnare qui Koulibaly in una gara che poteva farci perdere lo scudetto. Poi c’è stata la finale di Coppa Italia e la gara con la Roma, con Gigi che ha vinto il settimo scudetto consecutivo”.

Andrea Agnelli sa benissimo cosa significa avere nell’ambiente Juve un uomo come Gigi Buffon: “Con Gigi abbiamo ragionato su un percorso, su quello che può essere il suo ruolo. L’inizio è stato il prospettare un anno di seria formazione per avere competenza e consapevolezza nella gestione di un club. Da li poi si inizia a capire quale potrebbe essere il percorso. Le bandiere esistono, Gigi lascia il testimone a Chiellini che ha già 13 anni di Juventus. E’ stata una grande emozione avere Gigi con noi, merita tutto questo affetto”.

Le lacrime di Buffon

Senza tanti giri di parole, Buffon è emozionato ed esprime i suoi sentimenti: “Sabato sarà la mia ultima partita con la Juventus e credo che sia il modo migliore per finire questa avventura. La mia paura era di arrivare alla fine di questa avventura con la Juve da sopportato o da giocatore che aveva fuso il motore, posso dire che non è così. E posso dire fino a 40 anni di aver potuto esprimere il mio meglio. di aver espresso in campo prestazioni degne del mio nome e della Juventus. Arrivo a questo saluto sereno e felice. Grazie alla Juventus, nel 2001 hanno preso un talento straordinario e se ora è diventato un campione è perche la Juve ha fatto sì che accadesse. Se a 40 anni sono ancora qui è solo merito della mentalità Juve. Questa filosofia l’ho fatta mia e la userò anche in futuro nel post calcio se dovesse servire”.

Il futuro di Buffon

Ma adesso cosa deciderà l’estremo difensore? “Fino a 15 giorni fa era risaputo che avrei smesso di giocare, adesso sono arrivate delle proposte e delle sfide stimolanti sia in campo che fuori. La più importante mi è arrivata proprio da Andrea e dopo questi tre giorni densi di emozioni, la prossima settimana dopo qualche riflessione serena prenderò la decisione definitiva. Seguirò ciò che urla la mia indole e la mia natura”.

La sensazione è che Buffon voglia continuare a giocare, almeno per altri due anni. Sono tante le società disposte ad offrire un biennale all’ex portiere della Nazionale. Al momento l’offerta più allettante e stimolante è quella che il numero uno ha ricevuto dal Paris Saint-Germain. Il club francese trova conferme anche dopo le verifiche delle ultime ore, mentre mancano invece riscontri sulle voci che vedrebbero anche Liverpool o Atletico Madrid interessati a Buffon. La società parigina offrirebbe un contratto biennale per convincere il portiere e provare così portare in squadra un elemento molto esperto. Lo stesso Buffon sarebbe molto tentato; nel corso della prossima settimana, dunque, verranno probabilmente sciolti tutti i dubbi, con il futuro del giocatore ormai quasi ex Juventus che potrà così delinearsi con precisione.

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