Recensione – Guardiani della Galassia Vol 2


Guardiani della Galassia Vol 2. Un film di James Gunn con Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista, Vin Diesel, Bradley Cooper, Michael Rooker, Karen Gillan, Pom Klementieff, Elizabeth Debicki, Chris Sullivan, Sean Gunn, Sylvester Stallone e Kurt Russell.

Il poster del nuovo capitolo dei Guardiani della Galassia Vol 2

Io so esattamente come sei, perché tu sei uguale a me!” (Yondu)

Quando il primo Guardiani della Galassia era uscito nelle sale cinematografiche, aveva portato una ventata di novità e sorpresa e, anche se qualcuno come la sottoscritta aveva avuto bisogno di più di una visione per poter apprezzare il film inserendolo nell’esperienza personale del Marvel Universe, è indubbio che sia stato un successo planetario.

Riuscire a portare novità all’interno di un franchise ormai consolidato come quello del Marvel Universe non era affatto facile e James Gunn c’era riuscito molto bene, confezionando un film non scontato, protagonisti divertenti e non banali, una sceneggiatura interessante e, soprattutto, una dedizione al dettaglio delle scenografie e della colonna sonora che hanno segnato gran parte del successo del film. l’Awesome Mix Vol.1 era stato uno dei protagonisti assoluti del film, capace di catapultarci nell’atmosfera degli anni Ottanta e riaccendendo l’entusiasmo di quel periodo.

Ma se gran parte del successo del primo film era stato dettato dall’effetto sorpresa, è possibile, con Guardiani della Galassia vol 2, soddisfare le aspettative di replicare senza diventare scontati? Sembrerebbe di sì, non totalmente, ma in modo abbastanza soddisfacente di sicuro.

La trama di Guardiani della Galassia vol 2

I Guardiani della Galassia sono un gruppo unito e, sfruttando la fama ricevuta dopo aver sconfitto Ronan l’Accusatore, si fanno assumere da chiunque per qualunque tipo di lavoro. Ego, il padre di Peter Quill nei Guardiani della Galassia vol 2E’ così che vengono incaricati dalla razza dei Sovereign per difendere delle preziose batterie in cambio della consegna di Nebula (Karen Gillan), la sorellastra di Gamora che ha una taglia sulla sua testa.

Quando però Rocket decide di rubare a sua volta le batterie, i nostri Guardiani della Galassia si troveranno alle calcagna non solo i Sovereign (dalle cui grinfie vengono salvati da Ego, il misterioso padre di Peter, impersonato da Kurt Russell), ma anche Yondu e la sua squadra, assoldati dagli stessi Sovereign.

Senza fare grossi spoiler diciamo solo che, come al solito, non è tutto oro quello che luccica e i nostri eroi si troveranno a passare dalla padella alla brace.

L’approfondimento dei protagonisti

Per chi si aspettava un’introspezione e una cura maggiore del personaggio di Peter Quill (Chris Pratt) in Guardiani della Galassia vol 2, James Gunn ci ha sorpreso nuovamente. Se, infatti, la trama vera e propria si concentri su di lui, sul suo passato e la sua storia, il suo è il personaggio forse meno approfondito di tutti, dimostrando, ancora una volta, come sia un film totalmente corale.

Nei Guardiani della galassia vol 2 Drax conquista molto più spazioAd ogni modo James Gunn è riuscito ad approfondire tutti i personaggi in egual misura, facendoci empatizzare con ognuno di loro e, soprattutto, mostrandoci definitivamente come sia impossibile immaginare qualcuno di loro senza gli altri. I momenti meno riusciti del film sono infatti quelli in cui la squadra si separa e, una volta riunita, è come recuperare un tassello mancante che dà luce a tutto il resto. E, soprattutto, è riuscito a stravolgerci le aspettative, utilizzando i personaggi più fisici come Drax (impersonato dal wrestler ed ex artista marziale Dave Bautista) come protagonisti di un buon numero di situazioni comiche e riflessive ben riuscite.

E se Peter Quill rimane sempre Peter Quill, e Rocket resti sempre in un certo senso Rocket, l’idea di approfondire personaggi secondari del primo film (come Yondu e Nebula) rendendoli il fulcro di un approfondimento ben studiato degli altri protagonisti (in particolare di Rocket e Gamora), è sicuramente un’idea intelligente che impedisce la percezione di un già visto. Anche il piccolo Groot, usato sicuramente molto per suscitare divertimento e tenerezza (e non dimentichiamo per il marketing di tutta quella parte di franchise esterna al film),  non risulta poi così esterno alla storia e, anzi, soprattutto in una delle cinque scene post titoli di coda, mostra il potenziale di crescita e maturità del resto del gruppo.

Il futuro della Galassia

Guardiani della Galassia vol 2 è appena arrivato nelle sale ma già noi guardiamo avanti al futuro del franchise.

Se il terzo film della saga è già stato confermato, mantenendo a capo James Gunn, la domande che ci poniamo sono: “come si incastreranno i Guardiani della Galassia con gli Avengers? E come proseguirà l’MCU dopo la conclusione della fase 3 e la (speriamo) sconfitta di Thanos?”

