La legge a braccetto con lo psicologo giuridico


Se un vostro amico vi dicesse che è psicologo e che lavora coi tribunali, cosa rispondereste?

Probabilmente, la prima risposta includerebbe le parole “criminologia“, “figata” e “profiling“. La seconda includerebbe un qualche riferimento agli assistenti sociali e al togliere bambini ai genitori. Come forse (spero) saprete, il criminologo così come viene immaginato non è una figura riconosciuta. In sostanza, il criminologo come professione esiste tanto quanto quella dell’opinionista. E Signorini muto.

Chi è quindi lo psicologo giuridico? E’ pur sempre uno psicologo, quindi si occupa della mente dell’uomo quando ha a che fare con legge e tribunali. Lo so, è una definizione quantomai vaga, per cui cerchiamo di capire meglio con chi abbiamo a che fare.

Leggi, reati e tribunali.

CSI Miami o Law and Order?

Scene del crimine, interrogatori, Horatio Cane e canzoni degli Who. Niente a che vedere con la pila di scartoffie di questi poveri psicologi.

Se uno psicologo si trova a collaborare con i tribunali, potrebbe lavorare su due fronti: penale e civile. L’ambito penale è forse quello più conosciuto e quello più affascinante, perché comprende le famose perizie per “incapacità di intendere e volere” e le valutazioni sugli autori del reato e sulle eventuali vittime.

In realtà, c’è molto di più in ballo. Lo psicologo è impegnato nel difficilissimo lavoro di capire se la persona che ha davanti è (o era) lucida, sincera, equilibrata ma soprattutto pericolosa. Questo non solo se parliamo di un accusato, ma anche di vittime e testimoni. Pensate a quanto sia importante avere testimoni perlomeno in bolla che supportano l’accusa o la difesa. O quanto sia difficile capire se la vittima del presunto reato stia dicendo la verità, soprattutto se si parla di abusi e violenze familiari e su minori. O ancora, comprendere il grado di pericolosità di un paziente psichiatrico, col rischio di lasciare libero un potenziale assassino. Tutto facile a dirsi, difficilissimo da mettere in pratica.

L’ambito civile, il più comune, si occupa invece di affidi, adozioni, eredità, matrimoni, identità di genere (nei casi per esempio di cambio di sesso nei documenti ufficiali) e risarcimento danni. Roba noiosa, lo so, ma teniamo presente che un delitto di Cogne o di Perugia non sono all’ordine del giorno per gli psicologi giuridici. Il loro pane quotidiano, come del resto in molte professioni, è burocrazia con contorno di scartoffie.

Ad ogni modo, tutto questo può essere svolto attraverso le cosiddette consulenze tecniche d’ufficio (CTU) o di parte (CTP). Pensate alla responsabilità che hanno questi psicologi. Una consulenza potrebbe avere un peso enorme in decisioni che possono cambiare le vite di tante persone. Ecco perché uno psicologo consulente in quest’ambito deve essere altamente qualificato ed essere iscritto ad uno specifico albo dei Consulenti Tecnici d’Ufficio.

La ricerca non finisce mai.

Lo psicologo giuridico, essendo uno psicologo, può e deve fare anche un sacco di ricerca. E questo credo sia uno dei settori della psicologia più intriganti e meno conosciuti al grande pubblico. Citiamo soltanto l’esempio della psicologia della testimonianza e tutto quel malloppone di ricerche dedicate ai ricordi dei testimoni o delle vittime. E’ importantissimo sapere come funziona la memoria dell’essere umano in contesti traumatici, perché un ricordo sbagliato può rovinare una vita.

Se gli elefanti non dimenticano mai, sono soggetti alle false memorie?

Volete un esempio? Vi presento il caso del signor Donald Thompson. Quest’uomo è uno scienziato australiano che ha studiato i meccanismi di memoria alla base della testimonianza oculare. Viene accusato di stupro da una donna che riconosce il suo viso proprio come quello dello stupratore. Per fortuna, si scopre che il Dottor Thompson ha un alibi di ferro: nell’esatto momento dello stupro, era ospite di una trasmissione televisiva. La donna era stata violentata proprio mentre guardava il programma in cui Thompson era ospite. In un momento di forte trauma, la sua memoria aveva registrato ogni dettaglio del viso dello scienziato, ma lo aveva attribuito al volto dello stupratore. Mette i brividi pensare a cosa sarebbe successo se Thompson non fosse andato a quella trasmissione.

Il ricercatore in psicologia giuridica, però, si occupa anche di ambiti meno affascinanti ma di uguale importanza. Ecco qualche esempio: gli effetti della detenzione a breve e lungo termine, le caratteristiche cognitive e di personalità correlate ai diversi tipi di crimini o gli aspetti psicologici di separazioni, divorzi, affidi e adozioni.

Ovviamente, questa è solo una piccola panoramica di quel che può fare lo psicologo giuridico. Nessun episodio di Criminal Minds, quindi. Niente Lie to Me o caccia al serial killer. Gli psicologi giuridici sono gente comune. Vi do un’unica avvertenza: se mai ne incontraste uno, non dategli mai del criminologo. Chissà come potrebbe reagire…

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