L’iride ad acqua, e la sua torrefazione d’una frangia


Massimiliano Maccaroni immagina che si butti un occhio dal banco del bar. Così, gli amorevoli capelli da accarezzare sono lisci come l’acqua di sorgente, ed aggrappati a rostro sulle spalle a prua. Nel contempo, bere la “cascata” del caffè dà un piacere più tumultuoso. In questo caso, ci sarebbe il “rostro” del gusto, sulla “prua” della labbra. L’acqua sembra più sfuggente, come la prima occhiata verso una seduzione. La fotografia esibisce essenzialmente l’occhio destro di Emanuela, coi “rostri” delle ciglia. C’è anche la “cascata” dei capelli lisci, sul lato sinistro del volto. La sfocatura sull’orecchio destro invita a percepirlo come il sasso buttato nello stagno, col padiglione in se stesso concentrico. La “cascata” dei capelli sembra sulla “prua” del naso. Infine il riflesso sull’occhio ne determina virtualmente il “gocciolamento”: è il primo momento d’una sorgente. Così, lo sguardo di Emanuela si svela e non si svela, rimanendo sfuggente. Troviamo il tono “da caffè” dei capelli, assieme a quello più “acquatico” dell’iride.

Bibliografia consultata:

M. MACCARONI, Breve infinito (poesie d’amore), Narcissus, Loreto 2014

 

 

 

Nota biografica sugli artisti recensiti:

 

La modella Emanuela Angelini è milanese. All’Università, lei studia Scienze dell’organizzazione. Emanuela lavora tramite la Eye On Model Agency. A lei interessa molto viaggiare, leggere qualche libro e guardare i telefilm preferiti.

Il fotografo Isidoro Casteltrione (nato nel 1981) è napoletano. Trasferitosi da giovane a Milano, egli imparò a diventare un curioso ed attento osservatore dell’animo umano, alla fine mediante gli amati scatti (soprattutto nella ritrattistica). Isidoro ha studiato Ingegneria.

www.isiportraits.com

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