15 fumetti femministi da leggere sotto l’ombrellone


Che riposiate soltanto le domeniche (o neppure quelle…) o che vi prendiate tre settimane di ferie, che andiate al mare o in montagna, ecco qui per voi una lista di fumetti femministi che che vi rallegreranno le giornate estive.

Molti di questi graphic novel sono già datati, altri invece inediti in Italia, a mio parere tutti strumenti utilissimi per un’estate colorata di self empowerment.

Bastava chiedere! 10 storie di femminismo quotidiano

Per molte di noi vedersi in questo libro sarà una rivelazione, per altre un dolore, per tutte un’opportunità preziosa.
Michela Murgia

15 fumetti femministi: la copertina di Bastava chiedere, di Emma Clit

Bastava chiedere! 10 storie di femminismo quotidiano, di Emma Clit (Credits: Laterza)

Ho letto Bastava chiedere! 10 storie di femminismo quotidiano (ed. italiana Laterza, 2020) mentre aspettavo un treno nella libreria di una stazione. Clit racconta dieci diverse storie di quotidianità, ed è capace di farci immedesimare in ciascuna di queste: dalla partizione delle faccende domestiche ai commenti non richiesti.

Salita sul treno, poche decine di minuti più tardi e ancora totalmente presa dalla lettura che avevo fatto, mi sono resa conto che era la prima volta che mi imbattevo nella definizione di “carico mentale”.

A introdurre il principio del carico mentale domestico è stata la sociologa francese Monique Haicault, con il suo articolo La gestione ordinaria della vita a due (1984). Haicault per la prima volta descriveva come una donna, in coppia e lavoratrice, senta ricadere su di sé la responsabilità delle faccende domestiche, e si porti, anche al lavoro, la costante preoccupazione della loro gestione, creando una condizione di “doppio carico mentale”.

L’autrice, Emma Clit, è una fumettista, attivista e ingegnera informatica francese. Dopo aver distribuito volantini femministi all’entrata delle metro di Parigi, nel 2016 decide di aprire un blog, nel quale raccoglie storie quotidiane femminili.

Bastava chiedere!, con le sue 100mila copie vendute e tradotte in molte lingue, nasce proprio da quel blog.

L’atlante delle donne

Infografiche e dati sulle donne nel mondo

La copertina de L’atlante delle donne, di Joni Seager – traduzione italiana di Florencia Abichain Di Stefano (Credits: Add Editore)

L’atlante delle donne (Add Editore, 2020) è il libro di mappe e infografiche che bisognerebbe avere sempre in tasca. Pur non essendo un vero e proprio fumetto femminista, ha tutte le credenziali per far parte di questa lista.

Joni Seager, geografa e docente di Global Studies alla Bentley University, racconta la realtà femminile in tutte le sue sfaccettature, riportandoci dati di importanti ricerche sulle donne di tutto il mondo.

La sua analisi tocca tantissime diverse latitudini e ambiti, dandoci un quadro globale della condizione femminile contemporanea.

…e noi dove eravamo?

15 fumetti femministi

La copertina di … e noi dove eravamo?, di Silvia Ziche (Credits: Feltrinelli)

In …e noi dove eravamo?, di Silvia Ziche (Feltrinelli Comics, 2018), la protagonista Lucrezia si lamenta delle condizioni femminili, e si chiede se ci sia stata, nel corso della storia, una epoca più favorevole alle donne.

Entrano così in gioco le sue antenate, ciascuna raccontando la propria esperienza, e confermando a Lucrezia che la storia è sempre stata fatta e raccontata dagli uomini, spesso opprimendo le donne.

Ci sono stati periodi – anche non troppo lontani – in cui le donne non potevano votare, fare carriera politica o anche solo prendere decisioni riguardanti la propria vita.

Grazie a questi tuffi nel passato, Lucrezia capisce che la sua condizione è quindi solo un punto di partenza per un futuro migliore, che sta a ciascuna di noi ridefinire.

Homo Machus: De animales a hombres

15 fumetti femministi

Homo Machus – De animales a hombres, di Javirroyo (Credits: Lumen)

Pur non conoscendolo personalmente, sono fermamente convinta che il disegnatore spagnolo Javirroyo – nome d’arte di Javier Royo – sia uno di quegli uomini che vorresti sempre vicino a te: un vero e proprio alleato.

I suoi bellissimi schizzi in bianco e nero illustrano scenette di machismo quotidiano, e lo fanno con sapiente ironia e semplicità. L’unica edizione pubblicata (Lumen, 2020) è in spagnolo, ma facilmente comprensibile.

Di fumetti femministi in Spagna se ne trovano ormai moltissimi, ma con Homo Machus Javviroyo trova il suo personale modo di cambiare le attitudini sessiste e l’ecosistema machista in cui viviamo: ci dimostra che, per combattere il machismo, è necessario saper riconoscere e visualizzarlo.

L’evoluzione da homo machus a hombre è la chiave per poter capire se stessi e per raggiungere la vera felicità.

Women don’t owe you pretty

15 fumetti femministi

La copertina di Women don’t owe you pretty, di Florence Given (Credits: Cassel)

Tra i fumetti femministi più interessanti c’è sicuramente Women Don’t Owe You Pretty (letteralmente: Le donne non devono farsi belle per te). Si tratta di un libro del 2020 (ed. Cassel) dell’illustratrice e attivista inglese Florence Given, appena 21enne al momento della pubblicazione.

Ancora inedito in Italia, il libro ha raggiunto le 100mila copie nei soli primi sei mesi dall’esordio.

Nel libro l’autrice approfondisce temi quali l’autostima femminile, le relazioni e l’oggettificazione del corpo tramite una conversazione immaginaria con una se stessa più giovane.