A venirci incontro sono lo stesso Gunn e Kevin Feige, il big boss della Marvel, che ci svelano alcuni dettagli sul futuro del franchise. La prima notizia, che riguarda proprio i guardiani, è che in futuro daranno molto più spazio ad altri personaggi (già visti in Guardiani della Galassia vol 2) che poi prenderanno le redini del racconto. Secondo Gunn, infatti, “I primi tre film raccontano una sola storia e quella storia è piuttosto semplice. Penso che potrebbe esserci un Vol. 4, ma non potrebbe essere la stessa solfa. Non sarebbe lo stesso gruppo… di base la storia di questo gruppo finirà col Vol. 3. Ma chi sono questi nuovi personaggi? Si tratta di  Starhawke di Sylvester Stallone, che abbiamo apprezzato moltissimo nei pochi minuti in cui lo abbiamo visto e che conferma la sensazione di ritorno agli anni ’80, Aleta Ogord (Michelle Yeoh), Charlie-27 (Ving Rhames), Krugarr, Mainframe (Miley Cyrus) e Martinex (Michael Rosenbaum).

Sicuramente, nel vol. 3 verrà presentato (visto che le scene in cui era presente nel vol.2 sono state tagliate), Adam Warlock, un essere umano creato artificialmente impersonato da Nathan Fillon (Firefly, Castle). Il personaggio di Warlock è stato tagliato per dare più spazio a Nebula che, in realtà, sarebbe dovuta addirittura morire alla fine del vol.1.

Ma le notizie non riguardano solo i Guardiani della Galassia. Gunn, infatti, avrà l’arduo compito di dettare la direzione del MCU per i prossimi dieci anni. Ci sarà quindi un cambio di direzione dalla Terra allo Spazio? Questo andrebbe sicuramente a conciliarsi con la presenza di Hulk nello spazio (che infatti è un passaggio presente non solo nel prossimo Thor Ragnarok, in uscita a Ottobre, ma anche nei fumetti di Planet Hulk).

Il cameo di Stan Lee

Sono due i camei (connessi tra loro) di Stan Lee: uno durante il film e uno nelle scene post credits. In entrambi troviamo il papà della Marvel su un pianeta, intento a raccontare delle storie a personaggi misteriosi.

Già da un po’ i fan si stavano chiedendo se per caso Lee non stesse impersonando lo stesso personaggio in tutti i film in cui è comparso e, dopo aver visto la scena post credits dei Guardiani della Galassia vol 2 è stato chiaro che avessero ragione. A confermarlo è stato lo stesso Faige che ha dichiarato: «Stan Lee ovviamente esiste al di sopra e aldilà di tutti questi film. Così il fatto che potesse apparire in una sorta di cosmico pit stop mentre i Guardiani sono impegnati in una serie infinita di salti temporali, ci sembrava molto divertente. James ha avuto quest’idea e ci è piaciuta così tanto che abbiamo deciso di ripeterla anche nella scena post-credits. Lui racconta di essere stato un impiegato della Federal Express (cosa che succedeva effettivamente in Captain America: Civil War) e così diventa chiaro che è lo stesso personaggio che continua a ripetersi in tutti questi film». 

Ma la cosa più interessante sono i tre individui con cui sta parlando Lee. Essi, infatti, hanno le sembianze degli Osservatori nei fumetti. Perché questo è così interessante? Perché tradizionalmente essi sono personaggi dei Fantastici Quattro insieme con il Pianeta Ego (anch’esso presente nel film anche se in un ruolo diverso da quello ricoperto nei fumetti – dove infatti non è per nulla imparentato con StarLord). Che sia arrivato il momento in cui la Marvel riesca a recuperare (totalmente o parzialmente) anche i Fantastici Quattro dopo Spiderman?

 

COSA CI E’ PIACIUTO: L’approfondimento dei personaggi meno scontati, la colonna sonora (anche se meno potente dell’Awsome Mix vol.1), la tenerezza di Baby Groot e l’ingenuità disarmante di Drax.

COSA NON CI E’ PIACIUTO: La trama forse un po’ scontata ma che non era evidentemente il centro del racconto. Come nel vol. 1 il fulcro sono i personaggi, più che la storia.

SE VI E’ PIACIUTO GUARDATE ANCHE: Sicuramente il primo volume della saga. Ma sono da recuperare anche i vari film del MCU (presenti e futuri) e se ad attrarvi sono invece le atmosfere di fantascienza e gli anni ’80 siete a posto perché con tutta questa mania di sequel, prequel e reboot è il periodo perfetto per voi: da Blade Runner a Star Wars, da Jurassic Park a Mad Max ce n’è per tutti i gusti.

PER APPROFONDIRE: Leggete la Guida ai supereroi della Marvel e l’intervista a Luca Barbieri.

 

Vi lasciamo con il trailer dei Guardiani della Galassia vol 2.

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