Florence Given usa questa conversazione come uno strumento narrativo, utile a scardinare il tema della ricerca continua di approvazione maschile.

Persepolis e Taglia e cuci

Persepolis (Persepolis. Histoire d’une femme insoumise) è un celeberrimo fumetto storico/autobiografico (la prima edizione è Rizzoli Lizard, del 2002), da cui è stato tratto anche un film candidato agli Oscar 2008.

L’autrice è l’iraniana Marjane Satrapi, illustratrice di libri per bambini, trasferitasi in Europa durante gli anni della sua adolescenza.

Attraverso i suoi occhi di bimba e poi di donna, Marjane racconta prima la nascita del regime repressivo iraniano, poi la difficoltà a integrarsi in un mondo “occidentale”.

15 fumetti femministi

La copertina di Taglia e cuci, di Marjane Satrapi (Credits: Rizzoli)

La nascita progressiva della dittatura colpisce in primis le donne e cambia il modo in cui queste vengono trattate: viene ripristinato l’obbligo di indossare in pubblico il chador o l’hijab, vengono chiuse le scuole straniere e abolite le classi miste, e tante altre dure forme di repressione

Anche Taglia e cuci (Rizzoli Lizard, 2009) è un graphic novel autobiografico, e si svolge dentro casa, durante un pomeriggio di conversazioni tra donne. Sicuramente più leggero (anzi direi a tratti esilarante!) di Persepolis, ma non per questo meno profondo: lo spazio di casa è luogo di confidenze e sfoghi, libero da ogni imposizione.

Indomite 1 e Indomite 2Storie di donne che fanno ciò che vogliono

La copertina del primo volume di Indomite, uno dei fumetti femministi che consigliamo oggi

La copertina di Indomite, di Pénélope Bagieu (Credits: Bao Publishing)

Pénélope Bagieu, fumettista francese, raccoglie in due volumi (editi in Italia da Bao Publishing, 2018 e 2019) trenta biografie di donne incredibili, di epoche e culture diverse, accomunate dall’aver combattuto una battaglia: pittrici, attrici, guerriere,

Dalla nuotatrice australiana Annette Kellerman alla celeberrima Joséphine Baker, dall’astronauta americana Mae Jemison a Christine Jorgensen, prima donna transgender, e così via…

Pur essendo libri per adulti, sono adattissimi anche a lettori e lettrici più piccole: le biografie sono sintetiche e ben illustrate.

Da questi due volumi è stata tratta una serie a cartoni animati.

Post Pink: Antologia di fumetto femminista

La copertina di Post Pink

La copertina di Post Pink (Credits: Feltrinelli)

Post Pink: Antologia di fumetto femminista (Feltrinelli Comics, 2019) raccoglie storie di nove giovani e talentuosissime illustratrici italiane: Fumettibrutti, la Tram, Sara Menetti, Alice Milani, Margherita Morotti, Sara Pavan, Cristina Portolano, Silvia Rocchi, Alice Socal.

Le personalità più influenti della scena fumettistica italiana sviscerano il tema del corpo delle donne, perennemente oggettificato, controllato, giudicato e regolato e lo liberano, raccontando esperienze, piacere, desideri, sentimenti che vi sono dietro a un corpo.

Romanzo esplicito, La mia adolescenza trans, Anestesia

La copertina di P. - La mia adolescenza trans, di Fumettibrutti

La copertina di P. – La mia adolescenza trans, di Fumettibrutti (Credits: Feltrinelli)

Della già citata Fumettibrutti (nome d’arte di Josephine Yole Signorelli), questa è la triade di fumetti più esplosiva di sempre.

Romanzo esplicito (Feltrinelli Comics, 2018) è stato il suo esordio editoriale, acclamato dalla critica e vincitore del Premio Micheluzzi come migliore opera prima. Una storia di ispirazione autobiografica che racconta la fine di un amore, le ansie del diventare adulti, un trasferimento da Catania a Bologna e tante scelte sbagliate.

La mia adolescenza trans (Feltrinelli Comics, 2019) è forse il più brutale e personale dei tre racconti autobiografici dell’autrice. Fumettibrutti ci riporta negli anni della sua adolescenza, quando era alle prese con disforia, cambiamenti fisici, discriminazioni e transfobia continue, droghe. È un graphic novel necessario e toccante, nonchè un vero e proprio strumento per comprendere la transizione di genere.

In Anestesia (Feltrinelli Comics, 2020) l’introspezione di Yole continua alla ricerca della realizzazione di sé, in un mondo più adulto in cui istituzioni e aspettative sociali le impediscono di prendere il volo.

Donne senza paura

A metà tra …e noi dove eravamo? e Indomite, Donne senza paura: 150 anni di lotte per l’emancipazione femminile come non sono mai stati raccontati (Tre60, 2019) racconta le storie delle personalità più importanti del femminismo nella storia.

L’autrice Marta Breen e l’illustratrice Jenny Jordahl raccontano gli ultimi duecento anni del movimento di liberazione della donna attraverso le storie di attiviste antischiaviste del calibro di Sojourner Truth e Harriet Tubman, di suffragette quali Emmeline Pankhurst, di attiviste martiri come Rosa Luxemburg in Germania e Táhirih in Iran.

Possiamo essere tutto

Realizzato in collaborazione con Amnesty International, Possiamo essere tutto (Tunué, 2020) racconta una storia di integrazione contro i più diffusi pregiudizi.

Alessia Puleo (illustratrice) e Francesca Ceci (autrice dei testi) ci raccontano la storia di una famiglia italiana di origine marocchina e di religione islamica.

Le due sorelle Raja e Amal, al centro del racconto, mettono in discussione molti pregiudizi islamofobici e stereotipi sulle donne musulmane, spesso considerate sottomesse.

+ Non ci sono commenti

Aggiungi